In Breve (TL;DR)
- I testi generati dall’intelligenza artificiale possono essere riconosciuti da segnali specifici come ripetizioni, enfasi eccessiva, tono generico o promozionale, errori di traduzione e mancanza di profondità nei contenuti.
- Anche aspetti grammaticali e stilistici, come l’uso insolito della punteggiatura (trattino lungo), errori con le maiuscole, frasi innaturali o abuso di emoji, possono indicare l’origine automatica del testo.
- Per verificare l’autenticità di un contenuto si possono usare strumenti online come GPTzero e Originality.AI, che analizzano i testi e stimano se sono stati scritti da un’AI, pur con margini di incertezza.
Negli ultimi anni il numero di testi creati con l’intelligenza artificiale generativa è aumentato in modo significativo, complice la diffusione di strumenti, sistemi e piattaforme AI facilmente accessibili a tutti gli utenti. Testi che vengono veicolati su siti web, blog, riviste e quotidiani digitali, e-mail, social network e tanto altro ancora. Se in passato distinguere un contenuto creato dall’IA era semplice, oggi, grazie alla maggiore efficienza e precisione dei modelli di intelligenza artificiale, è quasi impossibile, anche per un occhio molto attento e critico.
I modelli sono sempre più avanzati, addestrati su una grande quantità di dati, capaci di adattarsi ai toni e allo stile dell’utente che richiede la generazione del contenuto. Insomma, i testi creati con l’AI sembrano sempre di più testi “umani”.
Tuttavia, nonostante i grandi progressi dei modelli generativi, l’AI non è ancora in grado di sostituirsi completamente all’uomo, mancando dell’empatia e della creatività tipica degli esseri umani. Ci sono degli elementi che possono rappresentare dei segnali e che indicano che un contenuto è stato generato dall’IA. Tra questi la punteggiatura, la presenza di ripetizioni eccessive, la superficialità del contenuto, un tono eccessivamente professionale e la mancanza di personalizzazioni. L’assenza, quindi, di quel tocco umano che l’AI non sa ancora replicare.
Oltre all’analisi del contenuto, si può ricorrere anche ad alcuni tool che, analizzando il testo, possono indicare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Scopriamo come fare a riconoscere un testo generato dall’AI.
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1. Come riconoscere un testo generato dall’IA dal contenuto

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In un testo generato con l’intelligenza artificiale si possono ritrovare diversi segnali che, pur non tradendo esplicitamente l’origine del contenuto, possono indicare all’utente come è stato creato.
Nei testi creati con l’AI sono spesso presenti delle ripetizioni, poiché i modelli generativi tendono a ripetere spesso concetti, parole chiave, informazioni o a riutilizzare frasi costruite in maniera analoga all’interno dello stesso paragrafo.
Non di rado, poi, è presente anche un’enfasi eccessiva rispetto alla reale importanza del tema trattato o in relazione ad altri temi, ambienti o settori. Può, ad esempio, attribuire una rilevanza storica non reale o collegare ad argomenti più ampi, su cui non si hanno concrete ripercussioni.
L’eccessiva enfasi solitamente viene accompagnata da un linguaggio molto generico, poco dettagliato e poco incisivo, e spesso caratterizzato da un tono promozionale. In alcuni casi, si possono notare termini tecnici anche quando il pubblico di riferimento non è specializzato sul tema trattato. Oltre alla genericità del registro linguistico, ci si può trovare di fronte ad un’analisi superficiale dell’argomento trattato, con una totale assenza di approfondimento.
Un forte segnale è dato dagli errori di traduzione. L’AI, ad esempio, tende a tradurre dall’inglese in maniera letterale modi di dire e proverbi, rendendoli poco naturali e coerenti in altre lingue.
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2. Riconoscere un testo generato dall’AI dalla grammatica e dalla punteggiatura

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Oltre ad analizzare il contenuto, il tema trattato e come viene trattato, si può fare attenzione anche ad altri aspetti, come la grammatica, la punteggiatura impiegata, dall’uso e distribuzione di determinati termini e dall’impiego di altri elementi come le emoji.
Partiamo dalla punteggiatura. L’elemento che può rappresentare un campanello d’allarme per un testo generato dall’intelligenza artificiale è il trattino lungo, impiegato raramente nella scrittura in Italia, ma spesso presente nei testi creati con l’AI.
L’intelligenza artificiale può anche sbagliare nell'uso delle maiuscole e delle minuscole, soprattutto nei nomi comuni.
La grammatica è un altro aspetto da controllare e che può fornire degli indizi. Gli errori più grandi provengono da un’errata traduzione letterale dalle informazioni individuate. Non mancano costruzioni delle frasi poco naturali e fluide.
L’AI tende anche a esagerare con i paragoni in negativo, inserendoli con frequenza all’interno dei testi generati, e a ripetere sempre gli stessi termini. Infine, altro elemento a cui fare attenzione, sono le emoji: i chatbot le usano con frequenza nei testi.
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3. Strumenti da utilizzare per riconoscere se un testo è stato generato con l’AI

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Tutti questi segnali rappresentano un campanello d’allarme, ma non sono indizi inequivocabili. Un testo con tante emoji, ad esempio, può comunque essere stato scritto da un essere umano.
In caso di dubbio, ci si può rivolgere a strumenti presenti online che aiutano a riconoscere l’origine del contenuto. Tra questi vi è Originality.AI, una piattaforma che rivela l’uso dell’AI in maniera abbastanza precisa e che può essere utilizzata, seppur con dei limiti, gratuitamente. Rivela i modelli più avanzati, come GPT-5, e testi generati da ChatGPT, Claude e Gemini in pochi secondi.
GPTzero funziona in maniera analoga. Una volta inserito il testo, lo analizza per rilevare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la scrittura e restituisce una stima su quanto il contenuto sia stato creato dall’AI e quanto, al contrario, sia ‘umano’.
Entrambi gli strumenti, GPTzero e Originality.AI, sono estremamente intuitivi da utilizzare e restituiscono un feedback immediato. In ogni caso, il miglior modo per individuare velocemente un contenuto creato con l’AI è sviluppare uno spirito critico e attenzione per i dettagli.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi
Domande frequenti (FAQ)
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Come riconoscere un testo generato dall'intelligenza artificiale?I testi generati dall'IA possono presentare ripetizioni, enfasi eccessiva, linguaggio generico e errori di traduzione.
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Quali sono i segnali che un testo è stato creato dall'IA?Tra i segnali ci sono la presenza di ripetizioni, enfasi eccessiva, linguaggio generico, termini tecnici inappropriati e analisi superficiale dell'argomento.
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Esistono strumenti per riconoscere l'origine di un contenuto?Sì, strumenti come Originality.AI e GPTzero possono aiutare a identificare se un testo è stato generato dall'IA, offrendo una stima della percentuale di contenuto 'umano'.
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Quali aspetti linguistici possono indicare un testo generato dall'IA?La punteggiatura, l'uso errato di maiuscole e minuscole, errori grammaticali, paragoni in negativo e l'impiego di emoji possono essere indizi di un testo generato dall'IA.



