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L'evoluzione dei droni: più piccoli e intelligenti

DJI Spark è solamente l'ultimo arrivato, ma il mondo dei droni sta vivendo un cambiamento epocale: dispositivi sempre più piccoli, con maggiore autonomia e più facili da gestire

come sono i nuovi mini-droni

Grossi, rumorosi e con poca autonomia. Tre caratteristiche che hanno segnato i droni. I quadricotteri sono uno dei tanti dispositivi tecnologici che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita impetuosa. Non è raro vedere dei bambini accompagnati dai genitori divertirsi al parco con un drone. E per lo stesso motivo sono uno dei regali di Natale più richiesti dai bambini. I quadricotteri sono utilizzati anche in ambito professionale e non solo dai fotografi e dai registi. Anche gli architetti prima di progettare un nuovo edificio sorvolano il terreno per capire come sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Ma come detto all'inizio, i droni presentano alcuni difetti che ne potrebbero minare la crescita nei prossimi anni. L'autonomia, anche nei modelli top di gamma, è limitata: venti minuti e poco più. E lo stesso vale per le dimensioni: un dispositivo affidabile può essere più grande di un metro e pesare diverse decine di chili, soprattutto se monta una videocamera. Ma il mercato dei droni negli ultimi mesi sta cambiando, le aziende stanno iniziando a realizzare dei velivoli sempre più piccoli e con un'autonomia elevata.

Per il settore dei quadricotteri è una svolta importante che può influire sull'aumento delle vendite dei dispositivi nei prossimi anni. Droni con dimensioni più contenute possono essere trasportati facilmente dagli utenti, senza la necessità di utilizzare borse ingombranti. Un esempio di questa nuova generazione di droni è il DJI Spark, quadricottero molto piccolo ma che assicura una velocità massima di quasi cinquanta chilometri orari e può essere controllato direttamente con i gesti delle mani. Lo stesso si può dire del drone Parrot Mambo, un quadricottero entry-level dalle dimensioni contenute e che insegna ai bambini a programmare. Ecco quali sono i droni che stanno cambiando il settore.

DJI Spark

 

dji spark

Il DJI Spark è sicuramente il drone più interessante della nuova generazione. Le dimensioni sono più o meno quelle di uno phablet da sei pollici e si può tenere anche in mano. Per la qualità dei materiali utilizzati può essere quasi associato a un drone professionale, compresa la fotocamera integrata da 12 Megapixel e con apertura focale da 2.6. DJI Spark raggiunge una velocità massima di 50 chilometri orari e può essere controllato fino a una distanza di 2 chilometri (ma in Europa è limitato a 500 metri). La caratteristica più interessante è la possibilità di far decollare e atterrare il drone sul palmo della propria mano. Inoltre, DJI Spark può anche essere gestito tramite le gesture della mano. Il drone è stato pensato soprattutto per coloro che non hanno grande esperienza con il mondo della tecnologia e hanno difficoltà a controllare un quadricottero tramite il joypad. DJI Spark è stato definito anche come un selfie-drone e il motivo è abbastanza semplice: scattare degli autoscatti con la fotocamera integrata è molto semplice.

Parrot Mambo

 

parrot mambo

Anche Parrot Mambo fa parte della nuova generazione di droni. Ha dimensioni molto contenute e non è pensato per le corse e per coprire delle lunghe distanze. Dalla fotocamera integrata è possibile scattare selfie e immagini. Il drone ha un sistema di guida automatico ed è molto stabile in volo. Parrot Mambo può essere gestito direttamente tramite l'applicazione per lo smartphone e grazie ad un'app ad hoc aiuta i bambini a prendere confidenza con il mondo del coding e a programmare le fasi di volo.

Nano QX BNF

 

nano qx

I mini-droni sono stati sviluppati anche per portare i quadricotteri all'interno del mondo delle corse. I primi campionati mondiali di "corsa del drone" sono stati già organizzati e hanno fatto il loro debutto in tv anche in Italia. La particolarità di questi mini-droni è la facilità di pilotaggio e la velocità massima raggiunta. Il quadricottero Nano QX fa parte di questa categoria. È pensato soprattutto per coloro che sono alle prime armi e vogliono imparare a pilotare un drone anche nelle situazioni più complicate. Il quadricottero integra dei sensori che permettono di non andare a sbattere contro i muri o di danneggiare fisicamente le persone.

Hubsan X4

 

hubsan x4

Un'evoluzione professionale del Nano QX è il Hubsan X4. Si tratta di un vero e proprio drone da corsa che monta una videocamera frontale per dare l'opportunità al pilota di capire dove sono posizionati gli ostacoli davanti a sé. Il quadricottero può essere acquistato con diverse configurazioni a seconda delle proprie necessità e capacità di guida. Della nuova generazione di droni è sicuramente uno dei più interessanti.  

Syma X5C

 

syma x5c

Oltre che per il mondo delle corse, i mini-droni sono utilizzati anche per scattare selfie e immagini uniche. Il Syma X5C, drone low-cost realizzato da un'azienda cinese, ha delle dimensioni piuttosto contenute e vola senza problemi sui tetti delle abitazioni. Le foto e i video registrati sono anche di buona qualità.

Yuneec Breeze

 

yuneec breeze

L'azienda che lo realizza lo definisce una piccola videocamera 4K da portare sempre con sé. Yuneec Breeze entra a pieno titolo nella nuova generazione di quadricotteri: dimensioni contenute, facile da controllare e fotocamera di ottima qualità. Il quadricottero ha un diametro di 24 centimetri e pesa poco meno di 400 grammi: può essere portato all'interno della borsa senza troppi problemi. La fotocamera integrata può essere orientata per scattare selfie e foto aeree. Il drone ha diverse modalità di volo, tra cui "Follow Mode" che permette di seguire il tragitto della persona in ogni istante.

 

16 dicembre 2017

A cura di Cultur-e
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