In Breve (TL;DR)
- L’AI viene usata non solo per scopi professionali come scrittura, progettazione e ricerca, ma anche per supporto emotivo e riflessioni personali, con il 10% delle conversazioni analizzate da Washington Post legate a temi intimi o morali.
- Gli esperti avvertono sui rischi di un legame affettivo con i chatbot, che può portare a dipendenza emotiva; per questo le aziende AI stanno introducendo strumenti di sicurezza e invitano a un uso consapevole.
L’intelligenza artificiale è entrata a far parte della vita quotidiana di milioni di persone in tutto il mondo. Viene usata per semplificare le attività professionali e rendere più rapidi i flussi di lavoro, per incrementare l’efficienza e la produttività, per fare ricerche, studiare, trovare suggerimenti utili per affrontare le incombenze di tutti i giorni. Ma l’impiego dell’AI non si esaurisce alle questioni pratiche e all’ambito lavorativo: le interazioni con i chatbot come Gemini, ChatGPT e Claude coinvolgono sempre più spesso una dimensione personale e intima.
Sono sempre di più gli utenti che, avendo facile accesso ai chatbot AI, si rivolgono a questi sistemi non solo per risolvere problemi o ottenere informazioni, ma anche per delle semplici chiacchierate, per confrontarsi su temi morali e filosofici, per cercare persino conforto emotivo. Insomma, l’AI sta diventando un interlocutore abituale per le persone, che a volte si dimenticano che l’intelligenza artificiale non può sostituire in alcun modo l’interazione umana.
A tracciare un ritratto di come l’AI viene utilizzata davvero dalle persone, non solo per scopi professionali, è stato il Washington Post, che ha analizzato oltre 45 mila conversazioni pubbliche tra utenti e ChatGPT. Ciò che viene rilevato è una grande varietà dei temi affrontati, non sempre con la dovuta consapevolezza.
Tra produttività e supporto emotivo, tutti gli utilizzi dell’AI
Attraverso l’analisi di oltre 45 mila conversazioni tra utenti e ChatGPT, il Washington Post ha messo in luce come l’intelligenza artificiale viene impiegata in una molteplicità di contesti. Una parte consistente delle persone la utilizza per scopi professionali. D’altronde i chatbot rappresentano un valido aiuto nella semplificazione delle attività lavorative.
Dalla scrittura alla progettazione, passando per l’ideazione e la realizzazione di contenuti creativi: l’AI può rendere tutte queste attività molto più semplici e veloci, anche in assenza di specifiche competenze tecniche. Insomma, ChatGPT e altri sistemi analoghi sono l’ideale se si è in cerca di ispirazione, suggerimenti pratici o strumenti che possono velocizzare il lavoro.
Accanto a un uso pratico o lavorativo, però, c’è anche un’altra tendenza. Stando ai dati riportati dal Washington Post, circa il 10% delle conversazioni analizzate riguarda temi astratti, riflessioni personali o discussioni di natura personale. Basti pensare alla rapida diffusione che stanno avendo i chatbot AI dedicati alla religione.
Gli utenti si affidano all’AI per confrontarsi su questioni profonde, per cercare conforto, per confidarsi o per condividere emozioni o per ottenere spunti di riflessione. Questa tendenza trova conferma anche negli studi interni di OpenAI, secondo cui molte delle richieste rivolte ai chatbot riguardano aspetti personali.
Legame affettivo con l’AI, come gestirlo tra rischi e consapevolezza
Gli esperti mettono in guardia sulle interazioni emotive con l’intelligenza artificiale, perché possono comportare dei rischi per il benessere e per la salute mentale e che possano arrivare anche ad una vera e propria dipendenza affettiva nei confronti dei chatbot.
Proprio per questo motivo, OpenAI e le principali aziende che operano nel settore AI stanno introducendo chiare linee guida e strumenti di sicurezza volti a proteggere gli utenti. È fondamentale, però, che anche quest’ultimi imparino ad utilizzare le tecnologie in maniera consapevole, riconoscendone potenzialità e limiti.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi
Domande frequenti (FAQ)
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Come viene impiegata l'intelligenza artificiale nella vita quotidiana?L'intelligenza artificiale viene utilizzata per semplificare attività professionali, rendere più rapidi i flussi di lavoro, incrementare l'efficienza e la produttività, fare ricerche, studiare e trovare suggerimenti utili per affrontare le incombenze quotidiane.
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In quali contesti viene impiegata l'intelligenza artificiale secondo l'analisi del Washington Post?L'intelligenza artificiale viene impiegata in una molteplicità di contesti, sia per scopi professionali che per discussioni su temi morali, filosofici e persino per cercare conforto emotivo.
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Quali sono i principali utilizzi pratici dell'AI come ChatGPT e altri sistemi simili?L'AI viene utilizzata per semplificare attività come scrittura, progettazione, ideazione e realizzazione di contenuti creativi, rendendo più veloci e semplici queste attività anche senza specifiche competenze tecniche.
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Quale percentuale di conversazioni analizzate riguarda temi astratti e personali secondo il Washington Post?Circa il 10% delle conversazioni analizzate riguarda temi astratti, riflessioni personali o discussioni di natura personale, dimostrando una tendenza all'utilizzo dell'AI per questioni profonde e personali.



