Zip2, PayPal, SpaceX, Tesla, SolarCity. Leggendo questa lista si può intuire che Elon Musk è un tipo piuttosto attivo. Classe '71, può vantare un curriculum da fare invidia a qualunque ingegnere e dirigente della Silicon Valley e, soprattutto, sembra possedere un tocco da Re Mida: qualsiasi cosa tocca, la trasforma in oro. Che si tratti di una società di servizi su Internet, del più innovativo sistema di pagamento elettronico - PayPal - o di un auto elettrica, l'ingegnere e imprenditore sudafricano sembra capace di trasformare anche la più insana delle idee in un successo di portata mondiale.
Ebay, nel frattempo, monitorava da vicino la situazione e, vista la crescente quantità di denaro gestita da PayPal, decise di entrare in campo con un'offerta piuttosto allettante.
Nel 2002 le due parti giunsero a un accordo storico (per l'epoca): il sito di aste più famoso al mondo portava a casa il sistema di pagamento più famoso e affidabile al mondo per la cifra monstre di 1.5 miliardi di dollari. Con un ingente patrimonio alle spalle, Musk decise di mettere la parola fine (o quasi) al capitolo legato all'informatica e a Internet. Erano - e sono - delle realtà fin troppo limitate per un uomo dotato di immensa fantasia e voglia di fare come Musk.
Il primo di questi viaggi ha vissuto il suo momento clou il 25 maggio 2012 quando il razzo vettore Dragon, uno dei fiori all'occhiello delle officine SpaceX, ha attraccato alla ISS, divenendo così il primo mezzo spaziale privato a concludere questa manovra.
Alla NASA si sono aggiunti altri enti governativi e compagnie private interessate a lanciare in orbita satelliti commerciali e non. A marzo del 2017, invece, avviene il primo riutilizzo e atterraggio di un primo stadio di un razzo, seguito dal recupero della carena di carico e dal riutilizzo del trasporto merci. Indimenticabile, poi, è stato il lancio della Tesla Roadster spedita in un’orbita eliocentrica, accompagnata da uno dei più grandi successi di David Bowie, “Space Oddity”.
Nel marzo 2019 è iniziato il percorso per l’invio di navicelle a uso umano; il lancio in orbita numero uno è avvenuto il 30 maggio 2020 con la SpaceX Crew Dragon Demo 2 che il giorno dopo ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale. A gennaio 2021, SpaceX si attesta come la compagnia con il maggior numero di satelliti lanciati in orbita con un unico volo, andando a segnare un altro successo nel già ricco palmares di vittorie personali per il visionario Musk.
Gli inizi non sono dei più semplici e il progetto-Tesla rischia più volte di fallire, ma anche in questo caso la fortuna arride all'imprenditore sudafricano.
Con l'arrivo di Barack Obama, la Casa Bianca dà il via a una serie di pesanti investimenti nel settore delle auto elettriche ed è inutile dire che Elon è tra i primi a beneficiarne (nel 2010 le casse di Tesla sono state rimpinguate con finanziamenti pubblici per un totale di circa mezzo miliardo di dollari).
Nonostante i laboratori di ricerca Tesla siano stati a lungo a lavoro su diversi modelli e prototipi (come la Tesla Model X, ad esempio), il vero successore della Roadster è indubbiamente la Tesla Model 3. I dati delle vendite parlano chiaro: nel 2017 sono state consegnate 1.550 esemplari, passando a 63.150 nel 2018 con un incremento che ha toccato il 97,5%; anche il 2019+ non stato da meno, con 92.550 Model 3 consegnate chiavi in mano ad altrettanti fortunati automobilisti.
L’anno del vero boom, però, è stato il 2020 contrariamente a ogni aspettativa, visti i cali globali dovuti alla pandemia da Covid.
Ben 365.240 automobili dal prezzo di partenza di circa 35 mila dollari (che diventano più di 48mila euro in Italia) sono uscite dalle fabbriche di Tesla. L’auto elettrica di Elon Musk si inserisce di prepotenza nel segmento delle auto di lusso, già occupato da vetture importanti come la Audi A4, la Serie 3 della BMW. La Model 3, esattamente come la Model S, è equipaggiata con tutto l'hardware necessario per far funzionare il Tesla Autopilot, pilota automatico che ha il compito di migliorare la sicurezza degli occupanti dell'auto.
