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Confronto tra AutoGPT, BabyAGI e AgentGPT

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Cosa sono AutoGPT, BabyAGI e AgentGPT, come funzionano e cosa possono fare questi tre innovativi agenti AI. Il confronto tra le diverse tecnologie sul mercato

Agenti AI Sorapop Udomsri/Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • AutoGPT è un'app open-source che utilizza LLM di OpenAI per definire e completare obiettivi complessi in modo autonomo, suddividendoli in sotto-attività.
  • BabyAGI è nato come un esperimento concettuale, con una struttura più leggera rispetto ad AutoGPT. seppur meno potente.
  • AgentGPT si distingue per la sua accessibilità, permettendo agli utenti di configurare i propri agenti AI da un'interfaccia web senza conoscenze tecniche o installazioni complesse.

Dopo il successo dei modelli di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, l’attenzione di tutto il settore si è spostata verso una nuova frontiera: gli agenti AI autonomi.

A differenza dei tradizionali chatbot, questi nuovi strumenti non si limitano a rispondere alle domande degli utenti, ma sono in grado di pianificare, prendere decisioni e portare a termine compiti complessi in completa autonomia e con un intervento minimo da parte dell’uomo.

Tra gli strumenti più interessanti del settore emergono sicuramente AutoGPT, BabyAGI e AgentGPT, tre approcci diversi a un’unica idea: creare un’AI capaci di eseguire obiettivi articolati senza il bisogno di supervisione costante.

AutoGPT, il primo esempio di agente AI

Kashif - Khan/Shutterstock

AutoGPT è probabilmente il progetto che più di tutti ha contribuito a portare il concetto di agenti AI all’attenzione del grande pubblico.

Si tratta di un’applicazione open source che utilizza i modelli linguistici di OpenAI per definire obiettivi, suddividerli in sotto-task e completarli in modo iterativo e soprattutto autonomo.

AutoGPT è in grado di cercare fonti esterne, generare contenuti e controllare i risultati, rappresentando un'ottima soluzione per la produttività

L’elemento distintivo di AutoGPT è la sua capacità di lavorare con una logica quasi “imprenditoriale” con l’utente che deve solo definire uno scopo e lasciando all’agente l’elaborazione dei piani, la ricerca delle fonti esterne, generazione dei contenuti e controllo dei risultati, ripetendo il ciclo fino al raggiungimento dell’obiettivo.

Il suo punto forza è la flessibilità, tuttavia la dipendenza da API esterne e i limiti legati al costo rendono ancora complesso il suo utilizzo su larga scala.

BabyAGI, l’agente AI minimalista e ancora in crescita

MMD Creative/Shutterstock

BabyAGI è nato come un progetto molto più semplice rispetto a AutoGPT ed è stato concepito quasi come una dimostrazione concettuale.

Creato dal developer Yohei Nakajima, questo agente AI utilizza un approccio iterativo simile a quello dell’opzione di OpenAI, ma con una struttura molto più leggera.

L’idea alla base è quella di un sistema che mantiene una lista dinamica di compiti, aggiornata e riorganizzata in base ai progressi.

Naturalmente, si tratta di un tool meno potente e sofisticato rispetto ad AutoGPT, ma nonostante questo BabyAGI ha avuto un ruolo fondamentale nell’ispirare la comunità di sviluppatori, dimostrando che era possibile creare agenti AI con pochissime righe di codice.

Importante, infine, ricordare che la sua natura sperimentale lo rende più un punto di partenza che una soluzione completa, anche se sta contribuendo notevolmente ad accelerare il dibattito sugli agenti autonomi e la loro diffusione.

AgentGPT, uno strumento alla portata di tutti

Summit Art Creations/Shutterstock

AgentGPT rappresenta un’evoluzione dell’idea di agente AI in chiave più accessibile.

Si tratta di una piattaforma che consente agli utenti di configurare i propri agenti AI direttamente da interfaccia web, senza necessità di conoscenze tecniche approfondite; è sufficiente definire un obiettivo e il tool inizia a generare compiti, pianificarne l’esecuzione e portare avanti la strategia senza il bisogno di intervento umano.

Il vero punto di forza di AgentGPT è l’usabilità, questo strumento, infatti, non richiede installazioni complesse e tantomeno configurazioni particolari, aprendo così le porte a un pubblico molto più ampio rispetto ai progetti puramente sperimentali.

