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Come si gioca a Crackdown 3

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Crackdown 3 arriva sul mercato dopo cinque anni dall'annuncio ufficiale. E il risultato finale non raggiunge la sufficienza. Ecco la nostra recensione di Crackdown 3

recensione crackdown 3

Cinque anni sono passati dal giorno in cui Microsoft annunciava all'E3 2014 Crackdown 3, un videogame che avrebbe dovuto rilanciare le ambizioni dell'azienda di Redmond nel mondo videoludico. Non era un periodo facile per Microsoft, la Xbox non riusciva a ingranare e la PlayStation sembrava essere un nemico troppo forte da battere. In questi cinque anni molte cose sono cambiate, soprattutto a livello dirigenziale. Microsoft ha tentato il rilancio nel mondo dei videogame cambiando completamente approccio e assumendo persone con idee originali. Crackdown 3, però, ne ha pagato le conseguenze: più volte rimandato e a rischio cancellazione, alla fine è arrivato sugli scaffali ma con tantissimo ritardo. Nel frattempo, lo sviluppo del videogame è stato affidato a una nuova software house (Sumo Digital) e il progetto ne è uscito piuttosto ridimensionato.

Crackdown 3 doveva essere il videogame che rilanciava le ambizioni di Microsoft e che mostrava la potenza della Xbox. Se fosse uscito 3 anni fa molto probabilmente sarebbe stato accolto con tutt'altro spirito dagli utenti e dalla critica specializzata. Ma il ritardo accumulato ha penalizzato il videogame. Le recensioni di Crackdown 3 evidenziano i grossi limite del titolo: il gameplay è abbastanza banale, la trama del gioco non regala nessuna emozione e la longevità è piuttosto limitata, nel giro di 6-7 ore la campagna single-player viene portata a termine. L'altro grande problema è la grafica: Crackdown 3 presenta texture che potevano essere accettabili tre anni fa, non certo nel 2019. Anche il sistema di demolizioni degli edifici promesso da Microsoft è praticamente assente nella modalità single player, mentre nel multiplayer online è presente, ma crea grossi problemi ai server di gioco. Insomma, Crackdown 3 mostra tantissimi problemi, legati soprattutto ai continui slittamenti voluti da Microsoft. Il videogame mostra comunque delle buone idee, alcune veramente innovative, ma il ritardo accumulato in questi cinque anni ne ha inficiato il risultato finale. Ecco la nostra recensione di Crackdown 3.  

Alla scoperta di New Providence

Difficile assegnare un genere bene preciso a Crackdown 3. Il gioco può essere definito come un free roaming in terza persona, ma ha anche alcune caratteristiche tipiche degli shooter e degli action game. Questo suo essere ibrido senza una caratteristica ben chiara ne condiziona anche il gameplay e la storia.

Crackdown 3 offre tre diverse modalità di gioco. C'è una storia da affrontare in single-player che al momento è il piatto forte del gioco, una modalità cooperativa e il multiplayer online chiamato Wrecking Zone, che per il momento presenta più di qualche problema.

Partiamo dalla modalità single-player, quella che al momento offre la maggior parte dei contenuti. Crackdown 3 è ambientato a New Providence, una città futuristica con palazzi enormi e edifici tutti molto simili tra di loro. L'ambientazione cyberpunk si sposa alla perfezione con i robot e i nemici che dovremo affrontare durante la nostra avventura. La modalità single-player si basa su una storia molto semplice: impersoneremo l'agente Isaiah Jaxon, interpretato dall'attore Terry Crews, che ha l'obiettivo di smantellare l'organizzazione TerraNova. L'organizzazione tiene sotto scacco l'intera città e la governa grazie all'aiuto dei boss di quartiere. È possibile scegliere anche altri avatar per il proprio personaggio, ma le differenze sono puramente estetiche.

