In Breve (TL;DR)
- Le AI multimodali come ChatGPT, Gemini e Claude sono versatili e capaci di elaborare diversi tipi di contenuti, risultando adatte a usi generici e integrandosi con strumenti come Gmail o Google Drive.
- AI specializzate come Perplexity e Grok si distinguono per funzionalità specifiche: la prima eccelle nelle ricerche web complesse, la seconda punta su uno stile diretto e su interazioni senza filtri, anche emotive o controverse.
- Tra le intelligenze emergenti spiccano DeepSeek, per l’ottimo rapporto costo-prestazioni, e le soluzioni in sviluppo di Meta e Apple, focalizzate rispettivamente su ambienti social e dispositivi proprietari.
In questo momento storico esistono tanti diversi tool di intelligenza artificiale generativa che si contendono il primato sul mercato: da una parte quelli in grado di eseguire tanti task molto diversi tra loro. Dall’altra quelli che sembrano specializzati in un range più limitato di attività.
Per imparare a orientarsi in questo mare magnum, bisogna innanzitutto abbandonare l’idea di individuare AI migliori o peggiori di altre in termini assoluti. Soluzioni quali ChatGPT di OpenAI, Gemini di Google e Claude di Anthropic vanno preferite soprattutto sulla base delle proprie esigenze e del proprio gusto.
Lo stesso discorso vale per tool più settoriali e tal volta divisivi, come ad esempio Perplexity e Grok. Ma anche per strumenti che probabilmente devono ancora mostrare il loro pieno potenziale, come le AI di Meta e Apple.
Quali sono le migliori intelligenze artificiali multimodali
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Quando si parla di intelligenza artificiale generativa è impossibile non pensare innanzitutto a ChatGPT. Se non altro perché il tool sviluppato da OpenAI è stato il primo a imporsi sul mercato, specialmente quello dei non addetti ai lavori.
In realtà ChatGPT, più che una AI espressamente dedicata alla scrittura, può essere considerata come una specie di modello fondativo, in grado di soddisfare le richieste più disparate dell’utente. Per non parlare del fatto che grandissima parte delle sue funzionalità può essere fruita senza sottoscrivere un abbonamento a pagamento.
Il “segreto” tecnico che permette a ChatGPT di eseguire così tanti compiti sono i suoi modelli multimodali, pensati sia per processare input che per generare output di diverso tipo: passando dal testo scritto, fino ad arrivare alle immagini o ai video.
Da questo punto di vista, anche Gemini può essere considerata una intelligenza artificiale multimodale: lo strumento sviluppato da Google può infatti generare output di vario genere, a partire dalle indicazioni scritte dell’utente.
ChatGPT, Gemini e Claude possono essere considerate intelligenze artificiali multimodali, vista la loro capacità di comprendere e generare più tipi di dati.
La caratteristica distintiva di Gemini è la sua integrazione (tuttora in corso e in sviluppo) con i diversi programmi Google: da Gmail a Documenti, da Drive a Fogli. Dal punto di vista della scrittura, il suo stile viene oggi percepito come più asciutto e meno accondiscendente rispetto a quello di ChatGPT, ma queste considerazioni rischiano di venire totalmente cancellate o addirittura ribaltate con l’aggiornamento dei modelli di linguaggio.
Infine spazio anche a Claude, che viene spesso considerato l’underdog “indie” del settore delle intelligenze artificiali generative. Questo tool è infatti stato realizzato da Anthropic: un’azienda di dimensioni neanche lontanamente paragonabili a quelle dei competitor, fondata comunque da ex professionisti e manager di OpenAI.
Claude è in grado di leggere e generare testo come ChatGPT e Gemini, ma, almeno ad oggi, non può generare contenuti multimediali come immagini o video. Detto ciò, può essere comunque considerata una AI multimodale.
Claude infatti è uno strumento perfetto per generare codice a partire da indicazioni testuali. Basta scegliere il modello espressamente dedicato all’informatica, che si affianca a quelli dedicati alla scrittura, lo studio e la ricerca.
Quali sono le migliori intelligenze artificiali dedicate a task specifici
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Esistono poi delle soluzioni di intelligenza artificiale che, nonostante siano tecnicamente in grado di eseguire più compiti, si stanno affermando soprattutto per la loro capacità di affrontare task specifici.
