Se si deve valutare un videogame per le scelte effettuate dalla software house durante lo sviluppo, Watch Dogs 2 dovrebbe essere uno dei migliori giochi dell'anno. Ma purtroppo non è così. Il primo capitolo, nonostante qualche difetto di troppo, era un videogame con una propria personalità: cercava di introdurre all'interno del genere sandbox, dominato dalla serie Gran Theft Auto, nuove dinamiche di gioco e un gameplay che desse maggiore importanza alla fase stealth rispetto all'azione. Trama profonda, storia appassionante e soprattutto un tema affrontato pochissime volte da un videogame: quello degli hacker. Il gamer impersonava Aiden Pearce un pirata informatico che voleva vendicare la morte della nipote e ripulire la società da tutti gli essere inutili che cercavano di infettarla. Un'ambientazione tetra, ma di sicuro effetto. Ma Ubisoft in Watch Dogs 2 ha pensato bene di stravolgere tutto cambiando sia il protagonista, sia la storia, sia l'ambientazione. Una scelta molto coraggiosa ma che può rivelarsi fallimentare se non si riesce a lasciare il segno: ci sarà riuscita la software house francocanadese? Dopo aver completato il videogame l'unica risposta è un ni. Troppe le incognite che gravitano su Watch Dogs 2, soprattutto per quanto riguarda il gameplay.
Il gamer impersonerà Marcus Holloway, un hacker ventiquattrenne che spinto dalla voglia di giustizia entrerà a far parte di un gruppo di hacker pronti a colpire la Blume Corporation la più grande organizzazione informatica che controlla, a loro dire, ogni angolo di San Francisco, la città in cui è ambientato Watch Dogs 2. Se in tutto ciò vedete molto delle prime puntate della serie tv Mr Robot, non state sbagliando di molto. Il protagonista utilizzerà tutti i mezzi a propria disposizione per mettere i bastoni tra le ruote alla Brume Corporation, molto spesso infrangendo le stesse leggi che cercano di far rispettare. Su questo fronte Watch Dogs 2 è volutamente ambiguo: combattere il male con altro male è eticamente giusto? Rubare i soldi dal conto in banca di poveri impiegati è un'azione giustificabile se il fine ultimo è l'eliminazione del male superiore (rappresentato in questo caso dalla Blume Corportaion)? Tutti interrogativi al quale Wath Dogs 2 non fornisce una risposta ma che offre la possibilità al giocatore di rifletterci.
Tutti i dubbi che accompagnano Watch Dogs 2 hanno influenzato anche le recensioni della stampa specializzata: il videogame ha ricevuto un'accoglienza piuttosto tiepida e tutti hanno evidenziato i grossi limiti del gameplay. Ubisoft ha cercato di cambiare totalmente ambientazione alleggerendo anche il tema trattato, nella speranza di far arrivare il videogame a una platea la più ampia possibile. Difficile dire adesso se ci sia riuscita, ma la scelta di snaturare il gameplay della serie è stato piuttosto azzardato. Per scoprire come si evolve la storia del ventiquattrenne Marcus Holloway non vi resta che leggere la nostra recensione.
Viviamo in un'epoca in cui siamo sempre connessi con la Rete: lo smartphone ci permette di interagire con i propri amici, mentre a lavoro con il computer siamo in collegamento con i nostri colleghi sparsi per il mondo. Anche le città stanno subendo una trasformazione profonda grazie ai dispositivi Internet of Things che permettono di controllare da remoto l'accensione dei lampioni, il funzionamento dei semafori e le videocamere sparse per la città. Ma se tutte queste azioni fossero controllate da un'unica azienda, la nostra esistenza sarebbe in pericolo? Benvenuti in Watch Dogs 2, secondo capitolo del videogame sviluppato da Ubisoft che poco più di tre anni fa cercò di cambiare il genere dei sandbox game con dinamiche di gioco innovative e del tutto particolari. Abbandonata la storia di Aiden Pearce, la software house franco canadese ha deciso di alleggerire la tensione e di presentare una trama dai toni molto più scanzonati e ironici.
L'ambientazione di Watch Dogs 2 rispecchia fedelmente i nostri tempi: le grandi aziende della Silicon Valley, il Golden Gate Bridge di San Francisco e la grande vitalità delle strade di Oakland. Ubisoft non ha lasciato nulla al caso e ha riprodotto fedelmente i simboli della rivoluzione del Web 2.0: i grandi colossi del Web e il timore da parte delle persone che la propria vita sia totalmente sotto controllo. E proprio da qui parte la storia di Watch Dogs 2: il giocatore impersonerà Marcus Holloway, un hacker ventiquattrenne che, mosso da ideali di giustizia, decide di aderire al gruppo DedSec, una sedicente associazione di cracker che ha dichiarato guerra alla Blume Corporation, rea di controllare attraverso i propri dispositivi ogni singola persona di San Francisco. Per entrare nel gruppo il ragazzo dovrà superare una prova piuttosto ardua: cancellare i propri dati dal server del ctOS, il sistema utilizzato dal colosso informatico per tenere sotto scacco i cittadini di San Francisco. Infatti, grazie a questo sistema l'azienda può conoscere lo stato di salute dei cittadini e lucrare sulla stipula dei contrati assicurativi, conoscere ogni loro movimento grazie alle videocamere di sorveglianza sparse per la città e gestire l'oscillazione dei prezzi dei beni primari. Blume Corporation impersonifica il Male Assoluto, il Diavolo da abbattere a tutti i costi per liberare i cittadini di San Francisco dalla gabbia in cui sono rinchiusi. Un'immagine forte ma che esemplifica alla perfezione il messaggio che Ubisoft ha cercato di far passare in Watch Dogs 2.
