L'ultimo Vip a essersi iscritto è il Patriarca Kirill, capo della Chiesa Ortodossa Russa, che ha creato un account ufficiale il 24 maggio 2015 scorso in occasione delle celebrazioni di San Cirillo. Una scelta in linea con quella del Papa, suo omologo Cattolico, che su Twitter è sempre molto attivo e presente. La differenza tra i due religiosi, però, sta nel mezzo utilizzato: se Papa Francesco (e Benedetto XVI prima di lui prediligono il portale di microblogging per le loro interazioni virtuali, il Patriarca Kirill ha optato per VKontakte, social più utilizzato della federazione russa e da tutti considerato come il Facebook russo.
VK (acronimo con cui è conosciuta oggi la rete sociale) nasce su iniziativa di Pavel Durov (lo Zuckerberg russo, tanto per mantenere le analogie tra vari social network) nel settembre 2006 come luogo virtuale dove gli studenti dell'Università di San Pietroburgo possono incontrarsi e tenersi in contatto (VKontakte, dal cirillico, vuol dire "in contatto"). Nei primi mesi si poteva accedere a VK solo con invito, ma ciò non ha rallentato la crescita repentina del portale: nel febbraio 2007 si contano già 100mila utenti, guadagnando così la seconda piazza nel nascente mercato dei social network di lingua russa.
Nonostante un attacco DDoS subito nella prima metà del 2007, gli iscritti a VKontakte superano il milione nel luglio 2007 e i 10 milioni nell'aprile 2008. A questo punto il sorpasso ai danni di Odnoklassniki (altro social network russofono) è cosa fatta. Nel frattempo, VK è diventata anche una società per azioni: il fondatore e CEO Pavel Durov mantiene il controllo della società grazie a un pacchetto azionario del 20% dell'intero capitale, mentre tre investitori russi controllano il restante 80% del capitale azionario.
Mentre VK rafforza la propria posizione di dominio sul mercato russo, la situazione sul fronte finanziario è piuttosto fluida. Il gigante del web russo Mail.ru acquista il 40% della società rilevando delle quote appartenenti al trio di investitori e fornendo il proprio supporto alla politica di sviluppo ideata da Pavel Durov, mentre il restante 48% passa di mano nell'aprile 2013, quando la United capital partners la rileva per una cifra di poco superiore al miliardo di dollari. A seguito di un vorticoso passaggio di quote tra vari operatori economici russi, nel settembre 2014 Mail.ru diviene l'unico proprietario di VK acquistando il 48% delle azioni da United capital partners per circa 1,5 miliardi di dollari. Pavel Durov, di fatto, non è più presente nel consiglio d'amministrazione della sua creatura.
Alla base del successo immediato e repentino di VK si trova la facilità di utilizzo e l'interfaccia utente (simile, a onor del vero, a quella di Facebook per struttura e colori) intuitiva e semplice da navigare. A livello di funzionalità e funzionamento, VKontakte ricorda molto da vicino le reti sociali più conosciute in Occidente. Le funzionalità-chiave gravitano attorno alla condivisione di post testuali, immagini e video tra gli utenti e lo scambio di messaggi privati tra gli iscritti alla piattaforma social. Come su Facebook e Twitter, VK dà la possibilità di creare e gestire dei profili ad hoc per personaggi pubblici e organizzazioni di varia natura.
Gli utenti di VKontakte possono caricare (e cercare) contenuti multimediali come immagini, foto e filmati. Ad oggi, la rete sociale è localizzata in 41 lingue, tra cui russo, inglese e italiano.