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Cosa sono gli Agenti AI e come funziona l’AI che lavora (quasi) da sola

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Gli agenti AI sono la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale e promettono di trasformare aziende e processi lavorativi: come funzionano e come usarli

agenti ai Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • Gli agenti AI sono sistemi intelligenti capaci di compiere azioni autonome per conto dell’utente, andando oltre i chatbot e gli assistenti virtuali. Possono analizzare dati, prendere decisioni, interagire in linguaggio naturale e integrarsi con strumenti esterni, rendendosi ideali per automatizzare compiti complessi in ambito personale e aziendale.
  • Questi agenti si basano su LLM, machine learning e AI generativa, e trovano applicazione in numerosi settori: dal marketing all’e-commerce, dalla customer care alla gestione delle risorse umane, fino alla vita quotidiana, migliorando efficienza, produttività e qualità delle decisioni.
  • Tra i principali vantaggi ci sono risparmio di tempo, riduzione degli errori e costi operativi, ma restano aperte sfide cruciali legate a sicurezza, etica, qualità dei dati e impatto sul lavoro umano, richiedendo regolamentazione e nuove competenze.

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando i processi lavorativi, il modo in cui gli utenti effettuano ricerche online o reperiscono le informazioni o affrontano i processi decisionali. Come avvenuto in passato con la diffusione degli smartphone, l’AI si sta imponendo nella vita delle persone, sia quella professionale che quella personale, cambiando le abitudini, i modi di lavorare e di agire. Si parla, poi, sempre di più di Agenti AI, una nuova frontiera dell’intelligenza artificiale. Promettono di agire in maniera autonoma, semplificando ulteriormente le attività e svolgendo tutte quelle ripetitive.

Gli agenti AI superano, quindi, i confini di un semplice assistente virtuale: non solo supportano l’utente, ma svolgono delle attività per suo conto. Sono dei sistemi che possono prendere delle decisioni, seppur sempre sulla base delle indicazioni fornite dagli esseri umani e attraverso la loro supervisione, possono portare a termine dei compiti complessi e migliorare le loro performance in base agli errori compiuti in passato e alla loro esperienza.

Una tecnologia estremamente innovativa, in cui le grandi aziende stanno investendo pesantemente. Google, OpenAI, Microsoft e altre realtà stanno partecipando alla corsa all’innovazione, rilasciando con frequenza nuovi strumenti e sistemi basati sull’intelligenza artificiale con l’obiettivo di diventare leader nel settore, sbaragliare la concorrenza e imporsi come punto di riferimento per aziende, professionisti e semplici utenti.

L’AI agentica, in questo contesto, attira sempre di più l’attenzione, poiché tanti sono i vantaggi che sembra garantire: una diversa distribuzione del lavoro, con una riduzione dei compiti ripetitivi, migliori performance, maggiore efficienza ed esperienze estremamente personalizzate. Introdurre l’utilizzo degli agenti AI, per un’azienda, potrebbe significare ottenere un importante vantaggio competitivo.

Per comprendere a pieno i benefici che potrebbero arrivare da questa tecnologia occorre conoscere cos’è esattamente un agente AI, come funziona, quali sono i casi di applicazione pratica e come potrebbero favorire l’automazione aziendale.

  • 0. Cosa sono gli agenti AI 

    Shutterstock

    Cosa sono gli agenti AI? Nell’epoca della rivoluzione digitale guidata dall’intelligenza artificiale, sono sempre di più gli utenti che si pongono questa domanda. Si tratta, infatti, di una innovazione che sta prendendo piede e che promette di rivoluzionare processi lavorativi, professionali, aziendali e non solo.

    Un agente AIè un sistema che, tenendo conto del contesto e degli obiettivi che si vogliono raggiungere e delle indicazioni fornite dall’utente, è in grado di prendere delle decisioni e di compiere delle azioni in maniera autonoma. Si basano su algoritmi avanzati, su LLM (Large Language Models ) e sull’apprendimento automatico. Riescono, poi, ad interagire con gli utenti utilizzando un linguaggio naturale: ciò significa che possono essere utilizzati e addestrati anche quando non si hanno capacità di programmazione o di lavorare attraverso il codice.

