Durante il Google Event di ottobre del 2016 le luci dei riflettori erano tutte per il Google Pixel, il primo smartphone realizzato integralmente da Big G e che nei piani dell'azienda deve sfidare l'iPhone sul suo stesso terreno. Se ce la farà o meno è ancora presto per dirlo, ma le premesse sono sicuramente interessanti. In realtà, Google Pixel non era l'unico protagonista dell'evento: infatti, l'azienda di Mountain View ha presentato nuovi device e una nuova piattaforma (Google Daydream) che rafforzano la presenza di Google sia nell'intelligenza artificiale sia nella realtà virtuale. Se Google Home è un assistente per la casa con cui poter interagire liberamente, Google Daydream View è il primo vero visore per la realtà virtuale costruito dall'azienda di Mountain View. Google ha già avuto un'esperienza nel settore, ma i Google Cardboard non rappresentano esattamente l'idea che la maggior parte delle persone ha dei dispositivi per la virtual reality.
Google ha puntato su un visore e su una piattaforma che siano allo stesso tempo economici e funzionali: il prezzo del visore VR è sicuramente molto interessante (poco meno di settanta euro) e, secondo le prime recensioni della stampa specializzata, il dispositivo di Google è utile e comodo da indossare. Big G punta sulle applicazioni per conquistare una fetta di mercato di un settore che nei prossimi anni è destinato a esplodere. Per poter utilizzare il visore è necessario inserire uno smartphone all'interno dell'apposito sostegno e installare sul device le applicazioni compatibili con Google Daydream View. Per scoprire come funziona la piattaforma per la realtà virtuale e il visore VR di Big G non vi resta che leggere la nostra guida.
Google Daydream è l'ambiente sviluppato da Big G per raccogliere tutte le applicazioni e i videogame sviluppati appositamente per il visore VR lanciato dall'azienda di Mountain View durante l'evento di ottobre. Rispetto ai Google Cardboard, questa volta Big G sembra voler far sul serio lanciando una piattaforma che permetta di ospitare applicazioni utili e sviluppate appositamente per Google Daydream View. Inoltre, la piattaforma servirà anche per dare delle linee di guida alle software house per lo sviluppo delle app e dei videogame. Dopo aver presentato il visore VR, Google ha annunciato immediatamente l'uscita di oltre 50 applicazioni dedicate esclusivamente al Google Daydream View.
Google Daydream è stato subito definito l'Android della realtà virtuale. E i paragoni non sono errati. Infatti, nei progetti di Big G, la piattaforma per la realtà virtuale dovrebbe essere un supporto per tutte le aziende che vogliono lanciare un proprio visore VR ma non hanno una piattaforma per le applicazioni a supporto. Il funzionamento di Daydream è molto semplice: ogni utente può scaricare sul proprio smartphone l'applicazione disponibile sugli store online e iniziare a utilizzare il dispositivo per la realtà virtuale supportato dalla piattaforma di Mountain View. Al momento l'unico visore che sfrutta la piattaforma è Google Daydream View, ma non è escluso che nei prossimi mesi ci siano sorprese a riguardo.
Per quanto riguarda gli smartphone, è necessario utilizzare un device dalle caratteristiche tecniche abbastanza elevate: il visore VR necessita di requisiti tali da garantire la visualizzazione dei video ad almeno 60 frame al secondo. Infatti, saranno proprio le applicazioni video e per i videogame a decretare il successo o il fallimento di Google Daydream. Le premesse sono ottime: da YouTube a Netflix, passando per la NBA (National Basketball Association) fino a Need For Speed, tutti hanno assicurato il proprio supporto alla nuova piattaforma di Google.
Una piattaforma senza un dispositivo che ne sfrutti le potenzialità sarebbe abbastanza inutile: per questo motivo Google ha lanciato Daydream View, un visore VR dall'ottimo rapporto qualità-prezzo e che va a inserirsi in una fascia di prezzo (50-100 euro) che vede la presenza di diversi concorrenti. Ma Google punta tutto sulle proprie applicazioni e videogame in esclusiva ed è pronta a conquistarsi un posto di rilievo nel mercato dei visori VR. Presentato insieme ai Google Pixel, il visore VR punta a supportare il maggior numero possibile di smartphone: con l'aggiornamento ad Android Nougat sarà introdotto per tutti gli smartphone la possibilità di scaricare sul proprio device l'applicazione Daydream VR. Il dispositivo per la realtà virtuale funziona inserendo semplicemente lo smartphone all'interno dell'apposito supporto e lanciando una delle applicazioni supportate fin dall'inizio.
Il lavoro di Google si è concentrato su due direttrici principali: da un lato lo sviluppo delle app, dall'altro la realizzazione di un visore VR che sia bello da vedere e comodo da indossare. E Google Daydream View sembra aver fatto centro: il dispositivo è molto semplice da indossare e grazie ai materiali scelti dall'azienda di Mountain View è il 30% più leggero rispetto ai diretti concorrenti. Inoltre, per rendere più immersiva l'esperienza con la realtà virtuale, Google ha sviluppato anche dei controller che permettono di gestire al meglio le applicazioni e i videogame.