Durante le brevi apparizioni alle fiere internazionali dedicate ai videogame, For Honor aveva stupito gli addetti ai lavori per il sistema di combattimento e per la profondità del gioco. Un picchiaduro intenso che mettevo di fronte personaggi talmente differenti che catturano immediatamente il giocatore. Vichinghi, samurai e cavalieri, personaggi con caratteristiche e storie talmente differenti da far sembrare il videogame (quasi) anacronistico. Ma la scelta di Ubisoft si è rivelata (parzialmente) vincente. Dare la possibilità ai gamer di utilizzare protagonisti così talmente differenti non fa che aumentare la posta in palio e catturare ancora di più l'attenzione dei giocatori. For Honor è un videogame che ha delle solide basi per diventare uno dei titoli più divertenti dell'anno, ma la software house franco-canadese deve investire tempo e denaro per migliorare i non pochi difetti presenti nel videogame.
For Honor è un gioco completo sotto tutti i punti di vista. La modalità multiplayer online è stata affiancata da una campagna single player con più luci che ombre. Come in tutti i videogame che puntano maggiormente sull'online, anche in For Honor la modalità campagna lascia un po' a desiderare. Il divertimento è assicurato, ma dopo un paio di ore il gameplay diventa ripetitivo, mentre la trama non ha una grande profondità. Nonostante i difetti, la campagna single player è molto utile per prendere confidenza con i vari personaggi e con il sistema di combattimento. Nella dozzina di ore della storia il giocatore potrà sperimentare le varie tecniche di combattimento e scoprire tutte le diverse armi in dotazione ai samurai, ai cavalieri e ai vichinghi. In totale le classi a disposizione sono dodici, ognuna con le proprie caratteristiche e armi. Ma è nel multiplayer online che For Honor offre il meglio di sé permettendo al gamer di scoprire tutti i segreti del videogame. Un gameplay che all'apparenza può sembrare banale e a tratti semplice, ma che in realtà nasconde centinaia di mosse e prese che permettono di creare una strategia d'attacco vincente.
Atteso dagli esperti di settore e da migliaia di giocatori, For Honor ha convinto solamente a metà. Nelle recensioni degli esperti si mettono in evidenza alcuni problemi sostanziali. La struttura del videogame è molto interessante, ma dopo aver giocato un paio di ore si ha la sensazione che Ubisoft sia stata poco coraggiosa. In alcuni momenti il videogame è ripetitivo e moscio e non offre ai giocatori delle variazioni sul tema. Ma la struttura del gioco è molto solida e la software house franco canadese ha la possibilità, spendendo tempo e denaro, di far diventare For Honor un piccolo gioiello e uno dei videogame più interessanti del panorama degli e-sport. Per scoprire tutti i segreti di For Honor, non vi resta che leggere la nostra recensione.
La campagna single player di For Honor è strutturato in diciotto livelli che permettono di prendere confidenza con il sistema di combattimento e con i personaggi del videogame. La modalità è stata utilizzata da Ubisoft come se fosse una sorta di tutorial che desse l'opportunità a tutti i gamer di scoprire le caratteristiche dei samurai, dei vichinghi e dei cavalieri e capire quale personaggio di adatta meglio alle proprie caratteristiche.
Per quanto riguarda il gameplay e la trama della modalità single player non c'è nulla di rivoluzionario. Ubisoft ha preferito mantenersi all'interno delle classiche regole "inventate" da colossi come Battlefield e Call of Duty, con la campagna che è solamente un contentino per aumentare la longevità del gioco. In For Honor gli utenti affronteranno diciotto diversi livelli che porteranno il gamer a vedere ambientazioni totalmente differenti, dalle pagode giapponesi fino alle mura medievali europee. In totale la campagna ha una durata di circa sette-otto ore, che possono arrivare fino a una dozzina nel caso in cui il gamer decida di raccogliere tutti i collezionabili presenti nelle missioni. Collezionabili che possono essere utilizzati per sbloccare ornamenti e potenziamenti da utilizzare nella modalità multiplayer online. Nonostante i tanti difetti della campagna, il gameplay. Anche se non mostra nulla di nuovo, è abbastanza piacevole e divertente e permette di capire quale è la natura di For Honor: un picchiaduro cruento e che mette il giocatore nelle condizioni di dover menare a destra e a manca per riuscire a sopravvivere.
