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Google Home e Amazon Echo, come renderli privati

Cambiando le impostazioni del proprio smart speaker è possibile alzare il livello di privacy. Ecco come fare sul Google Home e su Amazon Echo

amazon echo

Con la diffusione nelle nostre case degli smart speaker come Google Home e Amazon Echo, sempre più utenti iniziano a trasformare la propria abitazione in una smart home. Le potenzialità fino ad oggi espresse da questi device sono solo un assaggio di ciò che ci aspetta in un futuro neanche troppo lontano, ma i primi timori per la privacy sono già ben presenti. Sia tra chi utilizza gli smart home, sia tra chi non li utilizza proprio perché ha paura di essere spiato. La notizia recentemente pubblicata da Bloomberg in merito al team di revisori umani di Amazon, che controllano l'accuratezza delle registrazioni, trascrizioni e successive azioni dei dispositivi Echo, non fa altro che confermare i timori di molti in fatto di privacy nonostante le rassicurazioni provenienti dall'azienda. Ci sono però dei modi per rendere più "privato" e meno invasivo per la privacy l'uso di Google Home e di Amazon Echo in casa. Mettere in pratica questi accorgimenti può ridurre, anche di molto, i dati raccolti dagli smart speaker sulle nostre abitudini e sui nostri gusti.

Cancellare la cronologia

elimina cronologia

Quando parliamo di privacy, le tre parole "cancella la cronologia" sono ormai un mantra: ogni volta che Alexa o Google Assistant vengono attivati, infatti, registrano nella cronologia quanto gli abbiamo chiesto e cosa loro hanno fatto per risponderci. Se vuoi che il tuo smart speaker sia un po' più riservato, quindi, ti consigliamo di cancellare spesso la cronologia dall'applicazione.

Per cancellare la cronologia di Alexa, ad esempio, devi aprire l'app e andare su Impostazioni > Cronologia. In questa pagina, purtroppo, puoi cancellare solo una voce alla volta e il procedimento potrebbe essere lungo. Se ti vuoi sbrigare e cancellare tutto con un click, allora vai su https://www.amazon.it/alexaprivacysettings.

Per cancellare la cronologia di Google Home, invece, c'è solo un modo: accedere dal Web a myactivity.google.com e dal menu dei tre puntini in alto a destra selezionare "Elimina attività per" e nella schermata seguente scegliere "Sempre" e "Vocale e audio".

Avvisi sonori su Google Home e Amazon Echo

amazon echo

Gli smart speaker sono impostati per accendersi e ascoltarti solo quando pronunci alcune parole di risveglio, come "Ok Google" e "Alexa". In teoria solo quello che pronunci dopo tali parole viene ascoltato e registrato, ma in pratica non è sempre così. Può infatti capitare che gli smart speaker interpretino male le tue parole e si attivino anche se pronunci altre parole simili. A questo punto è utile usare un segnale sonoro che indichi quando Amazon Echo e Google Home si sono attivati. In questo modo, se si attivano per sbaglio, almeno sai che sono entrati in ascolto. Per attivare un segnale sonoro su Google Home devi aprire l'app Home e andare su Impostazioni > Accessibilità e poi attivare l'opzione "Riproduci suono iniziale". Per fare la stessa cosa con un Amazon Echo devi aprire l'app Alexa, andare su Impostazioni, selezionare il dispositivo e poi andare su Suoni e notifiche. Qui troverai lo slider per attivare o disattivare l'emissione di un suono ogni volta che Alexa sta inviando i tuoi comandi al cloud di Amazon.

Spegnere i microfoni di Amazon Echo e Google Home

google home

L'ultima cosa che ti consigliamo di fare per tutelare la tua privacy se hai uno smart speaker a casa è spegnere i microfoni e riattivarli solo se e quando ti serve effettivamente inviare comandi ad Amazon Echo o Google Home. Il pulsate "mute" dei microfoni Amazon Echo è nella parte superiore del dispositivo, mentre su Google Home si trova sul retro. Se i microfoni sono spenti, lo speaker non ascolterà nulla di ciò che dici e quindi non funzioneranno neanche le parole di attivazione come "Ok Google" e "Alexa". È una misura di cortesia nei confronti del prossimo spegnere i microfoni se hai ospiti a casa, anche se in realtà qualunque loro conversazione captata dagli smart speaker verrebbe associata al tuo profilo.

Rafforza il tuo profilo Amazon o Google

Oltre a questi consigli pratici su come tutelare la tua privacy quando usi uno smart speaker, non dovresti dimenticare che dietro ognuno di questi dispositivi c'è un preciso e dettagliato profilo utente (in questo caso un profilo Amazon o un profilo Google) dove vengono raccolti tutti i tuoi dati personali. Questo profilo si trova fisicamente sui server delle due aziende, quindi non hai modo di proteggerlo personalmente: un eventuale "buco" da parte di hacker o cybercriminali, quindi, potrebbe portare al furto anche dei tuoi dati (e di quelli di milioni di altri utenti). Ciò che puoi fare, invece, è rendere la vita difficile a questi delinquenti impostando una password molto difficile da decifrare. Questo perché i tuoi dati salvati sui server di Amazon e Google sono crittografati, quindi se ti rubano il profilo difficilmente potranno visualizzare le tue informazioni personali. Potrebbero cercare di "indovinare" la password tramite sistemi automatizzati che fanno migliaia e migliaia di tentativi consecutivi. La regola d'oro è sempre la stessa: usa almeno dieci caratteri, in un mix di lettere, numeri e caratteri speciali alternando maiuscole e minuscole.

 

4 giugno 2019

A cura di Cultur-e
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