Viviamo nell'epoca delle applicazioni, degli smartphone e degli oggetti connessi. Un momento che gli storici hanno definito quarta rivoluzione industriale e che sta cambiando ogni singolo campo dell'economia. Dall'agricoltura al terziario nessun settore è rimasto escluso da questa rivoluzione: ognuno ha potuto beneficiare delle nuove tecnologie che hanno permesso da un lato di migliorare gli strumenti utilizzati e dall'altro velocizzare alcune routine lavorative. Ad esempio, il settore dell'agricoltura negli ultimi anni sta iniziando a sperimentare l'utilizzo dei droni per la semina e l'irrigazione dei campi.
I quadricotteri non sono un'invenzione degli ultimi anni: hanno fatto la loro comparsa per la prima volta sul mercato mondiale intorno agli anni '80, ma il loro utilizzo nel settore agricolo (e in altri campi dell'economia) si è sviluppato solamente negli ultimi cinque anni, anche grazie all'azione dei governi che hanno iniziato a regolarne l'uso. Molte aziende importanti hanno iniziato a produrre i piccoli quadricotteri sia per uso domestico sia per uso industriale. Come detto, il mondo dell'agricoltura sta cominciando a conoscere i benefici apportati dai droni, migliorando alcune fasi fondamentali come l'irrigazione dei campi e la semina.
L'utilizzo di nuove tecnologie per aiutare il lavoro dei contadini sarà fondamentale nei prossimi anni: si stima che la popolazione mondiale entro il 2050 raggiungerà la cifra di nove miliardi di persone e per poter assicurare a tutti il cibo necessario per vivere è necessario che l'agricoltura inizi a utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla quarta rivoluzione industriale. Scopriamo insieme come l'utilizzo dei droni potrà cambiare e migliorare l'agricoltura nei prossimi anni.
Secondo una ricerca dell'istituto PWC il mercato droni raggiungerà la cifra di 127 miliardi di dollari, di cui il 25% arriverà dal settore dell'agricoltura. Un risultato che evidenzia l'importanza del settore primario per il futuro delle nostre vite. I droni possono essere utilizzati in diversi momenti della routine lavorativa degli agricoltori, sia prima sia dopo la fase di semina. Grazie a speciali telecamere montate sui quadricotteri è possibile sorvolare i campi e realizzare una mappa 3D del suolo per trovare i punti migliori dove seminare. Dopo aver piantato i semi, sempre utilizzando i droni sarà possibile capire se l'impianto di irrigazione sta lavorando al meglio e controllare il livello dell'azoto.
Alcune startup hanno sviluppato un drone che permette di migliorare il momento della semina e di risparmiare fino all'85% delle spese sostenute. I quadricotteri permettono di velocizzare il lavoro e utilizzare dei semi che hanno al loro interno tutti i principi nutrienti utili alla crescita della pianta. In questo modo potranno crescere rigogliose e resistenti agli agenti atmosferici.
I droni possono montare qualsiasi tipo di strumento, l'importante è trovare il giusto supporto che permetta di montarlo sulla struttura del quadricottero. Utilizzando i laser e gli ultrasuoni è possibile delimitare il campo d'azione e capire la topografia del territorio. Una volta raccolti i dati si potrà iniziare la fase di concimazione utilizzando prodotti che non inquinano il territorio e che permettono allo stesso tempo di produrre verdura e ortaggi sani. Inoltre, i droni permettono di ridurre al minimo l'inquinamento chimico grazie alla maggior velocità dei quadricottori nella concimazione dei campi.
Le fattorie tecnologicamente più avanzate utilizzano le immagini del satellite per capire e analizzare la crescita del raccolto. Ma ci sono diversi problemi: le immagini la maggior parte delle volte sono sgranate e non permettono di capire se è necessario intervenire con altro concime, il servizio è molto costoso e soprattutto offre solo una foto al giorno, mentre ai contadini sarebbero necessarie almeno un paio di foto ogni cinque o sei ore. Per questo motivo sono stati sviluppati dei droni che sorvolano il campo e scattano delle immagini delle coltivazioni e forniscono dati sulla crescita delle piante. Oltre a costare molto di meno, l'utilizzo dei quadricotteri permette di avere dati sempre aggiornati e agli agricoltori di intervenire per tempo nel caso in cui si riscontra qualche anomalia.
Basta una semplice perlustrazione del campo per capire se il sistema di irrigazione sta funzionando. Grazie a speciali strumenti, i droni possono analizzare la temperatura del suolo e capire se una pianta sta ottenendo le sostanze nutritive necessarie alla crescita. I quadricotteri riescono anche a valutare lo stato di salute delle piante e fornire un'approssimazione sulla quantità del raccolto.
Anche un fungo piccolo e insignificante può mettere in pericolo un intero raccolto: i droni possono prevenire eventuali malattie analizzando la quantità di luce assorbita dalle piante. Queste informazioni permettono di prevenire eventuali malattie e migliorare la salute delle piante. Invece, nel caso in cui si sia scoperto in ritardo la presenza di qualche fungo, i droni permettono di intervenire tempestivamente e di risolvere il problema grazie a un'azione mirata.