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Come pianificare un viaggio con un auto elettrica

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Come preparare un itinerario perfetto per auto elettrica, tenendo sotto controllo la durata della batteria e individuando per tempo le colonnine di ricarica esterne

Ricarica auto elettrica | Fastweb Plus Shutterstock

L’acquisto di un’auto elettrica permette di ridurre sensibilmente le spese legate agli spostamenti e ai consumi. Un ottimo modo per risparmiare, ma soprattutto per dare un sostegno concreto alla causa ambientale

I limiti principali dell’auto elettrica in questo momento storico sono invece legati alla sua autonomia. Intanto perché la durata della batteria non è ancora paragonabile a quella del motore termico. Ma soprattutto perché le colonnine di ricarica non vantano una diffusione capillare come quella dei distributori di benzina, diesel o GPL.

Ecco perché è sempre importante pianificare con la giusta dose di attenzione i propri viaggi in auto elettrica. Questo vuol dire tenere conto delle caratteristiche tecniche del proprio mezzo, ma anche realizzare un itinerario ad hoc. 

Ad esempio organizzando una tappa o una sosta tenendo in considerazione le necessità di ricarica della batteria. Ma anche imparando come sfruttare al meglio tutti i suggerimenti messi a disposizione dalle più moderne app di navigazione.

Controlli preliminari

Auto elettrica, viaggi

Shutterstock

La prima cosa da fare quando si organizza un viaggio a bordo di un’auto elettrica è una pianificazione adeguata. Lo scopo è fissare con il giusto anticipo una serie di punti fondamentali, in modo da non correre il rischio di incappare in imprevisti una volta a bordo del veicolo. 

In tal senso è semplicemente fondamentale conoscere alcune caratteristiche di base della propria auto elettrica. Questo vuol dire innanzitutto ottenere informazioni precise sulla durata della batteria: sia in termini di tempo che di chilometraggio. 

Ma anche entrare maggiormente nel dettaglio. Ad esempio andando a scoprire la relazione che intercorre tra consumi e velocità di crociera. Un’informazione molto utile a pianificare un itinerario che premi il proprio mezzo di trasporto. 

L’itinerario va preparato anche tenendo conto della posizione di colonnine di ricarica esterne. Un altro aspetto che andrebbe valutato in base alle caratteristiche tecniche della propria auto elettrica e al tempo che si ha a disposizione. 

Per pianificare al meglio un viaggio in auto elettrica bisogna conoscere la durata della batteria, ma anche la posizione delle colonnine di ricarica esterne

Non va infatti dimenticato che l’auto elettrica prevede diverse opzioni di ricarica della batteria e che ciascuna di esse è caratterizzata da costi e tempi specifici. 

La ricarica batteria attraverso presa di corrente domestica è la più la più lenta in assoluto: può richiedere anche 12 ore per completare un ciclo. La ricarica attraverso wall box riduce il tempo di attesa a circa 3 ore. Infine le colonnine di ricarica esterne, che riescono a caricare l’80% della batteria di un’auto elettrica in più o meno un’ora. 

Non a caso le colonnine di ricarica hanno una potenza massima di anche 50 kW. Niente a che vedere con le prese domestiche e i wall box, che vanno da un minimo di 3 kW di potenza a un massimo di 22.

Allo stesso tempo le colonnine di ricarica esterne costano quasi il doppio di altre opzioni di ricarica della batteria. Si va da una spesa media di 0,50 euro a kWh delle prese domestica a picchi da circa 0,80 euro a kWh.

Chiedere aiuto alle app

Auto elettrica e Google

discostu55 / Shutterstock.com

Al giorno d’oggi esistono diverse app mobile espressamente dedicate al mondo dell’auto elettrica. Si pensi in tal senso a ChargeHub o a PlugShare: programmi che aiutano a individuare preventivamente le colonnine di ricarica di cui potrebbe avere bisogno. 

Senza dimenticare che ormai anche Google Maps sta aggiornando il proprio approccio alla creazione di itinerari. L’app di mobilità del colosso di Mountain View permette di visualizzare non solo il percorso più breve, ma anche quello più sostenibile. Inoltre sta implementando delle opzioni di navigazione pensate appositamente per i proprietari di auto elettrica. 

Questo genere di app fornisce informazioni molto dettagliate, che spesso vanno ben oltre l’indirizzo delle stazioni per la ricarica della batteria. Basti pensare ai servizi disponibili grazie ai feedback degli utenti, che permettono una segnalazione in tempo reale di guasti o malfunzionamenti.

Tappe per la ricarica della batteria 

Colonnina ricarica auto elettrica

Shutterstock

Esistono poi tante altre opportunità di ricarica della batteria di un’auto elettrica che prescindono dalla presenza di stazioni di servizio. A volte è sufficiente scegliere il giusto luogo per una sosta

Al giorno d’oggi anche ristoranti, centri commerciali, supermercati e alberghi offrono la possibilità di ricaricare la propria auto elettrica. Alcune app di mobilità come quelle citate nei capoversi precedenti permettono addirittura di filtrare tra varie location in base al tipo di ricarica disponibile.

In alternativa spesso sono i siti delle venue a fornire tutte le indicazioni del caso. Il discorso vale tanto per gli hotel quanto per i campeggi. Questi ultimi tendenzialmente garantiscono una potenza di ricarica paragonabile quanto meno a quella dei wall box. 

Per il resto i luoghi di interesse che pensano alle necessità dei proprietari di auto elettrica sono in crescita costante. Basti pensare che negli Stati Uniti persino i parchi nazionali mettono delle colonnine di ricarica a disposizione dell’utente.

Altri consigli utili

Auto elettrica

Shutterstock

Un aspetto che pochissimi piloti tengono nella giusta considerazione è il clima. Determinate temperature hanno una ripercussione diretta sull’autonomia dell’auto elettrica. Il freddo e il caldo intensi tendono a ridurre la durata della batteria.

La ragione principale è l’uso continuativo dell’aria condizionata per stabilizzare la temperatura interna della vettura. Un buon consiglio consiste nell’attivare il riscaldamento o il raffreddamento prima di scollegare la batteria dalla presa di corrente. Lasciare che l’aria condizionata faccia il suo dovere, quindi disattivarla e mettersi alla guida. 

Infine un suggerimento generale riguardante la gestione dell’autonomia. Diversi esperti del settore suggeriscono di non andare mai al di sotto del 20% della carica, in modo da non correre il rischio di trovarsi a secco. Soprattutto nel caso in cui si stia viaggiando in luoghi sconosciuti.

A cura di Cultur-e
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