L'idea, per usare un eufemismo, non ha fatto contenti i milioni di internauti che utilizzano quotidianamente Twitter. Tra le molteplici novità che la società di Jack Dorsey ha recentemente introdotto sulla sua piattaforma, la possibilità di rendere ricercabili – e quindi pubblici e accessibili a chiunque – tutti i cinguettii pubblicati dal 2006 a oggi ha fatto storcere la bocca a più di qualcuno. Le maggiori preoccupazioni, com'era logico attendersi, sono legate alla privacy degli utenti e alla possibilità che qualche tweet imbarazzante – e magari già dimenticato – riemerga dal passato e metta tutti di fronte alle proprie responsabilità.
Molti utenti, onde evitare qualunque tipo di polemica, hanno iniziato a cancellare i tweet dai loro account, utilizzando uno dei tanti metodi a disposizione. Alcuni sono semplici, anche se laboriosi; altri, invece, un po' più complicati ma permettono di risolvere il problema una volta per tutte.
Il primo passo consiste nella ricerca su Twitter dei messaggi e cancellare manualmente i tweet che si ritengono più sconvenienti. Si può decidere, ad esempio, di cancellare i primi messaggi postati sul portale di microblogging sfruttando la speciale funzionalità di ricerca su Twitter messa a disposizione di tutti gli utenti: post dopo post si potrà “risalire” la china e cancellare tutti quei messaggi ritenuti a loro modo scabrosi.
Un'operazione piuttosto lunga, pero, soprattutto se si è un utente particolarmente attivo: in alternativa si può utilizzare la Ricerca avanzata su Twitter e trovare i messaggi scritti da un utente in particolare.
In questo caso si dovrà inserire il proprio username nel campo di ricerca “Da questi utenti” e attendere che l'operazione abbia termine. A quel punto si potrà scegliere quale tweet cancellare e quali invece tenere.
Se, invece, si volesse velocizzare e automatizzare l'operazione, ci si potrebbe affidare ad applicazioni e servizi web nati appositamente per cancellare tweet. Con TweetDelete, ad esempio, si potranno eliminare tutti i messaggi più vecchi di una certa data (fino ad un massimo di 3.200 tweet). Un servizio simile è offerto da TweetDeleter, che permette di ricercare all'interno dei propri cinguettii (per data o parole chiave) ed eliminarne fino a 3.500 con un solo click.
Simili per risultati ottenuti, ma con funzionalità leggermente diverse, sono Twitwipe e TweetEraser: quest'ultimo, in particolare, permette di effettuare una ricerca su Twitter incrociata per parole chiave e data, permettendo di selezionare solo i cinguettii che proprio non si vogliono tenere sul proprio profilo.
Se la novità introdotta da Twitter proprio non dovesse piacere, però, si potrebbe optare per una soluzione realmente definitiva: eliminare il proprio account e, con esso, tutti i contenuti prodotti nei vari anni di utilizzo. Una volta avviata la procedura di cancellazione, Twitter dà 30 giorni di tempo di ripensarci: in questo arco di tempo si può decidere di riattivare il proprio account e tornare a utilizzarlo come se niente fosse accaduto. Passato il mese di “sospensiva”, tutti i follower, le applicazioni utilizzate e i cinguettii postati saranno persi per sempre.
Prima di procedere per questa strada, quindi, è consigliabile scaricare i dati personali (tweet, foto, video, messaggi e tutto quanto si è mai postato su Twitter) e archiviarli sul proprio disco rigido – o su un account di cloud storage. La procedura richiede non più di un paio di minuti e, grazie a un apposito link, si potrà mettere al sicuro quegli stessi cinguettii che si è voluto eliminare, una volta per tutte, dal web.