Una serie di lettere impronunciabili tutte d’un fiato nasconde, in realtà, un utilissimo strumento per coloro che sfruttano appieno le interfacce in fase di creazione di documenti, formattazione di testi o realizzazione di pagine web di ogni tipologia. Di cosa parliamo, dunque, quando nominiamo un editor Wysiwyg? Scopriamo insieme cos'è.
Rispetto ai vecchi sistemi, queste operazioni sono semplificate da una tecnologia che consente di avere un riscontro immediato della fase di editing.
Facendo un esempio più concreto, un editor come quello di Wordpress - ovviamente Wysiwyg - consente di agire direttamente su un testo per il proprio blog o sito web realizzato con tale Cms (altro acronimo che sta per Content Management System, ovvero Sistema di gestione dei contenuti), applicando stili particolari visibili prima della pubblicazione. Cosa accade, quindi? Tutto ciò che noi vediamo nel testo che appare nel front end, ovvero navigando sulla pagina del sito visibile dagli utenti che vi si collegano (e non solo dagli amministratori o dai collaboratori), lo ritroviamo anche nel back end (quella parte visibile agli “addetti ai lavori”) in modo da poterlo gestire prima della pubblicazione vera e propria.
È solo con l’arrivo di Alto, il personal computer di Xerox PARC che fa la sua comparsa il primo sistema di editing in tempo reale. Progettata e completata nel 1973, questa workstation getta le basi per quello che sarà il computer del futuro: con esso, infatti, viene introdotto non solo il concetto di “scrivania”, quello che solitamente chiamiamo “desktop”, ma anche la prima interfaccia grafica di tipo WIMP. Attraverso questo stratagemma, l’utente che utilizzava Alto poteva “vedere” e interagire con quanto presente sullo schermo, senza passare per codici complessi da gestire. Sebbene Alto non riuscì mai a finire sugli scaffali dei negozi, destinato esclusivamente dagli stessi dipendenti dell’azienda e dagli studiosi di alcune università e centri di ricerca statunitensi, altre compagnie come Microsoft, Apple e HP colsero la palla al balzo per presentare in poco tempo la propria versione di interfaccia grafica.
Uno, però, non esclude l’altro: infatti, queste due facce della medesima medaglia possono spesso lavorare in tandem, producendo in questo modo i migliori risultati.
Ecco perché, oltre agli editor visuali, la conoscenza di linguaggi come Markdown, BB Code, al pari dei ben noti Html o Css può tornare utile per avere una comprensione maggiore di ciò che succede dietro le quinte, soprattutto in fatto di programmazione. È questo il motivo per cui alcuni editor permettono di passare da uno all’altro dei sistemi, in un semplice click del mouse.
Lo stesso vale per Microsoft Office, Google Docs o LibreOffice: quando vengono utilizzati, il testo scritto e le immagini integrate - citando solo due dei molteplici elementi disponibili - possono essere alterati e formattati con gli appositi pulsanti integrati nell’interfaccia, apprezzandone il risultato finale in real-time. Con l’introduzione della tecnologia drag-and-drop, in cui è possibile trascinare widget e blocchi singoli all’interno delle pagine, anche la creazione di siti e pagine web può beneficiare di interfacce ed editor Wysiwyg; servizi quali Wix e Weebly ne sono l’esempio più evidente. Altri, invece, utilizzano uno stile ibrido, con il quale agire sul codice ma con la possibilità di controllare l’aspetto visivo prima della pubblicazione, tipo il social network Reddit. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta.