Per chi ama la musica, i servizi di streaming disponibili sono tantissimi: non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tutti mettono a disposizione delle caratteristiche interessanti, potenti e capaci di rendere l’esperienza di ascolto un vero piacere per le orecchie e per la navigazione. I veri problemi, purtroppo, sorgono quando si decide di passare da una piattaforma all’altra, come nel caso di Apple Music e Spotify, due delle più apprezzate dagli utenti di tutto il globo. Spesso gli iscritti si chiedono come fare per non perdere, al momento del cambio, i brani salvati e le playlist create nel tempo con tanta dedizione e accuratezza. In particolare, quando si tratta di collezioni molto ricche, diventa impensabile procedere con una selezione manuale, canzone per canzone: ecco però che vengono in aiuto particolari utility che ci permettono di farlo in tutta semplicità.
L’utente deve perciò ricorrere a tool esterni, di terze parti, che permettono di completare l’operazione ottimizzando i tempi.
Molti di questi sono disponibili sia in forma gratuita che a pagamento, solitamente per offrire di testare senza alcun addebito le potenzialità implementate. È poi a discrezione dell’utente la scelta di procedere con l’acquisto o, eventualmente, limitarsi a utilizzare quanto offerto nella versione di base.
Per iniziare, è indispensabile collegarsi al sito web di Tune My Music, sfruttando il browser; una volta dentro, si avvia il processo premendo sul pulsante “Cominciamo”. In questo modo, il sito chiede quali sono i servizi da cui vogliamo trasferire la musica e verso quali vogliamo indirizzarla; è sufficiente scegliere Apple Music nel primo caso e Spotify nel secondo (o il contrario, in linea con le esigenze). Scelti i servizi, è importante connetterli a Tune My Music. Per questo ci si collega con le credenziali del servizio, seguendo tutti i passaggi suggeriti a schermo. Così facendo, il sito ha completo accesso alle playlist da migrare verso Spotify: nell’elenco mostratoci, si può iniziare la selezione degli elementi per poi passare allo step successivo, scegliendo la destinazione.
Ciò avviene in maniera fluida e veloce, evitando di dover maneggiare diversi dispositivi ma limitandosi alla navigazione tramite browser.
Seguendo quanto anticipato, si clicca su Spotify e si procede con l’autenticazione al pari di quanto fatto con il precedente servizio. Completato l’accesso, si può procedere con la verifica del numero dei brani da trasferire; se tutto rispetta quanto richiesto si può decidere di andare avanti cliccando sull’apposito pulsante. A questo punto il servizio procede in automatico arrivando a completare la richiesta, la quale può essere ripetuta quante volte si vuole fino a trasferire la nostra completa collezione musicale. Nel caso in cui dovessero esserci dei problemi, come canzoni non presenti nella destinazione, sarà il sito a segnalarlo in modo da avere sempre una panoramica esaustiva sulla propria selezione.
Oltre alle versioni per Android e iOS, FreeYourMusic offre un corrispettivo per Windows, macOS, Linux e il supporto a moltissimi servizi di streaming musicali.
L’utilizzo è semplice: selezionate la fonte e la destinazione delle nostre playlist o dei brani/album specifici, si procede con l’autenticazione e subito dopo con il trasferimento vero e proprio. Completato il processo, il quale può risultare molto lungo in base alla ricchezza delle liste, l’app confermerà o meno la riuscita segnalando eventuali problemi riscontrati.
Utile e ricca, Soundiiz risulta un valido supporto per i più esperti con l’upload di liste in formati differenti: testuale, excel, link e molto altro.
Un’altra utile funzionalità prevista dal servizio e disponibile per tutte le piattaforme supportate è quella di poter mescolare randomicamente i brani della playlist. Inoltre, è possibile unire più liste separate creando nella destinazione un elenco unico o, viceversa, dividerne una in più elementi separati.
Sono sufficienti pochi click (o tap) per avere a portata di mano canzoni e liste attraverso l’utilizzo di SongShift.
Quando l’app segnala di aver finito, vi è la possibilità di andare avanti con la revisione e, se ritenuto opportuno, scartare i brani che non ci piacciono più o che non vogliamo compaiano nelle nuove liste che potranno essere condivise con amici e contatti. Inoltre, è possibile monitorare le nuove aggiunte, in modo da tenere costantemente sincronizzate le playlist, evitando di perdere pure una sola nota.