I computer vintage come il Commodore o il PowerBook dell'Apple raccontano la storia dell'informatica. Il loro design, le loro capacità di calcolo, sono un pezzo di storia che vale la pena preservare e per questo motivo sono molte le persone che collezionano questi oggetti e li sistemano. Sono macchine obsolete, ma capire il loro funzionamento e poterle utilizzare, anche se l'esperienza utente è decisamente sorpassata, è un piacere paragonabile a chi restaura e guida orgoglioso una Vespa anni Cinquanta.
Per chi volesse creare una propria collezione di computer vintage, da studiare, ripristinare ed esporre, il primo passo è acquistare questi computer da siti come eBay, Gumtree, Craiglist o in qualche mercatino, sia online che fisico. Trovare vecchi computer non è facile, perché spesso chi le possiede le considera spazzatura e le getta via. Dopo aver trovato i computer vintage, non resta che restaurarli seguendo questi passaggi.
Nel caso in cui si notino dei componenti difettosi, sarà necessario sostituirli con delle alternative simili, dato che i pc sono fuori produzione da anni, e questo potrebbe non essere facile. Ad esempio, dischi rigidi IDE/PATA nell'era degli SSD sono difficili da trovare e molte vecchie RAM sono fuori produzione da molto tempo: l'unica soluzione è trovarne di seconda mano che siano in buone condizioni.
Le possibilità sono quindi due: acquistare un altro computer dello stesso tipo da cui prendere le componenti necessarie a riparare quello in migliori condizioni, oppure diventare più creativo e utilizzare, nel caso dell'hard disk, un adattatore mSATA a IDE. In questo modo si potrà utilizzare un formato di archiviazione moderno ed economico, che offre un significativo miglioramento delle prestazioni della batteria e della velocità del computer, che sarà comunque limitata alle velocità di throughput della tecnologia IDE/PATA. D'altronde, si possono trovare adattatori IDE che supportano sia le schede M.2 che CompactFlash.
Il ripristino dell'hardware di un computer vintage potrebbe rivelarsi molto costoso e se l'intenzione non è quella di collezionarlo, ma di rivenderlo una volta sistemato, bisogna essere consapevoli che potrebbe non essere possibile recuperare i costi.
Una soluzione, comunque, esiste sempre anche se le prestazioni non saranno quelle sperate. Se si dispone di un vecchio Mac della Apple, basato su PowerPC, si potrà usare come browser TenFourFox e Classilla. Se invece si combatte con un Mac Intel di prima generazione, verrà in aiuto Firefox Legacy, oppure si potrà eseguire una versione più recente di macOS attraverso uno strumento patcher non ufficiale. In alternativa, per un vecchio ThinkPad IBM si potrà installare Linux e ottenere così un browser completamente aggiornato dalla fonte originale, piuttosto che quello realizzato dalla community non ufficiale.
Altra sfida ardua è quella di far funzionare le vecchie schede Wi-Fi con i contemporanei router, soprattutto se la scheda arriva al massimo allo standard 802.11b. Le opzioni da seguire per connettere alla rete il vecchio computer saranno diverse: utilizzare una connessione Ethernet cablata, installare una scheda Wi-Fi più recente senza dover aprire la macchina, ad esempio utilizzando una porta USB o una PC Card. Infine, si potrà utilizzare un dispositivo di bridging che funge da tramite tra la rete wireless locale senza bisogno di installare alcun driver.
I computer più vecchi poi potrebbero avere condensatori difettosi. Si tratta di componenti utilizzate per garantire un'alimentazione costante al resto del circuito, che con il tempo si deteriorano e perdono di efficacia. In questo caso, la sostituzione è piuttosto complicata e se non si è abituati a utilizzare un saldatore, sarà il caso di esternalizzare questa riparazione a un amico con più esperienza o a un tecnico competente.
Per rimuovere la pasta termica vecchia divenuta solida e fragile, serviranno cotton fioc e alcol isopropilico per eseguire la rimozione e nuova pasta, come quella nei tubi Arctic Silver, per la sostituzione. Infine, non potrà mai mancare una bomboletta di aria compressa per rimuovere la polvere infiltrata e per disostruire il dissipatore di calore in modo semplice, così da evitare surriscaldamenti nel computer vintage, che al termine di questa guida sarà ormai pronto all'uso.