Gli smartphone hanno oramai sostituito le macchinette fotografiche nella vita di tutti i giorni: se si deve scattare una foto a un compleanno o a una cena con degli amici si tira fuori il telefonino e il problema è risolto. Ma i sensori fotografici presenti negli smartphone, nonostante i grandi passi in avanti fatti negli ultimi anni, ancora non sono allo stesso livello di quelli delle fotocamere professionali. Quando c'è poca luce o il soggetto da fotografare è in una posizione scomoda, scattare un'immagine con lo smartphone è un vero e proprio incubo. E avere un telefonino con un obiettivo da 40 megapixel non risolve i problemi, dato che sono altre le caratteristiche che fanno la differenza per scattare una bella immagine.
La fotografia è una vera e propria arte e come tutte le discipline artistiche ha le sue regole da seguire. Non basta fare una foto con lo smartphone per sentirsi un professionista. Se si vuole ottenere il meglio dal proprio dispositivo è necessario seguire i consigli dei professionisti e imparare qualche trucco del mestiere. Ad esempio, utilizzare il flash non è mai la soluzione ideale. La luce migliore per scattare una foto è quella naturale. Inoltre, l'applicazione della fotocamera presente su tutti gli smartphone Android limita molto l'utilizzo che si può fare del sensore fotografico. La messa a fuoco è sempre automatica e focalizzata sul soggetto in primo piano, mentre per il bilanciamento del bianco si può fare ben poco. Se si vogliono aumentare le funzionalità della fotocamera dello smartphone, l'unica soluzione è installare una delle tante applicazioni presenti sul Google Play Store.
Come detto, avere un sensore fotografico sul proprio smartphone da 40 Megapixel o una doppia fotocamera posteriore con stabilizzazione ottica dell'immagine non garantisce che le foto scattate siano perfette. A fare la differenza sono le capacità del fotografo e le modalità di scatto. Uno dei segreti per realizzare belle foto è utilizzare la luce naturale a proprio vantaggio. Spesso si utilizza il flash dello smartphone per illuminare al meglio l'oggetto da fotografare, ma non è la scelta migliore. E lo stesso discorso vale anche per le luci artificiali che solitamente vengono utilizzate per illuminare il set fotografico. La miglior luce che si può utilizzare è quella naturale, che non crea delle distorsioni sull'ambiente circostante e non influisce negativamente sulla qualità della foto. La luce naturale non è l'unica caratteristica da tenere in considerazione per scattare una bella foto. È importante anche dove si trova l'oggetto da fotografare e dove si posiziona lo smartphone.
Per essere dei bravi fotografi è necessario conoscere anche il significato di alcune definizioni tecniche che aiutano a scattare immagini più belle. L'esposizione è una di queste definizioni. Quando si parla di esposizione si intende la quantità di luce che entra all'interno del sensore della fotocamera e l'effetto che produce sulla luminosità della foto. Nelle fotocamere dello smartphone l'esposizione è una combinazione tra apertura focale, velocità dell'otturatore e ISO. In una condizione ideale, non c'è bisogno di molta luce per scattare immagini piene di dettagli, mentre quando è notte il sensore fotografico cerca di catturare più luce possibile per rendere le foto di buona qualità (anche se nella maggior parte dei casi il risultato finale sono delle immagini sgranate o con molto rumore).
Negli smartphone Android è molto complicato cambiare i settaggi dell'apertura focale, della velocità dell'otturatore e della ISO. Solitamente le prime due caratteristiche hanno dei valori fissi che non possono essere modificati, mentre sulla ISO è possibile lavorare, ma solamente se si imposta la modalità manuale. Per immagini con una qualità superiore è necessario utilizzare applicazioni di terze parti che solitamene sono a pagamento.
Altro fattore che incide sulla qualità delle immagini che scattiamo con lo smartphone Android è il bilanciamento del bianco che incide sulla temperatura dei colori e sulla loro luminosità. Solitamente sugli smartphone Android il lavoro che si può fare con il bilanciamento del bianco è piuttosto limitato: se si vuole avere accesso a impostazioni professionali è necessario acquistare un'applicazione ad hoc (sul Google Play Store ce ne sono a decine).
Può sembrare un consiglio scontato, ma prima di scattare un'immagine mettete bene a fuoco l'oggetto da fotografare. Su tutti gli smartphone Android è presente l'autofocus che in automatico individua il soggetto dell'immagine, ma se si vuole spostare l'attenzione su un oggetto presente sullo sfondo, basta fare un tap sullo schermo e il focus verrà cambiato in un attimo. Gli ultimi smartphone lanciati sul mercato offrono anche l'effetto "bokeh" con il soggetto in primo piano a fuoco e l'ambiente che lo circonda sfocato.
Uno dei principi base della fotografia è la "Regola dei Terzi" che divide il piano dell'immagine in nove quadranti attraverso delle linee orizzontali e verticali. Solitamente gli smartphone hanno un'opzione per mostrare sullo schermo la griglia con i nove quadranti. Il concetto base della "Regola dei Terzi" è che i soggetti della foto debbano intersecare le linee della griglia, in modo che la composizione dell'immagine sia bilanciata. Se siete dei fotografi professionisti potete anche utilizzare la "Regola dei Terzi" per creare degli effetti unici.
In alcuni casi essere dei bravi fotografi non basta per scattare immagini di ottima qualità. Se gli strumenti a disposizione non aiutano a scattare delle belle foto, è necessario farsi aiutare da "agenti esterni". Nel mondo degli smartphone Android questi agenti esterni sono le app di fotografia. Sul Google Play Store ce ne sono tantissime e tutte con funzionalità differenti, ma quelle che sono veramente utili si contano sulle dita di una mano.
26 marzo 2018