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Come le stampanti 3D cambieranno la nostra vita

Dalle caramelle, alle case, alle sculture più famose: ecco come può cambiare la nostra vita grazie alla stampante 3D

Caramelle stampate in 3D

La chiamano la quarta rivoluzione industriale e come dicono esperti e visionari quello della stampante 3D potrebbe essere un modo per abbassare i costi di produzione e rivoluzionare il modo di produrre che conosciamo. Ad oggi il mercato è ancora limitato, stampanti e pezzi di ricambio hanno ancora prezzi inaccessibili ai più (anche se alcuni modelli sono tutto sommato economici), ma nel futuro la stampante 3D potrebbe diventare un bene di massa in grado di risollevare le nostre economie.

Il suo utilizzo è pressoché illimitato, dalla produzione di caramelle dai gusti più ricercati, alla costruzione di protesi e case low budget. Vediamo quindi una serie di campi in la stampante 3D è già utilizzata con successo.

Produzione di dolci e caramelle

Nell’edizione 2014 del CES di Las Vegas (Consumer Electronics Show, Fiera dell'elettronica di consumo) la compagnia 3D System ha presentato una stampante3D in grado di produrre caramelle usando cioccolato o zucchero mescolato a menta, vaniglia, ciliegia e molti altri aromi.

 

 

La stampante 3D crea caramelle dalle forme più particolari e mescola sapori in un modo che risulterebbe molto difficile seguendo i metodi tradizionali. Le caramelle vengono create diffondendo un sottile strato di zucchero aromatizzato mescolato ad acqua. La costruzione avviene su più livelli grazie all’utilizzo di una testina di stampa a getto. Il risultato sono dei cristalli modellati su inusuali forme geometriche come cubi e poligoni più complessi.

Costruzione di case a basso costo

In Cina, una società edile sta costruendo case a basso budget grazie ad una gigantesca stampante 3D in grado di spruzzare su più livelli strati di cemento mescolati a materiale di costruzione riciclato. Il risultato finale non è un’abitazione particolarmente bella e accogliente, ma il costo che si aggira sui 5.000 dollari rende la notizia molto più interessante. L’azienda si dice in grado di produrre 10 abitazioni al giorno.

 

 

Se tale settore fosse sviluppato potremmo parlare di una vera e propria rivoluzione in campo edile. Anche in altri Paesi si stanno attrezzando per il nuovo business, come in Slovenia dove la promessa della BetAbram è di produrre case a partire da 12.000 euro.

Applicazioni mediche e chirurgia

Con componenti ad hoc, pezzi di ricambio e molta fantasia è possibile riprodurre praticamente qualsiasi cosa con la stampante 3D. In Sudan un progetto molto interessante ha consentito ad un giovane ragazzo mutilato di utilizzare arti e componenti artificiali ad costo molto inferiore rispetto al mercato.

 

Stampa di arti artificiali

 

L’ospedale a cui si è affidato il ragazzo produce tramite stampante 3D protesi per arti ad un prezzo di 100 dollari a pezzo, una cifra irrisoria se pensiamo alle migliaia di dollari che le aziende spendono ancora oggi per produrre un singolo pezzo. Intanto a Toronto, in Canada, la ricerca sta continuando: l’intento è quello di creare un software in grado di costruire arti su misura partendo dalla scansione computerizzata del corpo del paziente.

I capolavori dell’Arte

Dopo caramelle, case e protesi ortopediche un altro ambito di applicazione per le stampanti 3D è il mondo dell’arte. Si sta infatti diffondendo tra artisti e makers la passione per la riproduzione integrale di capolavori dell’arte quali le sculture rinascimentali.

 

Una statua stampata in 3D

 

Cosmo Wenman, artista californiano, ha utilizzato un stampante 3D e le foto di fotografi, che riprendevano la scultura Testa di un cavallo di Selene da tutte le angolature, per produrne un copia poi dipinta con tecniche che simulassero il marmo originale di cui è composta. Tali tecniche consentirebbero a molti musei di rendere disponibili copie di opere ad appassionati che mai avranno la possibilità di vistare le sculture originali.

Pistole e armamenti

 

Pistola 3D

 

Chiudiamo la lista con un oggetto che potrebbe creare non pochi problemi a governi e alla quiete sociale. Si rischia infatti una produzione di massa di pistole e armi, tutto grazie ai metodi di assemblaggio della stampante 3D. Ad oggi è infatti già possibile produrre pistole in lega di metallo o materiale plastico in grado di sparare fino ad una decina di colpi consecutivi, basta una stampante 3D professionale e una spesa di 50 euro in polimeri. Per ora l’elevato costo delle stampanti e dei pezzi di ricambio non fa pensare ad una produzione su larga scala di pistole e fucili; il rischio però è dietro l’angolo e per le autorità sarebbe meglio pensarci in anticipo.

A cura di Cultur-e
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