    Gli agenti AI sono in grado di rivoluzionare i processi lavorativi e aziendali poiché possono compiere delle azioni per conto dell’utente, in maniera completamente autonoma

    Può, quindi, analizzare e interpretare i dati, scegliere le azioni da svolgere per raggiungere gli obiettivi posti, adattarsi velocemente al contesto e a nuovi scenari, imparare dall’esperienza, reperire e conservare le informazioni che sono utili per prendere le decisioni e tanto altro ancora.

    In base alle loro caratteristiche, possono ricevere indicazioni attraverso prompt testuali o prompt vocali. Tuttavia, non si limita a rispondere alle domande, ma può pianificare, ragionare, prendere decisioni e agire in maniera autonoma.

    Questo è ciò che gli permette di distinguersi dai chatbot AI, ormai entrati a far parte della quotidianità delle persone. Se i chatbot si limitano a gestire la conversazione con l’utente, rispondendo alle sue richieste ed eseguendo le attività che gli vengono indicate, gli agenti AI possono agire autonomamente e raggiungere gli obiettivi prefissati.

    Il chatbot AI è pensato per sostenere un dialogo con le persone, offrirgli supporto, mentre un agente AI è orientato all’azione. Se i primi assistono l’utente, i secondi possono essere considerati dei colleghi di lavoro virtuali.

    Gli agenti AI possono, inoltre, essere integrati con strumenti esterni, come software gestionali, database, applicazioni e altro ancora. Il che li rende perfetti per essere utilizzati in ambito aziendale.

    Tra le aziende che hanno sviluppato agenti AI o che stanno lavorando a nuovi progetti c’è OpenAI, che ha presentato ChatGPT Agent, una versione di ChatGPT in grado di pensare e di agire in maniera proattiva, considerata un’evoluzione di Operator e Deep Research.

    Le aziende attive nel campo dell’intelligenza artificiale stanno investendo ingenti somme nella creazione e nel perfezionamento di agenti AI. Tra queste vi sono anche OpenAI, Google e Microsoft

    ChatGPT Agent è in grado di interagire con i siti web, sintetizzare le informazioni, avere conversazioni fluide, interagire attraverso un computer virtuale, gestire flussi di lavoro complessi dall’inizio alla fine, sempre seguendo le istruzioni ricevute dall’utente.

    Ci sono, poi, Project Astra di Google e Copilot di Microsoft, che mirano ad offrire alle aziende e alle organizzazioni sempre più strumenti per la gestione del lavoro e l’esecuzione delle attività, sia quelle ripetitive che quelle più complesse.

    Per approfondimento:

  • 1. Come funzionano gli agenti AI

    Shutterstock

    Ma come funzionano gli agenti AI? Non si tratta solo di un’evoluzione dei chatbot, ma sono il frutto di una combinazione di tecnologie che li rendono altamente efficaci e in grado di analizzare il contesto, memorizzare informazioni, ragionare e, infine, eseguire le azioni più idonee per raggiungere specifici obiettivi. Utilizzano i modelli LLM, il machine learning, il ragionamento avanzato, il deep learning, l’AI generativa e tanto altro ancora.

    Ogni agente, poi, ha delle specifiche caratteristiche e, di conseguenza, delle capacità che lo contraddistinguono. Ci sono, ad esempio, degli agenti conversazionali, agenti dalla risposta semplice, agenti basati sugli obiettivi o sulle task.

    Gli agenti AI sono in grado di memorizzare informazioni, sia a breve termine che a lungo termine. Ciò gli permette di agire sempre meglio e di apprendere con l’esperienza, adattando le loro risposte e riducendo le possibilità di errore.