Tuttavia, anche in questo caso, bisogna ricordare che le limitazioni derivanti dai costi delle API e dalla complessità di alcuni task rimangono fattori critici che potrebbero rallentarne la diffusione.

Differenze e punti di contatto tra i vari agenti AI

Panya_photo/Shutterstock

Il confronto tra AutoGPT, BabyAGI e AgentGPT evidenzia anzitutto un panorama in rapida evoluzione, in cui ogni progetto contribuisce a modo suo alla crescita e alla diffusione degli agenti autonomi.

AutoGPT, ad esempio, si distingue per l’ambizione e per la capacità di gestire compiti complessi, pur necessitando di un livello di configurazione più elevato.

Questi agenti AI dimostrano chiaramente che l'intelligenza artificiale non deve limitarsi a generare risposte ma può anche svolgere compiti in piena autonomia

BabyAGI si colloca come un esperimento concettuale, che ha avuto il merito di ispirare la comunità e dimostrare che è possibile realizzare un tool del genere pur optando per un approccio minimale.

AgentGPT invece punta tutto sulla semplicità e sull’accessibilità, offrendo un’esperienza immediata a chi vuole sperimentare con l’AI autonoma senza barriere tecniche.

In comune, i tre progetti condividono l’idea che l’intelligenza artificiale non debba limitarsi a generare risposte, ma possa evolvere in un sistema capace di pianificare ed eseguire azioni senza il bisogno costante dell’attenzione umana.

Opportunità e limiti degli agenti AI

khunkornStudio/Shutterstock

L’emergere di questi nuovi strumenti apre scenari affascinanti con gli agenti AI che potrebbero essere lasciati a gestire in autonomia progetti complessi, diventando dei veri e propri assistenti digitali.

Tuttavia, non bisogna dimenticare i limiti di questa tecnologia che, anzitutto, richiede un elevato consumo di risorse, costi spesso proibitivi legati all’uso dei modelli linguistici e le eventuali difficoltà di mantenere il controllo su agenti troppo autonomi.

Inoltre, resta centrale la questione della sicurezza perché un agente AI che prende decisioni senza supervisione può incorrere in errori, bias o utilizzi impropri.

Per questa ragione la comunità tecnologica sta discutendo già da diverso tempo sulla necessità di sistemi di monitoraggio e di un sistema normativo che definisca chiaramente i limiti etici dell’AI, in modo da lasciare a questa tecnologia solo l’autonomia di cui ha bisogno per svolgere il proprio compito.

Sviluppi futuri degli agenti AI

3rdtimeluckystudio/Shutterstock

È importante ricordare che AutoGPT, BabyAGI e AgentGPT non sono soluzioni definitive, ma rappresentano tre tappe fondamentali nel percorso verso una nuova generazione di intelligenze artificiali.

Il futuro dell'AI già oggi punta a sviluppare piattaforme sempre più autonome, in grado di eseguire compiti diversi senza l'intervento umano

È molto probabile, quindi, che nei prossimi anni (se non già dai prossimi mesi) sarà possibile assistere a una convergenza tra questi approcci: la potenza di AutoGPT, la leggerezza di BabyAGI e l’accessibilità di AgentGPT che potrebbero fondersi per dare vita a piattaforme sempre più mature e sempre più autonome.

In questo senso, ciò che oggi appare come un esperimento embrionale potrebbe diventare domani uno strumento di uso quotidiano, capace di trasformare radicalmente il modo in cui gli utenti lavorano, studiano e interagiscono con la tecnologia.

Per saperne di più: Cosa sono gli agenti IA

Domande frequenti (FAQ)

  • Cosa sono gli agenti AI autonomi?
    Gli agenti AI autonomi sono strumenti in grado di pianificare, prendere decisioni e portare a termine compiti complessi in completa autonomia, con minimo intervento umano.
  • Quali sono le differenze tra AutoGPT, BabyAGI e AgentGPT?
    AutoGPT gestisce compiti complessi con una logica imprenditoriale, BabyAGI è un progetto minimalista che ispira la comunità, mentre AgentGPT punta sull'accessibilità senza necessità di conoscenze tecniche approfondite.
  • Quali sono le opportunità offerte dagli agenti AI?
    Gli agenti AI potrebbero gestire progetti complessi autonomamente, diventando assistenti digitali. Tuttavia, ci sono limiti legati al consumo di risorse, costi elevati e questioni di sicurezza.
A cura di Cultur-e
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