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File OPUS, cosa sono e come aprirli

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Il codec dei file OPUS unisce la bassa latenza all’alta fedeltà. Si tratta inoltre di file open completamente source, che non prevedono royalty di alcun genere

Streaming Audio ESB Professional/Shutterstock

I file OPUS utilizzano un codec con una storia produttiva molto particolare, che garantiscono un interessantissimo mix tra bassa latenza e alta fedeltà

I file OPUS sono l’ideale per i contenuti di qualità: soprattutto nel caso vadano riprodotti in tempo reale. Non a caso vengono utilizzati da diverse piattaforme che prevedono lo streaming online: due su tutte Spotify e Netflix.

La procedura da seguire per imparare come aprire file OPUS sul proprio dispositivo è molto semplice. Tutto sta nel selezionare un lettore multimediale in grado di gestire formati contenitori adeguati come Ogg. Nel caso in cui il media player prediletto non riuscisse ad aprire i file OPUS, è consigliabile aggiornare i suoi codec

Cos’è un file OPUS

I file OPUS sono dei file audio caratterizzato da un nuovo codec che garantisce l’alta fedeltà in realtime, ma non solo. Si tratta anche di file completamente open source, in quanto privi di royalty. 

Sono dunque di file molto diversi da MP3 o AAC, i cui codec audio prevedono la perdita di dati. che tuttavia vengono spesso prediletti per garantire uno streaming in tempo reale di qualità

La genesi dello standard OPUS è molto particolare: infatti è frutto della “fusione” di due codec differenti, di nome CELT e SILK. CELT nasce come codec audio a bassa latenza, nato nell’ambito di un progetto di videoconferenza. 

SILK nasce invece come standard ad alta fedeltà, con l’obiettivo di sostituire i codec iSAC e iLBC all’interno del software per videochiamate Skype

Oggi i file OPUS vengono utilizzati da tantissime applicazioni e piattaforme: da YouTube a Spotify, da Netflix a WhatsApp. Passando per Vimeo, SoundCloud e Discordia. 

Ma gli utilizzi dei file OPUS sono potenzialmente innumerevoli, anche perché il dato OPUS contiene quasi esclusivamente audio codificato a livello digitale ed è progettato per venire ospitato da contenitori differenti.

Uno dei più noti e apprezzati è Ogg: un file contenitore pensato per i file multimediali, open source e privo di restrizioni legate a brevetti. 

Come aprire i file OPUS

Per imparare come aprire file OPUS è possibile fare riferimento a vari software. Uno dei più facili con cui iniziare è sicuramente VLC: il media player open source, famoso per la quantità di formati che è in grado di riprodurre. Oltre che per il numero di sistemi operativi su cui può essere installato. 

La prima cosa da fare è scaricare gratuitamente VLC sul proprio dispositivo. Quindi bisogna selezionare la voce Media e poi Apri file

A questo punto bisogna selezionare dal proprio dispositivo il file OPUS che si vuole riprodurre. Dovrebbe essere sufficiente un classico doppio clic sul file in questione, perché VLC lo riproduca automaticamente. 
In conclusione, i file OPUS si aprono esattamente come si aprono altre tipologie di file audio. Tutto sta nell’accertarsi che il codec pack del media player in uso sia aggiornato per leggere e gestire il formato.

Per  saperne di più: Streaming audio online, tra digital music, podcast e audiolibri

 

A cura di Cultur-e
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