    Un agente AI raccoglie i dati e le informazioni, percependoli dal contesto o ottenendole attraverso l’interazione con l’utente. Può farlo utilizzando dei sensori, come telecamere o microfoni, o attraverso input che gli vengono forniti o che reperisce da database, software e altri sistemi. Ad esempio, può analizzare i dati per comprendere il livello di apprezzamento dei clienti sui servizi offerti.

    Gli agenti AI raccolgono informazioni attraverso l’utilizzo di sensori, dallo studio del contesto a attraverso l’interazione con l’utente. I dati, poi, vengono usati per prendere decisioni coerenti ed efficaci per il raggiungimento degli obiettivi

    La qualità dei dati reperiti è cruciale. Se le informazioni che vengono fornite all’agente AI o che quest’ultimo individua sono errate o incomplete, anche il suo processo decisionale potrebbe essere compromesso.

    Dopo aver raccolto i dati, l’agente AI li elabora e ragiona sulle possibili attività che può eseguire per raggiungere l'obiettivo che gli è stato indicato. Qui entrano in campo gli algoritmi avanzati, che si occupano di individuare gli obiettivi primari, scomporre eventuali problemi complessi e studiare il contesto.

    Infine, c’è l’azione: l’agente AI svolge l’attività in autonomia. Può, in questa fase, scrivere un’email, generare dei report o eseguire altre attività in base all’obiettivo finale. Tutto questo processo, dalla raccolta dei dati all’azione finale, viene definito ciclo di percezione-elaborazione-azione.

    Per approfondimento: Large Language Models, cosa sono e come funzionano

  • 2. Come si possono utilizzare gli agenti AI

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    Gli agenti AI hanno un campo di applicazione molto ampio. Possono essere impiegati in diversi settori, per raggiungere più facilmente gli obiettivi che ci si è posti, per migliorare le proprie performance e per incrementare i servizi offerti ai propri clienti.

    Molte realtà li hanno implementati nei loro flussi di lavoro, ottenendo importanti vantaggi. È, ad esempio, il caso di Walmart, che ha sviluppato diversi agenti AI, con diversi utilizzi. C’è quello destinato ai clienti, che supporta quest’ultimi nelle fasi di acquisto e decisionali, e quelli destinato ai dipendenti, agli sviluppatori e ai fornitori.

    Gli agenti AI possono, pertanto, essere utilizzati nelle vendite e nel marketing, per raggiungere più facilmente il proprio pubblico target, analizzarne i bisogni e rispondervi in maniera efficace, per comunicazioni personalizzate e altre attività.

    Gli agenti AI possono essere impiegati in diversi settori e nello svolgimento di numerose attività, tra cui l’assistenza clienti, nel campo delle risorse umane, nel marketing e nella vendita

    Possono essere impiegati negli e-commerce, per l’automazione della gestione degli ordini, nell’assistenza clienti, nelle risorse umane, nel trading finanziario, sui veicoli, nei sistemi domotici e in numerosi altri settori.

    L’utilizzo degli agenti AI non si limita all’ambito professionale o al mondo aziendale, ma possono essere applicati anche nella vita quotidiana, per semplificare le proprie attività. Si possono usare, ad esempio, per organizzare più velocemente i propri viaggi, trovando voli e hotel che rispondono alle proprie esigenze, per gestire meglio il proprio tempo e le proprie attività, le finanze personali, i propri appuntamenti e tanto altro ancora.

    Per approfondimento: Come cambieranno i supermercati con gli agenti AI, l’esperimento di Walmart

  • 3. Quali sono i vantaggi dell’utilizzo degli agenti AI

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    I vantaggi dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale sono ormai evidenti, soprattutto grazie alla diffusione dei chatbot AI, ma non molti sono consapevoli di quelli che si possono ottenere impiegando gli agenti AI. L’AI agentica amplifica ulteriormente i benefici ottenibili.

    Innanzitutto, si ottiene un notevole risparmio di tempo. Gli agenti AI si occupano di tutte quei compiti ripetitivi e che non hanno bisogno dell’attenzione delle persone, in maniera completamente autonoma. Ciò significa che gli utenti possono dedicare il proprio tempo ad altre attività, come hobby, passioni personali, la formazione o la pianificazione strategica.

