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I materiali impiegati dalle stampanti 3D

Dalle plastiche alla carta, passando per i metalli e le ceramiche, ecco cosa utilizzare per stampare oggetti

Stampa 3D

Nel corso degli anni i materiali utilizzati dalle stampanti 3D sono andati incontro a un'evoluzione che è proceduta di pari passo con gli sviluppi fatti registrare dalla tecnologia della stampa 3D. Oggi esiste un'ampia varietà di materiali utilizzabili dalle stampanti 3D, disponibili in forme differenti (polvere, filamenti, pellet, granuli, resine, ecc.) a seconda del tipo di utilizzo che se ne deve fare.

Anche se può capitare che materiali siano sviluppati per essere utilizzati con specifiche piattaforme produttive (ceramiche speciali per la stampa 3D di protesi dentarie, ad esempio), la sempre maggiore diffusione di questi dispositivi ha portato a una standardizzazione dei materiali. Che si tratti di plastica, legno, metallo o ceramica, infatti, è probabile che più modelli di stampanti 3D utilizzino filamenti o polveri molto simili (se non identiche).

Materiali plastici per la stampa 3D

Il nylon o poliammide è solitamente utilizzato in forma di polvere nel processo di stampa 3D di sinterizzazione o come filamento nel processo FDM (Filament deposition manufactoring, il filamento della cartuccia viene prima fuso dall'estrusore e poi depositato strato su strato sino a costruire l'oggetto desiderato). Flessibile e allo stesso tempo estremamente resistente, il nylon è un materiale resistente e particolarmente adatto per la stampa 3D. Di colore bianco, può essere però colorato sia in fase di pre-stampa, sia in fase di post produzione. Sotto forma di polvere, può essere combinato con l'alluminio, così da formare un altro materiale comunemente utilizzato dalle stampanti 3D: l'alumide.

L'ABS (acronimo di Acrilonitrile butadiene stirene) è un altro materiale comunemente utilizzato nei processi di stampa 3D. Duro e resistente, anche se poco flessibile, si presenta sotto forma di matasse di filamenti ed è impiegato con estrusori FDM: il filamento è fuso a circa 250 gradi prima di poter essere utilizzato per la realizzazione di oggetti di qualunque genere. Si trova praticamente in ogni sfumatura di colore, non è biodegradabile ma è riciclabile.

 

 

Il PLA (acronimo di Acido polilattico) è un materiale plastico biodegradabile (e quindi ecologico) che trova ampio utilizzo nei processi di stampa tridimensionale. Può essere utilizzato sia sotto forma di resine con stampanti 3D che prevedono processi di fotopolimerizzazione (processi DPL in gergo tecnico) sia come bobine di filamenti con stampanti 3D FDM. Non così resistente o flessibile come l'ABS, è disponibile in una grande varietà di colori e trasparente.

 

 

Materiali metallici per la stampa 3D

Un numero crescente di materiali di metallo o composti metallici sono utilizzati in processi di stampa 3D a livello industriale.

L'acciaio è tra i materiali metallici più resistenti e più utilizzati da stampanti 3D. Impiegato nei processi di sinterizzazione, fusione o EBM, è naturalmente di color argento, ma può essere rivestito con altri materiali per assumere colori dorati o brozei.

 

 

Anche l'oro e l'argento, negli ultimi anni, sono entrati a far parte della famiglia dei materiali utilizzati nella stampa 3D. Estremamente resistenti, sono impiegati sotto forma di polvere per realizzare gioielli stampati.

 

 

Il titanio, tra i materiali metallici più resistenti in assoluto, è utilizzato da qualche tempo in campo industriale sotto forma di polvere.

Ceramiche per la stampa 3D

 

 

Recentemente introdotte nel settore, le ceramiche trovano applicazione nel settore della stampa 3D per la realizzazione di oggetti di uso quotidiano (tazze e tazzine, tanto per fare due esempi). Va sottolineato che i materiali ceramici, una volta stampati, devono essere sottoposti agli stessi processi cui sono sottoposti altri prodotti realizzati in ceramica con metodi più tradizionali (la cottura, ad esempio).

Materiali di carta per la stampa 3D

 

 

Fondamentale per la stampa bidimensionale, la carta è oggi utilizzata nel processo di stampa 3D proprietario SDL (acronimo di Selective deposition lamination). I modelli di carta ottenuti con stampanti 3D sono sicuri, ecologici e possono essere riciclati con estrema semplicità.

Stampare cibo in 3D

 

 

È sempre più comune trovare stampanti 3D in grado di produrre cibo. Tra i materiali, il più utilizzato è il cioccolato, ma non mancano stampanti 3D allo zucchero o capaci di utilizzare pasta e carne. In questo settore, gli sviluppi futuri permetteranno di stampare cibi su misura, che si adattano alla perfezione alle necessità nutritive delle persone.

A cura di Cultur-e
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