Come migliorare le abilità in Crackdown 3

Lo scopo del gioco, oltre a quello di liberare la città dal controllo dell'organizzazione criminale e di sconfiggere il boss finale Elizabeth Niemand, è di migliorare le cinque abilità del nostro personaggio. Rispetto ad altri videogame, le abilità non migliorano con "l'acquisto" dei punti, ma uccidendo gli avversari. Più nemici verranno fatti fuori, più aumenteranno alcune abilità specifiche. Sono cinque le skill che potremo migliorare: abilità con le armi da fuoco, abilità con gli oggetti esplosivi, combattimento corpo a corpo, agilità e bravura nella guida. Queste due ultime skill si migliorano partecipando a eventi secondari dedicati appositamente alle corse. Bisogna sottolineare, però, che il sistema di guida sviluppato dai ragazzi di Sumo Digital è a tratta imbarazzante e non fa altro che peggiorare il giudizio finale sul videogame.

crackdown 3

Conquistare New Providence

Per sconfiggere il boss finale è necessario conquistare tutti i punti strategici della città. In totale i mini-boss da affrontare sono sette, ognuno con caratteristiche differenti e con abilità speciali. Le sfide finali, però, sono tutte molto simili tra di loro: bisogna fare molta attenzione alla potenza di fuoco dei boss e cercare di arrivare con molte munizioni. Solo una volta sconfitti i mini-boss sarà possibile affrontare Elizabeth Niemand. Per avere qualche possibilità di vincere è necessario affrontare queste sfide finali dopo aver migliorato i punti abilità del proprio personaggio.

Il gameplay di Crackdown 3

Il sistema di combattimento è l'unica nota lieta di Crackdown 3. Nonostante non raggiunga livelli eccelsi è comunque molto divertente. Il fulcro del gioco resta l'azione frenetica: bisogna saltare, sparare, fuggire e correre in continuazione per uscire sani e salvi dai combattimenti. Il numero di armi presenti nel videogame è davvero molto alto, dando la possibilità al gamer di scegliere di volta in volta la strategia d'attacco migliore. Sono presenti armi leggere come pistole e fucili e armi pesanti come lanciarazzi e lanciamissili.

La nota negativa è il sistema di puntamento: nei livelli di difficoltà più bassi la mira è assistita, mentre nel multiplayer online basta premere un tasto del joypad per mirare istantaneamente un nemico.

Uno dei punti forti di Crackdown 3 doveva essere l'interazione con l'ambiente. Purtroppo, nella modalità single player non è così. È possibile utilizzare a proprio vantaggio solamente alcuni oggetti, non si può entrare all'interno degli edifici e non esiste nemmeno una base dove potersi nascondere. Mancanze inspiegabili in un videogame free-roaming del 2019.

recensione crackdown 3

Multiplayer online

Nelle intenzioni di Microsoft, il multiplayer online doveva caratterizzare Crackdown 3. Ma in queste primi giorni di gioco, sono i problemi a caratterizzare i server di gioco. Sono due le modalità di gioco presenti online: Cacciatori di agenti e Territori. In entrambi i casi le squadre possono essere composte da un massimo di cinque giocatori.

Nella modalità Cacciatori di agenti si dovranno uccidere gli avversari e raccogliere il distintivo lasciato a terra entro una decina di secondi. La prima squadra a raggiungere i 25 punti avrò vinto. Se entro dieci minuti nessun team ha raggiunto l'obiettivo, vincerà la squadra con più punti.

Nella modalità Territori si deve conquistare una parte della mappa di gioco per ottenere fino a un massimo di 50 punti. Il primo team a raggiungere i 250 punti otterrà la vittoria finale.

Le mappe di gioco sono differenti rispetto a quelle della modalità single player. Così come il gameplay. Come anticipato in precedenza, nel multiplayer online gli edifici si distruggono e diventano i veri protagonisti della sfida. Questa caratteristica, però, ha evidenziato alcuni problemi nei server. In questi primi giorni sono numerose le segnalazioni dei giocatori su crash improvvisi che non permettono di completare le partite.

Comparto grafico e audio

crackdwon 3 gioco

Un videogame con una grafica "vecchia". Non ci sono altri modi per definire Crackdown 3. Nonostante la software house abbia utilizzato il motore grafico Unreal Engina 4, il risultato finale è sotto gli occhi di tutti. Basta vedere le immagini per capire che il gioco è inadeguato per l'epoca in cui viviamo. Le texture sono abbastanza basic, così come gli oggetti poligonale. Nota positiva per quanto riguarda il frame rate, sempre piuttosto stabile.

Anche l'audio non si fa apprezzare per la ricercatezza dei suoni di sottofondo. Il doppiaggio è solamente in inglese e le canzoni sono un remix di quelle dei capitoli precedenti.

 

23 febbraio 2019

A cura di Cultur-e
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