I protagonisti dell'evento One more Thing di Apple del 10 novembre sono il primo processore M1 di Apple Silicon e la nuova generazione di Mac. L'azienda di Cupertino ha presentato ufficialmente i MacBook Air, MacBook Pro 13 e Mac Mini equipaggiati con i primi processori progettati interamente da Apple per essere completamente compatibili con milioni di app già sviluppate per i sistemi operativi iPadOS e iOS. In questo modo, si potranno usare le stesse app su qualsiasi dispositivo della Mela: da iPhone e iPad ai nuovi Mac. Una rivoluzione che interesserà dunque sia utenti che sviluppatori e che promette prestazioni ed efficienza migliorate.
Tutta la potenza dichiarata da Apple si traduce nel fatto che il nuovo MacBook Air è in grado di riprodurre contemporaneamente due video 4K e allo stesso tempo mantenere elevata l'efficienza e soprattutto bassi i consumi, tanto da garantire un'autonomia di 15 ore di navigazione web, 18 ore di riproduzione video e 6 ore in videoconferenza.
Altro particolare degno di nota è la silenziosità: il nuovo laptop Apple è senza ventole, proprio perché grazie all'elevata efficienza il calore generato si riduce di molto. MacBook Air 13 con chip M1 da 8 GM di RAM può essere già ordinato: la versione con SSD da 256 GB costa 1159 euro, mentre se si sceglie un SSD da 512 GB il presso sale a 1429 euro.
Il piccolo computer è dotato di due porte Thunderbolt/USB4, oltre che una porta Hdmi con uscita 6K. Anche Mac Mini con M1 è già ordinabile: la versione con SSD da 256 GB è in vendita a 819 euro, mentre quella con SSD da 512 GB costa 1049 euro.
Secondo le stime di Apple, il MacBook Pro sarà in grado di riprodurre video in 8K fluidamente e senza perdere un solo frame. Inoltre, garantisce 17 ore di autonomia in navigazione web e 20 ore in riproduzione video. Il prezzo per MacBook Pro parte da 1479 euro per la versione con SSD da 256 GB e 1709 euro quella con SSD da 512 GB.
Apple aveva iniziato il progetto lo scorso febbraio 2020 introducendo le Universal App, che vanno sviluppate attraverso la piattaforma Catalyst 2 e che dovrebbero essere in grado di funzionare su tutti gli hardware della Mela. Tra queste c'è anche Adobe Photoshop 2021, annunciata durante l'evento One more Thing.
Per quanto riguarda le vecchie app sviluppate per processori Intel, l'azienda di Cupertino ha lanciato Rosetta 2, che traducendo il codice integrato in Big Sur dovrebbe permettere alle applicazioni di girare correttamente anche sui nuovi Mac. La parte più delicata di questo passaggio a una sola piattaforma non riguarda tanto la compatibilità delle app per vecchi e nuovi Mac, quanto la compatibilità per le app pensate per iPhone, iPad e Mac.
Un passaggio non certo facile da realizzare, tanto che anche i big come Google, Facebook e Amazon hanno già annunciato che le proprie app potrebbero non funzionare al meglio sui Mac con processore M1. E la scritta "Progettate per iPad, non verificate per macOS" è già apparsa nell'App Store di Apple per applicazioni tra cui Amazon Prime Video, Disney+, Snapchat, Candy Crush, Among Us e Real Racing 3.