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La biografia di Ada Lovelace

Fine matematica e logica, è passata alla storia come l'inventrice del primo programma informatico

Ada Lovelace in un ritratto dell'epoca

È tra le figure più eminenti del mondo informatico: il suo contributo fu determinante per realizzare il primo codice software della storia. Ada Lovelace (nata Augusta Ada Byron, cambiò il nome in Augusta Ada King Contessa di Lovelace in seguito al matrimonio) è stata una matematica inglese vissuta nella prima metà dell'Ottocento. Unica figlia legittima del poeta inglese Lord Byron, fu indirizzata dalla madre agli studi scientifici, matematici in particolare.

 

Ada Lovelace

 

Grazie ad un'educazione ferrea, riuscì ad affermarsi nel panorama scientifico britannico del XIX secolo come una delle menti più brillanti del suo tempo.

L'infanzia

Nata il 10 dicembre 1815 dal matrimonio tra George Gordon Byron, sesto Barone di Byron e conosciuto internazionalmente come Lord Byron, Anne Isabella "Annabella" Milbanke, Ada Lovelace visse un'infanzia segnata dalla separazione dei genitori avvenuta quando era ancora in fasce. Nei primi giorni del gennaio 1816, infatti, sua madre fece ritorno presso la casa paterna e riuscì ad ottenere la separazione dal marito nel giro di appena 3 mesi. Nonostante la legge inglese riconoscesse al padre la patria potestà, il poeta non fece nulla per vedere riconosciuti i propri diritti e qualche settimana dopo lasciò definitivamente l'Inghilterra. Morì nel 1824 nel corso della Guerra d'indipendenza greca, senza mai più rivedere la figlia.

 

Ada Byron Lovelace a 4 anni

 

La madre, però, non aveva un grande interesse a prendersi cura della bambina, tanto che crebbe sotto l'ala protettiva della nonna materna. L'unica reale preoccupazione di Annabella Milbanke riguardò l'educazione della piccola: non doveva assolutamente intraprendere la carriera letteraria e poetica del padre. Ada Lovelace venne così indirizzata verso studi di stampo scientifico, con un occhio di riguardo per la matematica e la logica. Ada era una bimba vispa e curiosa e i risultati non tardarono ad arrivare. All'età di 12 anni tentò di costruire un paio di ali che le permettessero di librarsi in volo e scappare dalla sua abitazione. Ipotizzò quali materiali utilizzare nella costruzione e che dimensioni dovessero avere le ali per sostenere il suo peso, studiò l'anatomia degli uccelli per capire le proporzioni tra ali e resto del corpo, scrisse anche un libro sull'argomento dal titolo Flylogy.

L'educazione

Fu in questo periodo che Ada Lovelace venne affiancata da vari tutor per perfezionare le sue conoscenze in ambito matematico e logico. Tra questi troviamo William FrendWilliam KingAugustus De Morgan e Mary Sommerville.

 

Ritratto di una giovanissima Ada Lovelace

 

Quest'ultima, in particolare, rivestì un ruolo di primaria importanza nel processo di crescita personale e professionale: Ada Lovelace intrattenne con lei un lungo rapporto epistolare che andò ben oltre il periodo del tutoraggio e le permise di entrare in contatto con Charles Babbage, inventore della Macchina Differenziale, uno dei primi computer meccanici della storia.

L'incontro con Babbage

I due si incontrarono per la prima volta nel giugno del 1833 e un mese dopo Ada Lovelace poté entrare nel laboratorio di Babbage per visionare da vicino la Macchina Differenziale. La giovane matematica inglese ne rimase così affascinata che approfittava della vicinanza tra Sommerville e Babbage per fare visita a quest'ultimo ogni volta che se ne presentava l'occasione. Cominciò così una fruttuosa collaborazione scientifica e professionale, che portò diritta alla scrittura del primo programma informatico della storia.

Le conferenze italiane

Nel 1842 Charles Babbage passò alcune settimane in Italia per una serie di conferenze presso alcuni istituti universitari della Penisola. Ad uno di questi incontri prese parte Luigi Menabrea, giovane ingegnere italiano – e futuro Primo ministro del neonato Regno d'Italia – che rimase affascinato da Babbage e dalla sua invenzione. Menabrea trascrisse per intero la lezione tenuta da Babbage e la pubblicò, tradotta in francese, sulla rivista Bibliothèque universelle de Genève.

Tra il novembre 1942 e il luglio 1943 Ada Lovelace si occupò di tradurre questo articolo dal francese all'inglese, così da renderlo comprensibile anche al pubblico inglese. La matematica e logica britannica, però, fece molto di più. Per rendere più scorrevole e comprensibile il testo, aggiunse di suo pugno delle note che spiegavano il funzionamento della Macchina Differenziale e delle grandi potenzialità insite in questo calcolatore meccanico. Ada Lovelace realizzò che l'invenzione di Babbage era di gran lunga più potente di ogni calcolatore sin allora realizzato ed era in grado di compiere qualsiasi tipologia di operazione matematica. Di più: secondo la Lovelace, la Macchina Differenziale aveva le potenzialità per trattare e processare dati differenti dai numeri.

 

La nota G di Ada Lovelace

 

Per dimostrare parte delle capacità di calcolo della Macchina, Ada Lovelace ideò quello che passerà alla storia come il primo programma informatico mai realizzato. Nella sua traduzione, la matematica britannica aggiunse alcune istruzioni consequenziali molto particolari: eseguendole con la Macchina Differenziale potevano essere calcolate automaticamente alcune cifre del Numero di Bernoulli.

Nove anni dopo Ada Lovelace si spense a causa di un tumore all'utero.

A cura di Cultur-e
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