Tutanota è uno dei servizi di email sicura più utilizzati tra quelli disponibili sul mercato. A differenza di molti provider più noti, Tutanota protegge tutto il percorso effettuato dalle comunicazioni di posta elettronica, dall’invio alla ricezione, e mette a disposizione dei metodi completamente sicuri e privati per tenersi in contatto con gli altri utenti della rete, anche se utilizzano altri servizi di email.
Inoltre, al momento dell’invio di una email, viene automaticamente crittografato il contenuto, l’oggetto e gli allegati di ogni comunicazione.
Quando si utilizza Tutanota, i processi di crittografia e decodifica dei dati vengono effettuati in maniera locale, sul dispositivo in utilizzo al momento che si effettua il login. Per accedere a tali processi e ai dati elaborati in tal modo, è necessario utilizzare la propria password che funziona da chiave di accesso privata.
Come Tutanota, ProtonMail è un servizio di email sicura che possiede le stesse funzionalità e permette di tenere al sicuro le proprie comunicazioni, dall’invio fino alla ricezione da parte dei destinatari finali. Tra i punti in comune che caratterizzano questi due provider vi è l’utilizzo di codice open-source. Per Tutanota, l’unico limite è quello relativo al software lato server, similmente rispetto a ProtonMail che ha scelto di tenere per sé le informazioni sul codice lato back-end. Inoltre, entrambi conservano i dati all’interno di nazioni sicure, Svizzera per ProtonMail e Germania per Tutanota.
Sia Tutanota che ProtonMail offrono agli utenti un account di posta con queste caratteristiche di sicurezza potenziata.
Di diverso, però, vi è lo spazio della casella: Tutanota, come già visto, regala una casella gratuita da 1GB, seppure con una ricerca limitata, mentre ProtonMail si ferma a 500MB. Inoltre, con quest’ultimo è possibile inviare solo fino a 150 email al giorno.
I piani di abbonamento dei due servizi differiscono nelle modalità e nelle funzionalità offerte, quindi paragonarli può risultare complesso. In generale, però, ProtonMail è quello che risulta più caro tra i due. A 48 euro l’anno (o 4 euro al mese), il servizio offre fino a 1000 messaggi al giorno, etichette, filtri personalizzati e cartelle, la possibilità di inviare messaggi crittografati a destinatari esterni al servizio di posta, l’utilizzo del proprio dominio e fino a 5 alias, il tutto con il supporto prioritario in caso di problemi o malfunzionamenti. Tutanota, invece, offre sempre 1GB di spazio (come per l’abbonamento gratuito) al prezzo di 12 euro l’anno (o 1,20 al mese), ampliando però la disponibilità della ricerca e dei calendari, fornendo la possibilità di utilizzare un dominio personalizzato e fino a 5 alias, la possibilità di creare regole per la posta in arrivo e un sistema di supporto via email.
Ad accomunare le due proposte, poi, è il sistema di crittografia end-to-end tra utenti dello stesso servizio che, in caso di data breach, rende i dati praticamente illeggibili agli occhi degli hacker.
Infatti, le informazioni possono essere lette esclusivamente con la chiave in possesso dall’utente e ogni eventuale tentativo di ricerca di tale informazione potrebbe richiedere potenzialmente anni. Inoltre, ProtonMail supporta il protocollo di sicurezza PGP per l’invio crittografato anche a chi è fuori dal servizio di posta sicura, a differenza di Tutanota. Sia Tutanota che ProtonMail, però, prevedono la possibilità di invio di posta protetta tramite password a chi non utilizza la stesso servizio; nel primo caso vengono nascosti sia l’oggetto della mail che il corpo del messaggio mentre, nel secondo, esclusivamente il corpo testo. Con ProtonMail, tali messaggi vengono cancellati dopo 28 giorni (o meno, se specificato dall’utente), con Tutanota, invece, fino all’arrivo del successivo messaggio da parte dello stesso mittente.
Punto fondamentale è quello dei client di posta. Sia Tutanota che ProtonMail sono incompatibili con i normali client di posta elettronica, se si utilizzano le versioni gratuite degli account di posta. Gli utenti che sottoscrivono un abbonamento con ProtonMail possono però sfruttare ProtonMail Bridge, un dd-on che consente di sfruttare i più comuni client da Windows, Mac e Linux. Per quanto riguarda Tutanota, invece, è necessario usare il client proprietario. Per i dispositivi mobile, come smartphone e tablet, entrambi i servizi necessitano di client appositi. Tutanota dispone di client per iPhone, Android e F-Droid, mentre per quanto riguarda ProtonMail la scelta è limitata ad Android e iPhone.