    Le performance e la produttività migliorano attraverso l’utilizzo degli agenti personali. Come affermato, infatti, gli utenti hanno più tempo e più attenzione da dedicare alle attività strategiche e creative. Inoltre, si va incontro ad una riduzione degli errori, poiché gli agenti AI imparano dall’esperienza, non sono soggetti a distrazioni e a cali dell’attenzione.

    La riduzione degli errori e l’ottimizzazione del tempo comporta, soprattutto per le aziende, una riduzione dei costi da sostenere. Migliorano altresì i processi decisionali, poiché gli agenti AI sono in grado di analizzare, in breve tempo, una grande quantità di dati, e prendere decisioni che tengono conto delle informazioni reperite.

    Un processo decisionale basato sull’analisi dei dati consente di migliorare i risultati ottenuti, di fare scelte consapevoli e strategiche e semplifica il raggiungimento degli obiettivi. Gli agenti AI riescono a prendere decisioni analizzando anche grandi quantità di dati complessi

    Tutto ciò si trasforma in un importante vantaggio competitivo per le aziende e i professionisti che decidono di integrare l’intelligenza artificiale agentica nei propri flussi di lavoro.

    Per approfondimento: La agentic AI rivoluzionerà il rapporto uomo-macchina?

  • 4. Quali sono le differenze tra agenti AI, chatbot AI e assistenti virtuali

    Shutterstock

    Agenti AI, chatbot AI e assistenti virtuali sono termini che spesso vengono confusi tra di loro o utilizzati come sinonimi. In realtà, pur avendo delle somiglianze, sono elementi e tecnologie che presentano delle differenze sostanziali. Conoscerle è importante per poter scegliere lo strumento migliore da utilizzare in base ai propri obiettivi e alle proprie esigenze.

    I chatbot sono strumenti in grado di simulare conversazioni con gli esseri umani e, attraverso le interazioni (testuali o vocali), riescono a fornire informazioni agli utenti, eseguire dei compiti ripetitivi o delle azioni. Sono semplici da utilizzare e si sono evoluti nel tempo.

    I chatbot più famosi oggi si basano sull’intelligenza artificiale e, a differenza dei chatbot tradizionali, sono più dinamici, offrono conversazioni più naturali e personalizzate. Tra quelli più famosi ci sono ChatGPT, Google Gemini, Microsoft Copilot, Claude e DeepSeek.

    Gli assistenti virtuali sono dei software, sempre più spesso basati sull’intelligenza artificiale, che interagiscono con l’utente offrendogli supporto per alcune attività. Possono, quindi, rispondere a domande, eseguire delle attività specifiche, gestire delle conversazioni e tanto altro ancora.

    Tra gli assistenti virtuali più noti e diffusi ci sono Alexa, Siri e Google Assistant. Tutti questi sono in grado di interagire con l’utente in base alle domande fornite da quest’ultimo, di personalizzare le risposte in base ai dati in loro possesso e alla conoscenza dell’utente stesso, gestire alcune attività.

    I chatbot AI più diffusi sono ChatGPT, Gemini, Copilot e Claude. Gli assistenti virtuali più noti sono, invece, Alexa, Siri e Google Assistant. Rispetto a queste soluzioni, gli agenti AI hanno una maggiore autonomia

    Chatbot, chatbot AI e assistenti virtuali agiscono sempre ed esclusivamente in seguito ad un input fornito dall’utente. Qui la principale differenza con gli agenti AI, che invece riescono a lavorare anche in maniera autonoma, per conto dell’utente. Si tratta di strumenti più complessi, dinamici, con una maggiore autonomia e con capacità decisionale e di azione.

    Per approfondimento: Chatbot, cosa sono e come funzionano

  • 5. Come si crea un agente AI e quali sono le competenze necessarie

    Shutterstock

    Sviluppare e addestrare un agente AI non è semplice, ma richiede delle competenze avanzate. Tuttavia, esistono anche delle piattaforme che consentono di configurare degli agenti AI anche senza dover utilizzare il codice o manovrandolo solo in minima parte (no-code o low-code).

