Pensavate che Android 12 fosse l’unica edizione del sistema operativo lanciato da Google per questa versione? Beh, non è proprio così. Infatti, il colosso dell’informatica ha voluto raddoppiare la posta in gioco producendo un’alternativa profondamente rivista e corretta, orientata all’utilizzo con alcuni device. Si tratta di Android 12L, questo il nome, Os nato per soddisfare le esigenze di una fetta di utenti che, finora, non avevano potuto beneficiare completamente dell’esperienza utente tipicamente offerta dal robottino. Conosciamo meglio le sue doti e potenzialità.
A differenza di quanto accade con i consueti aggiornamenti, adatti all’installazione su tutti i device compatibili, i “Feature Drop” danno il loro meglio esclusivamente sulle tipologie dichiarate. Nel caso specifico, Android 12L è stato pensato e realizzato per dare il meglio su tutti quei dispositivi dallo schermo grande, dai tablet agli smartphone pieghevoli di reente produzione.
Android 12L rappresenta una novità da non sottovalutare, visto che l’ultimo update realizzato con tale obiettivo in mente risale, ormai, ad Android 10.
Una volta installato, il sistema operativo del robot consente di interagire in maniera più agevole con il dispositivo, favorendo in molteplici modi le normali operazioni di utilizzo. Con uno spazio così grande con cui giocare, l’Os rinnova completamente la disposizione degli elementi sul display per un uso più proficuo dell’intera area. In aggiunta a ciò, viene totalmente ripensata la visualizzazione delle applicazioni che, trasportate su questi device, solitamente assume un aspetto poco regolare. Con l’avvento di 12L, invece, Google tenta di arginare il problema fornendo agli sviluppatori tutti gli strumenti per rendere più armonici e piacevoli allo sguardo i propri programmi, sulle tavolette così come sui telefonini dal caratteristico fattore di forma.
In particolare, Google ha deciso di alterare radicalmente avvisi e posizione dei pulsanti rapidi, creando un design comodo da consultare e gestire.
Nella visualizzazione panoramica, cioè quella che prevede l’orientamento in orizzontale del device, gli elementi appaiono disposti su due colonne, sfruttando ognuna il 50% dell’area disponibile. Parlando sempre di layout, a cambiare è anche quello che prevede la divisione verticale dello schermo a metà per ospitare due differenti applicazioni, sempre quando il dispositivo è posizionato orizzontalmente.
A totale vantaggio del multitasking, diventa estremamente semplice trascinare l’icona di una app dalla barra delle applicazioni (altra novità che, finora, non era mai stata integrata su Android) alla sezione, permettendo dunque l’affiancamento di entrambi i contenuti. È poi c’è la questione “letterboxing”, ovvero le barre nere che appaiono ai lati del display per riempire lo spazio lasciato vuoto dalle applicazioni adattate alle proporzioni degli smartphone.
Con Android 12 L, gli sviluppatori hanno l’opportunità di gestire l’aspetto delle aree, modificando non solo le dimensioni e la forma, rendendo le strisce più o meno sottili, ma anche decidendo il colore, aggiungendo degli angoli arrotondati o spostando la posizione dell’app per conferire all’insieme uno stile visivamente più accattivante.
Ovviamente, dalle pagine web dedicate all’Os, Google ha voluto sottolineare come ciò sia stato realizzato anche per i comuni smartphone.
Come precisato dall’azienda stessa, è importante tenere a mente che l'ottimizzazione del prodotto è stata effettuata pensando in maniera specifica a quei device dallo schermo XL e non risultano visibili su quelli più piccoli. Quindi, per poter sperimentare e toccare con mano tutte le novità integrate, è indispensabile poter contare su uno di questi apparecchi.