Un hacker con i "superpoteri". La figura di Marcus Holloway è molto particolare e sicuramente uno dei tratti più interessanti di Watch Dogs 2: il ragazzo ha abilità informatiche e atletiche fuori dal normale, è capace di entrare all'interno dei sistemi bancari più ptotetti al mondo e allo stesso tempo può uccidere i propri nemici utilizzando un lanciagranate acquistato rubando i soldi nei conti correnti degli impiegati. Una personalità particolare in un mondo che sembra quello dipinto da Orwell in 1984. E i ragazzi che accompagneranno Marcus Holloway nella sua avventura non sono da meno: il gruppo DedSec è composto da Wrench, uno psicopatico che va in giro con una maschera a LED attraverso il quale esprime le proprie emozioni, da Sitara, una street artist con la passione per i pc, Josh, il più bravo con i computer ma che parla raramente e da Horatio, di giorno dipendente di Dudle (una sorta di Google del videogame) e la sera cracker senza ritegno alcuno.
Per poter portare avanti la loro missione e distruggere la Blume Corportation, i ragazzi hanno bisogno avere successo sui social network, e come se fosse un novizio YouTuber, il giocatore dovrà iniziare a girare in lungo e in largo la città per scattare selfie in luoghi particolari che permettono di guadagnare punti e nuovi fan. Completate le missioni principali il gamer avrà la massima libertà per portare avanti quest secondarie o molto semplicemente per fare un giro per la città e scoprire posti nuovi o acquistare un paio di jeans.
Il dubbio più grande che resta dopo aver completato Watch Dogs 2 è capire a che tipo di videogame si è giocato. Il titolo sviluppato da Ubisoft lascia grande libertà d'iniziativa al giocatore, che potrà completare le varie missioni utilizzando tattiche diverse, ma alla fine si resta con un punto di domanda: è meglio approcciare il videogame con una strategia stealth o imbracciare il fucile e fare una strage per le vie di San Francisco (e qui torna il problema etico, combattere il male con altro male)? L'unica cosa che vi possiamo dire: giocate a seconda di come si sta evolvendo il videogame, se è necessario sparare all'impazzata imbracciate il fucile e iniziate a far fuoco, se invece potete trasformare il tombino in una dinamite fatelo tranquillamente.
Marcus Holloway, con un semplice computer riesce ad hackerare qualsiasi dispositivo si trovi nelle vicinanze e sfruttarlo a proprio vantaggio. Per esempio, può far squillare il telefono di un nemico e prenderlo alle spalle per renderlo innocuo o entrare nei terminali e cambiare le impostazioni a proprio vantaggio. Il gamer deve essere bravo ad alternare fasi di gioco stealth a quelle prettamente d'azione, in modo da non rendere banale la propria strategia d'attacco. Inoltre, nel momento del bisogno è possibile utilizzare due droni che supporteranno le attività dell'hacker: Jumper è un piccolo elicottero dotato di ruote e di una molla che gli permette di compiere dei balzi e di portare a termine missioni complicate; Quadricottero, invece, aiuta l'utente nelle ricognizioni aeree per individuare la posizione dei nemici e nel trafugare i codici d'accesso.
I poteri di Marcus Holloway si notano soprattutto mentre si è alla guida di un'automobile per la città: se si sta cercando di scappare o di inseguire un nemico è possibile far spostare le vetture davanti a noi semplicemente hackerando il loro sistema di controllo. Come per magia le macchine si sposteranno e avremo la strada libera: con lo stesso modo sarà possibile utilizzare le vetture per bloccare la fuga di qualche avversario facendo saltare per aria qualche tombino: insomma, gli hacker che volevano sconfiggere la Blume Corporation la sostituiranno in tutte le sue attività.
Watch Dogs 2 è uno dei primi videogame a supportare nativamente la nuova PlayStation 4 e sulla nuova console si notano tutte le differenze per quanto riguarda la perfezione dei dettagli di una città come San Francisco. È possibile salire su una delle colline che sovrasta la città e meravigliarsi davanti al paesaggio del Golden Gate Bridge. Per quanto riguarda la versione FullHD, il videogame mostra alcuni rallentamenti soprattutto quando la scena è "piena" tra palazzi, auto e dettagli grafici. In definitiva il comparto grafico è abbastanza buono ma ci si poteva aspettare un qualcosina in più dalla software house francocanadese.
Per quanto riguarda l'audio, tutti i dialoghi sono tradotti in italiano e rispetto a molti altri videogame il lavoro svolto da Ubisoft è più che accettabile e permette al giocatore di vivere a pieno l'esperienza di Watch Dogs 2.
Nella recensione non abbiamo parlato del multiplayer online, perché Ubisoft lo ha rilasciato nel day one attraverso una patch da scaricare e quindi è ancora indecifrabile. Al momento le uniche cose certe è che le sfide in multiplayer saranno ambientate nei stessi luoghi della campagna singola e permetteranno ai giocatori di interagire per portare a termine azioni di hacking.