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Libra, che cosa è e come funziona la nuova criptovaluta

Mark Zuckerberg ha lanciato Libra, una criptovaluta che potrà essere utilizzata per inviare denaro sui social network e per effettuare acquisti online. Arriva nel 2020

facebook librat

Facebook scopre le carte, ci mette la faccia e lancia ufficialmente la "sua" criptovaluta: Mark Zuckerberg, tramite un post sul suo social, ha annunciato l'arrivo entro il 2020 di Libra, la criptovaluta stabile che permetterà a chi non ha un conto in banca (ma ha uno smartphone e una connessione) di fare acquisti online e di inviare o ricevere denaro in tutto il mondo. Questa mossa, già ampiamente trapelata da mesi ma fino a ieri rimasta tra le indiscrezioni e i rumor, segna una svolta enorme nel business di Facebook e, probabilmente, nell'economia globale. Zuckerberg ha annunciato che tutto verrà gestito da una associazione no profit che garantirà la massima trasparenza e che Libra potrà essere usata da tutti, anche al di fuori dei servizi Facebook.

È stato lo stesso Zuckerberg a dichiarare dove vuole arrivare con Libra: "A oggi ci sono circa un miliardo di persone che non hanno un conto in banca, ma hanno un cellulare. Vogliamo rendere semplice per tutti mandare e ricevere denaro proprio come è semplice usare le nostre app per condividere istantaneamente messaggi e foto". Il video di presentazione di Libra ribadisce il target principale: la popolazione delle aree rurali e suburbane di Asia e Africa. C'è poi da aggredire l'enorme mercato delle rimesse degli immigrati, che inviano in continuazione denaro dall'Europa e dagli Stati Uniti ai propri parenti nei Paesi d'origine e che oggi si affidano soprattutto ai servizi di money transfert, pagando salate commissioni, ma che domani potrebbero mandare i soldi a casa con un semplice tocco sullo schermo dello smartphone.

Nasce la Libra Association

libra association

Lo sviluppo del progetto Libra è stato affidato alla Libra Association, organizzazione senza scopo di lucro che vede la partecipazione di 28 aziende, associazioni, istituti di credito. Ecco la lista dei fondatori di Libra: MasterCard, PayPal, PayU, Stripe, Visa, Booking, eBay, Facebook Calibra, Farfetch, Lyft, Mercado Pago, Spotify, Uber, Iliad, Vodafone, Anchorage, BisonTrails, Coinbase, Xapo, Andreessen Horowitz, Breakthrough Initiatives, Ribbit Capital, Thrive Capital, Union Square Ventures, Creative Destruction Lab, Kiva, Mercy Corps, Women's World Banking.

Come si nota al volo, tra i fondatori di Libra ci sono anche i principali servizi di credito come MasterCard, Visa, PayPal. Evidentemente il progetto Libra è così grosso e importante che i big delle carte di credito hanno preferito entrarci sin dall'inizio, invece che provare a sabotarlo. Mark Zuckerberg ha affermato che spera di poter arrivare a cento membri fondatori prima del lancio ufficiale della nuova criptomoneta.

Facebook Calibra, il portafoglio virtuale

Chiunque potrà usare Libra come valuta per le transazioni economiche, ma la prima azienda a farlo sarà Facebook che ha appena creato una azienda, Facebook Calibra, che avrà il compito di gestire il wallet degli utenti. Il portafoglio virtuale in Libra potrà essere utilizzato su tutti i servizi del Gruppo Facebook e anche per fare acquisti nel mondo reale: dal caffè al bar al biglietto della metropolitana, un po' tutto potrà essere pagato in Libra.

Una moneta sicura e stabile

libra moneta

Libra sarà una moneta virtuale gestita con la tecnologia della blockchain. Ciò vuol dire che ogni transazione verrà registrata e una copia di essa verrà conservata in ognuno dei nodi che compongono la catena. In questo modo, se vi sarà una frode, una manomissione o un semplice errore tecnico nella transazione essa sarà nulla perché il documento che la certifica sarà difforme da quelli presenti sui computer dei restanti nodi della catena. Ogni passaggio di denaro verrà criptato e l'intera cronologia del trasferimento di ogni Libra sarà ricostruibile transazione per transazione.

A differenza di Bitcoin e altre monete virtuali, inoltre, Libra non sarà volatile perché avrà una "riserva" come le monete reali. Zuckerberg ha spiegato che tutti i membri fondatori hanno versato del denaro e altro ne verrà versato da chi usa Libra e questi soldi veri (in diverse valute reali e in crediti bancari) verranno conservati da diversi istituti di credito sparsi per il mondo. Zuckerberg ha affermato che Libra avrà costi e commissioni molte basse, ammettendo quindi che ci sarà una fee da pagare per il cambio da moneta reale a criptovaluta e viceversa. Sarà invece a costo zero l'invio di Libra ai propri contatti o il pagamento di beni e servizi.

La "riserva", infine, non sarà solo un caveau che contiene la moneta reale e i titoli a garanzia della valuta virtuale: i fondi in essa versati verranno investiti in attività finanziarie a basso rischio. Il ricavato di questi investimenti verrà utilizzato per finanziare il funzionamento di Libra ma anche, e qui sta forse il vero business per Facebook, per pagare i dividendi ai primi fondatori di Libra Association.

 

21 giugno 2019

A cura di Cultur-e
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