Non solo auto elettriche e vettori spaziali. Elon è stato anche impegnato, in qualità di cofondatore e presidente, nelle attività di SolarCity, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili negli Stati Uniti. Basato su un sistema di vendite porta a porta e leasing, senza costi iniziali ma con il vincolo di acquistare l’energia generata dai pannelli stessi per 20 anni dalla compagnia, SolarCity ha potuto contare su un modello di business diventato tra i più noti negli Stati Uniti rendendola tra le più utilizzate del Paese.
Con le gioie, però, sono giunti anche i dolori: l’acquisizione da parte di Tesla, nel 2016, è arrivata insieme a un debito da 1,5 miliardi di dollari, con tanto di causa intentata al tycoon dagli arrabbiatissimi azionisti della casa automobilistica.
Anche il ministero dei Trasporti slovacco e Hyperloop Transportation Technologies hanno trovato un accordo per realizzare una ferrovia supersonica che colleghi tra loro Budapest, Bratislava e Vienna. Secondo i piani di lavoro il treno sarebbe dovuto entrare in funzione entro il 2017, ma il progetto è in fase di stallo.
Intanto, a maggio 2017, è stato effettuato il primo test su scala reale da Hyperloop One, con tanto di propulsione, levitazione, strutture complete e percorso sotto vuoto.
A luglio dello stesso anno, la società ha mostrato le immagini del suo primo prototipo di pod, la navicella che ospiterà in futuro i viaggiatori. È invece datato ottobre 2017 il cambiamento di nome in Virgin Hyperloop, grazie al cospicuo investimento da parte del fondatore di Virgin Group Richard Branson. Anche in Italia arriverà il treno superveloce di Musk. A giugno 2021 lo studio Zaha Hadid Architects, in collaborazione con Hyperloop Italia, ha preso in carico il progetto di realizzazione di una linea che entro il 2030 dovrebbe essere capace di trasportare i passeggeri *a Milano all’aeroporto di Malpensa.
A luglio 2020, OpenAI ha lanciato GPT-3, modello di linguaggio per AI che ha creato un grande interesse nel settore, aprendo la porte a una futuristica visione di computer in grado di scrivere notizie, poesie, programmazione e molto altro.
Purtroppo, però, il risultato ha prodotto una IA di stampo boccaccesco, particolarmente avvezza all’uso di un gergo scurrile e razzista. Solo a giugno del 2021 è emersa la notizia di uno studio riguardante l’introduzione di strumenti che forgiano il tono e la personalità dei modelli in base alle esigenze introdotte nel modello.
Si tratta di un’interfaccia neurale impiantata nel cervello, prodotta dalla Neuralink Corporation fondata sempre da Musk. Nata del 2016, ha ricevuto nel 2019 un finanziamento di 158 milioni di dollari per sostenere gli studi di neuroscienziati di alto profilo provenienti da differenti università.
Ad aprile 2021, la compagnia ha mostrato al mondo intero una scimmia che, collegata a un sistema di micro elettrodi impiantati direttamente nel cervello e scariche di impulsi neurali, ha potuto giocare una partita dello storico videogame “Pong” senza muovere un dito. Non sono mancate le critiche, nulla però di insormontabile per un ritrovato tecnologico come quello di Neuralink per papà Musk.
Musk progetta di poter toccare il suolo marziano con uno dei razzi prodotti dalla sua SpaceX nel giro di due decenni al massimo.
Secondo le sue più rosee previsioni, gli uomini saranno in grado di raggiungere il quarto pianeta del Sistema Solare in un solo decennio, ma se ci dovessero essere degli intoppi in fase di progettazione del razzo vettore e nella costruzione di tutti i mezzi necessari, allora il lasso temporale potrebbe anche raddoppiare.Comunque vada, sembra proprio che lui voglia essere uno dei primi a trasferirsi sul suolo di Marte, costruendosi una bella villa con vista sulla Terra.