Il punto forte di For Honor è il sistema di combattimento. Ubisoft si è concentrata quasi esclusivamente su questo aspetto e ha cercato di renderlo il più accattivante possibile. Ognuno dei dodici personaggi ha le proprie caratteristiche che solo con il tempo si riesce a imparare alla perfezione: For Honor offre una struttura quasi gerarchica delle diverse tecniche che ogni classe può armeggiare e solo dopo un paio di ore di pratica si riesce a capirne l'utilizzo. Ogni cavaliere, ogni samurai e ogni vichingo può usare una tecnica d'attacco differente a seconda dell'arma che si utilizza. Imparando le tecniche di base si potrà diventare dei bravi giocatori temuti negli scontri online, ma per diventare davvero imbattibile è necessario scoprire le mosse segrete delle varie classi. Solamente imparando a variare i propri attacchi utilizzando le prese e le parate si potrà diventare un campione leggendario di For Honor.
Altro fattore da tenere in considerazione durante i combattimenti e che rende For Honor ancora più completi sono le varie strutture presenti all'interno della mappa. In totale le ambientazioni del videogame sono dodici, ognuna con caratteristiche particolari che possono essere sfruttate durante i combattimenti. Ad esempio utilizzando delle prese è possibile gettare il proprio nemico all'interno di un geyser o in un falò. In alternativa lo si potrà gettare in burrone, o infilzarlo con gli spuntoni delle porte e delle finestre. Insomma, il sistema di combattimento di For Honor offre la possibilità di adattare il proprio stile di gioco all'avversario e alla mappa dove si sta giocando.
Uno dei difetti principali di For Honor è la possibilità di sbloccare tutti i potenziamenti e gli ornamenti semplicemente acquistandoli dal negozio presente all'interno del videogame. Una tecnica che potrebbe incentivare i giocatori meno esperti a saltare la "palestra" dei tutorial e spendere dei soldi per diventare invincibili. Tutti i collezionabili disponibili nel negozio possono essere sbloccati durante le missioni e i combattimenti raggiungendo gli obiettivi prefissati dl videogame.
Il fulcro di un gioco come For Honor è il multiplayer online. E Ubisoft ha cercato in tutti i modi di renderlo il più completo possibile sviluppando diverse modalità di combattimento che permettono al giocatore di spaziare tra scontri uno contro uno e battaglie quattro contro quattro. For Honor è un picchiaduro, quindi non si vedranno battaglie campali come su Battlefield o Call of Duty, ma ogni scontro sarà più ristretto e vedrà affrontarsi un numero inferiore di persone. Le classi disponibili sono dodici, divise tra vichinghi, samurai e cavalieri. Ogni personaggio utilizza un set di armi e mosse differenti ed è solo con l'esperienza e con le ore di gioco accumulate che si riesce a capire quale classe si adatta meglio alle proprie caratteristiche.
Sbloccando i diversi potenziamenti sarà possibile creare un personaggio unico nel suo genere anche se si dovrà fare attenzione a non modificare troppo la natura del samurai, del vichingo o del cavaliere. Alcuni personaggi, infatti, hanno delle caratteristiche ben precise: certi sono pesanti e fanno della forza il loro punto forte, altri sono agili e scattanti, mentre altri puntano tutto sull'armatura e la difesa.
I giocatori potranno scegliere tra diverse modalità di gioco: scontri 1 vs 1, o due contro due e infine battaglie quattro contro quattro. Nella maggior parte dei casi le gli scontri con quattro giocatori o con otto finiscono nel vedere duo più giocatori accanirsi verso un unico avversario, con modalità di combattimento abbastanza ripetitive. Grazie alla schermata Social è possibile contattare direttamente i propri amici o i giocatori con cui ci si trova a proprio agio e iniziare a sfidare gamer sparsi in tutto il mondo. L'unico problema riguarda i server del videogame che in alcuni casi possono creare dei problemi e inficiare il corretto svolgimento delle battaglie.
For Honor era uno dei videogame più attesi dell'anno anche perché uno dei primi pensati appositamente per la PlayStation Pro 4. Sotto il punto di vista grafico For Honor regala degli scorci e delle ambientazioni veramente molto belli, con livelli di dettaglio molto elevati. Le dodici mappe sono strutturate alla perfezione e permettono al giocatore di utilizzare strade alternative e di sferrare attacchi dall'alto per sorprendere gli avversari. Per quanto riguarda, invece, il comparto audio, ci si poteva aspettare qualcosa in più: i dialoghi sono molto ripetitivi, così come i rumori di sottofondo.
For Honor è un videogame che ancora deve esprimere il massimo delle proprie potenzialità: Ubisoft deve investire denaro per produrre dei DLC (downloadable content) che permetteranno ai giocatori di scoprire tutte le funzioni nascoste del gioco. Se la software house franco canadese avrà voglia di spendere tempo per migliorare For Honor, allora il videogame potrà diventare un vero e proprio tormentone per gli appassionati di e-sport.