Ad alcuni potrà ancora sembrare fantascientifico e invece, ogni giorno che passa, diventa sempre più parte della nostra quotidianità. La domotica e i vari elettrodomestici connessi, capaci di "interloquire" tra loro e permetterci di controllare casa anche a decine di chilometri di distanza, stanno diventando ormai un fattore determinante al nostro modo di approcciarci alla nostra vita "casalinga".
E grazie alla loro costante e continua evoluzione, i dispositivi della smart home non solo hanno il potenziale di facilitarci in molti compiti "giornalieri", ma potranno aiutarci a tagliare sensibilmente le bollette del gas e dell'energia elettrica e, in alcuni casi, anche a salvare qualche vita.
In questo panorama, Apple vuole giocare un ruolo di primaria importanza grazie a Casa, la sua app-piattaforma pensata per la domotica. La creatura della casa di Cupertino, infatti, consente a tutti i dispositivi compatibili non solo di "cooperare", ma anche di scambiare messaggi e informazioni utilizzando un linguaggio comune. Indipendentemente dal ruolo svolto all'interno della smart home e del produttore del dispositivo stesso, gli utenti potranno utilizzare un'unica app per controllare il termostato, visionare i filmati delle videocamere IP di sicurezza, impostare l'accensione del condizionatore e controllare i vari elettrodomestici intelligenti sparsi per casa.
Il fulcro dell'intero sistema domotico è rappresentato da Casa, l'app rilasciata con iOS 10 e basata sull'Apple Homekit. Aggiungere un nuovo dispositivo smart all'interno della "casa domotica" pensata nelle segrete stanze di Cupertino è più semplice di quanto si possa immaginare: sarà sufficiente seguire la procedura guidata e scansionare il codice presente sulla confezione del device stesso per poterlo controllare attraverso Homekit.
Una volta aggiunto, l'utente potrà utilizzare la lampadina smart o il termostato in maniera semplice e intuitiva. Apple, infatti, ha puntato tutto sulla semplicità, limitando un po' le possibilità di scelta dell'utente. Non tutte le funzionalità saranno accessibili dal framework operativo dell'azienda con sede a Cupertino: alcune delle più avanzate ed "esclusive", infatti, continueranno a essere utilizzabili solo attraverso l'app sviluppata dal produttore.
Questo, però, consente di aumentare anche gli standard di sicurezza garantiti agli utenti. Per poter entrare a far parte della famiglia dei dispositivi compatibili con Homekit, infatti, sarà necessario che offrano crittografia hardware e siano completamente compatibili con le API realizzate dai tecnici della mela morsicata.
Quando si sarà completata la "creazione" della smart home, l'interfaccia di Casa sarà suddivisa in due macro-sezioni: nella parte superiore trovano spazio la Scene, mentre in quella inferiore ci saranno i singoli dispositivi aggiunti. Proprio le scene sono, probabilmente, la funzionalità caratterizzante l'intero Homekit Apple: permettono di creare delle situazioni predefinite – delle "scene", per l'appunto – nelle quali accadono una serie di eventi. È ora di andare a letto e si vogliono spegnere tutte le luci di casa e i riscaldamenti? Basterà selezionare la scena adeguata, creata manualmente in precedenza, e il gioco è fatto.
La gestione di Casa, inoltre, non richiede l'utilizzo esclusivo dell'iPhone. Una volta realizzata la propria smart home e impostate le varie scene, sarà tutto sincronizzato su iCloud e accessibile dai dispositivi che utilizzano lo stesso Apple ID. Tra questi c'è anche l'Apple TV: grazie al suo telecomando, gli utenti potranno gestire i vari dispositivi grazie ai comandi per Siri.