È il caso di Perplexity, che viene considerata la soluzione perfetta per applicare le potenzialità dell’AI alle ricerche sul web. Il tool è dotato di un modello proprietario di nome Sonar, anche se si affida a quelli di OpenAI, Google, Anthropic e DeepSeek quando si tratta di generare risposte.
La capacità di comprendere prompt scritti dall’essere umano in linguaggio naturale è però soltanto uno dei “talenti” di Perplexity, che dà il meglio di sé quando si tratta di fare ricerche sul web.
Perplexity è l’AI ideale per chi vuole effettuare ricerche avanzate su Internet. Grok è invece lo strumento per chi vuole poter parlare davvero di qualsiasi argomento…
In sintesi Perplexity può essere considerata la via di mezzo tra un chatbot AI e un motore di ricerca estremamente avanzato: l’alleato perfetto di chi è alla ricerca di informazioni particolarmente difficili da scovare.
Spazio anche a Grok, una AI che si sta distinguendo come un unicum nel suo genere, più per questioni di “stile” che di funzionalità. Sviluppata da Elon Musk e la sua xAI, Grok vanta il primato di essere stata lanciata sul mercato con quello che, all’epoca, era il modello di linguaggio più potente del mondo.
Oggi il tool vanta alcune funzionalità distintive, come ad esempio la possibilità di creare un avatar e trasformare il chatbot in una specie di amico/a virtuale. Una controparte con cui è possibile parlare proprio di tutto: anche di quegli argomenti considerati come dei tabù dalle altre intelligenze artificiali generative sul mercato.
Quali sono le intelligenze artificiali generative “emergenti” e da tenere d’occhio
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All’inizio del 2025 il fondatore di DeepSeek Liang Wenfeng è stato riconosciuto ufficialmente come un miliardario dalla rivista americana Forbes. Dunque è sicuramente poco ortodosso considerare la sua creatura come una realtà “emergente”.
Detto questo, DeepSeek è ancora poco conosciuta al grande pubblico europeo: specie quello di persone sprovviste di competenze informatiche avanzate e poco interessate al mondo dell’intelligenza artificiale.
Il principale punto di forza di DeepSeek sul mercato è di natura economica: il rapporto tracosti legati alle attività del suo modello di ragionamento e output generati è infatti sensibilmente inferiore rispetto a quello di ChatGPT: da una parte 2,19 dollari per milione di token, dall’altra circa 60.
Non sorprende dunque che gli abbonamenti a pagamento di DeepSeek siano particolarmente vantaggiosi. Senza dimenticare che il tool può comunque essere utilizzato anche in forma gratuita.
L’elemento da tenere sotto controllo è quello della privacy online e della salvaguardia dei dati forniti dall’utente. Motivo per cui negli anni e nei mesi passati diversi Paesi del mondo hanno bloccato l’utilizzo del tool.
Impossibile poi non citare le intelligenze artificiali di Meta e di Apple, che invece possono ancora essere considerate “emergenti”. In entrambi i casi infatti le aziende sono tutt’ora al lavoro per potenziare quelli che, nel 2025, sembravano strumenti in via di definizione, pensati per assistere gli utenti che utilizzano software e hardware specifici: i social di Meta da una parte, i dispositivi Apple dall’altra.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi
Domande frequenti (FAQ)
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Quali sono le migliori intelligenze artificiali multimodali?Le migliori intelligenze artificiali multimodali attualmente includono ChatGPT di OpenAI, Gemini di Google e Claude di Anthropic, in grado di comprendere e generare diversi tipi di dati.
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Quali sono le migliori intelligenze artificiali dedicate a task specifici?Perplexity è ideale per ricerche avanzate su Internet, mentre Grok si distingue per la sua capacità di affrontare qualsiasi argomento in modo avanzato e unico.
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Quali sono le intelligenze artificiali generative 'emergenti' e da tenere d'occhio?DeepSeek di Liang Wenfeng è una realtà economica da considerare, mentre le intelligenze artificiali di Meta e Apple sono in fase di potenziamento per assistere gli utenti in specifici contesti.



