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Cos'è Telegram, l'alternativa crittografata a WhatsApp

Utilizza protocolli di crittografia per proteggere le comunicazioni tra gli utenti e chat segrete per inviare messaggi che si autodistruggono

Telegram

Lo scorso sabato, per circa quattro ore, i server di WhatsApp sono stati irraggiungibili. Ciò ha provocato un black out comunicativo che ha coinvolto gli oltre 400 milioni di utenti che, in tutto il mondo, utilizzano l'applicazione da poco acquistata da Facebook per inviare messaggi gratis. Dopo i primi attimi di panico, è immediatamente scattata la corsa all'alternativa. C'è chi ha optato per Line, chi preferito l'anima social di WeChat, chi, ancora, ha voluto dare un'opportunità a KakaoTalk.

Molti altri, però, hanno rivolto il loro sguardo verso Telegram, tra le ultime applicazioni arrivate sul palcoscenico della messaggistica istantanea. Nei giorni immediatamente successivi alla cessione di WhatsApp, oltre 5 milioni di utenti hanno scaricato e installato questa applicazione, rischiando di mandare in tilt server e database dell'azienda.

Cos'è Telegram

Nata a Berlino da genitori russi – Pavel Durov, finanziatore dell'iniziativa, e Nikolai Durov, sviluppatore che ha pensato e realizzato l'infrastruttura software e di Rete –, Telegram basa il proprio funzionamento su un protocollo di comunicazione open source sviluppato appositamente per ridurre al minimo la quantità di byte inviati per ogni messaggio.

 

Screenshot di Telegram

 

Ciò conferisce a Telegram un primo vantaggio rispetto agli altri competitor: anche in condizioni di scarsa ricezione, l'applicazione dei fratelli Durov permette di inviare messaggi gratis in minor tempo e riceverli più velocemente.

Come WhatsApp

Ad una prima occhiata, Telegram sembra una copia in carta carbone di WhatsApp. Stesso stile, stessa design, (più o meno) stesse funzioni. L'utente è identificato tramite il proprio numero di telefono e la rubrica del telefono viene sincronizzata e confrontata automaticamente con quella presente nei server dell'applicazione. In questo modo tutti i contatti già presenti negli "elenchi" Telegram verranno aggiunti alla lista degli amici ai quali inviare messaggi gratis. Anche l'invio di testo – o di immagini, o di video – è perfettamente similare a WhatsApp: la ricezione del messaggio è confermato da un segno di spunta, la visualizzazione da un doppio segno di spunta. Come in WhatsApp, possono essere creati dei gruppi (con un massimo di 200 partecipanti). Tutto uguale, quindi? Non proprio.

Cloud

A differenza di WhatsApp, ad esempio, Telegram è un'applicazione multipiattaforma. Ciò vuol dire che può essere utilizzato sia con lo smartphone – Android e iOS – sia con il computer. L'applicazione dei fratelli Durov, infatti, basa il proprio funzionamento su un'infrastruttura cloud, che permette di sincronizzare, leggere e inviare messaggi gratis da vari dispositivi.

 

Telegram

 

Ci si può connettere dal computer e rispondere ad un amico che ha utilizzato lo smartphone per contattarci, oppure avviare una chat istantanea tra due utenti entrambi connessi con il proprio computer desktop. L'infrastruttura server, inoltre, non è centralizzata ma distribuita: ciò vuol dire che ogni nodo della rete può essere by-passato in caso di malfunzionamento. Insomma, i problemi fatti registrare lo scorso fine settimana da WhatsApp non dovrebbero mai manifestarsi con Telegram.

Stanza segreta

Ciò che maggiormente differenzia le due applicazioni, però, sta nei parametri di sicurezza adottati dalle due applicazioni. Mentre il protocollo di WhatsApp non assicura alcuna schermatura da eventuali intrusioni esterne, quello realizzato da Nikolai Drusov utilizza chiavi crittografiche punto-punto per rendere illeggibili i messaggi e i contenuti multimediali inviati tra gli utenti.

Non solo. Avviando una sessione di comunicazione segreta (la cosiddetta Secret Chat) gli utenti potranno proteggere le loro comunicazioni con funzionalità uniche o quasi. Nel caso in cui si dovessero fare confidenze particolarmente scottanti, si potrà decidere di inviare messaggi che si auto-eliminano nel giro di pochi secondi (anche 2 secondi, volendo) o nel giro di qualche giorno (una settimana al massimo). Tutti i messaggi e i contenuti multimediali scambiati nella chat segreta, inoltre, non potranno essere inviati ad altri utenti e non lasceranno alcuna traccia di loro sui server della società.

Come cancellare i messaggi inviati per sbaglio con Telegram

 

telegram

 

Tra i tanti aggiornamenti che Telegram ha avuto negli ultimi anni, il più interessante è sicuramente la possibilità di cancellare i messaggi inviati ai propri utenti. Quante volte inviamo un messaggio per errore e ce ne pentiamo amaramente? Con Telegram questo non sarà più possibile. Infatti, gli utenti hanno la possibilità di cancellare un messaggio fino a 48 ore dall'invio. In questo modo, il testo del messaggio scomparirà dall'account del destinatario che non verrà mai a conoscenza dell'errore. Oltre a poterli eliminare, è possibile anche modificare il messaggio nel caso in cui ci sia solamente qualche refuso o errore di battitura.

Benvenuto Telegra.ph

Gli sviluppatori di Telegram hanno dato vita anche a un servizio di blogging online totalmente anonimo. E per favorire la diffusione del nuovo servizio hanno introdotto una novità piuttosto interessante: la funzionalità Apertura Istantanea. Gli utenti potranno aprire gli articoli presenti su Telegra.ph o su Medium come se fossero degli Instant Articles di Facebook o i Google Amp. In questo modo non solo si risparmia tempo ma si anche i dati del proprio piano tariffario. Proprio su questo fronte, Telegram ha integrato la possibilità per gli utenti di monitorare quanti megabyte si consumano scaricando foto e video dall'applicazione di messaggistica istantanea. Tutti i dati vengono divisi a seconda della categoria, dando la possibilità di tenere sotto controllo il proprio piano tariffario.

 

26 febbraio 2014 (aggiornato il 4 gennaio 2017)

A cura di Cultur-e
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