    In ogni caso, prima di iniziare a creare un agente AI occorre un’attenta attività di progettazione e di pianificazione. Occorre sapere quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere con l’impiego dell’agente AI, quali attività e funzioni dovrà svolgere, in quali contesti verrà utilizzato e di quale livello di autonomia disporrà. L’agente AI deve altresì essere addestrato e testato.

  • 6. Sfide, criticità e prospettive future degli agenti AI

    Shutterstock

    La rapida diffusione degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale, inclusi gli agenti AI, ha inevitabilmente generato interrogativi e preoccupazioni legati a temi fondamentali come la sicurezza dei dati, l’eticità delle decisioni automatizzate e la tutela della privacy degli utenti.

    Questi strumenti, pur offrendo nuove opportunità e miglioramenti nei processi, espongono a rischi legati al possibile uso improprio delle informazioni, alla trasparenza delle scelte operate dalle macchine e alla protezione dell’identità individuale, nonché sollevano preoccupazioni sulla possibile perdita di posti di lavoro.

    Per quanto riguarda gli agenti AI, una delle sfide principali riguarda, proprio come accade per l’AI generativa, la gestione delle privacy e i problemi di sicurezza. Questi strumenti catturano un gran numero di informazioni, che possono essere utili ai cybercriminali per compiere le loro azioni. La sfida sul tema della sicurezza è, quindi, sempre aperta e rilevante.

    Le sfide relative alla sicurezza, all’etica e alla trasparenza degli agenti AI sono più che mai attuali, complesse e richiedono un approccio attento e meticoloso

    Un’altra sfida, invece, riguarda la qualità dei dati utilizzati per fornire risposte all’utente. Se questi sono errati, distorti, poco pertinenti o non attuali possono produrre degli errori e compromettere l’efficacia dell’agente AI. Pur essendo sempre più precisi, gli agenti AI possono commettere errori di ragionamento e prendere decisioni non ottimali.

    C’è, poi, un timore diffuso. Gli agenti AI riescono a svolgere tutti i compiti ripetitivi e, in alcuni casi, anche le attività complesse. Ciò significa che queste non restano più ad appannaggio esclusivo dei lavoratori. Il rischio è quello di una importante perdita di posti di lavoro. È bene sottolineare, però, che questi strumenti necessitano sempre di una supervisione e, in molti casi, l’AI continua a necessitare di input umani.

    Ciò che è certo, è che, a fronte di una possibile perdita di lavoro, si creeranno anche nuovi posti e si avvertirà la necessità di nuove figure professionali, con competenze utili per la gestione della collaborazione tra AI e uomo e conoscenze specialistiche.

    In ogni caso, la diffusione degli agenti AI non può essere rallentata, poiché rappresentano una grande opportunità per aziende, organizzazioni, professionisti e cittadini. Importante sarà il ruolo della regolamentazione: è essenziale che ci sia un quadro normativo di riferimento chiaro, che segni limiti e possibilità di applicazione.

    Per approfondimento: Come l’IA cambierà il mondo del lavoro

Domande frequenti (FAQ)

  • Cosa sono gli agenti AI?
    Gli agenti AI sono sistemi in grado di prendere decisioni e compiere azioni in maniera autonoma, basandosi su algoritmi avanzati e apprendimento automatico.
  • Come funzionano gli agenti AI?
    Gli agenti AI raccolgono dati, li elaborano, ragionano sulle attività da svolgere e infine agiscono in autonomia per raggiungere gli obiettivi prefissati.
  • Come si possono utilizzare gli agenti AI?
    Gli agenti AI possono essere impiegati in vari settori come vendite, marketing, assistenza clienti, risorse umane, e-commerce, sistemi domotici e altro ancora, per migliorare le performance e automatizzare processi.
  • Quali sono le differenze tra agenti AI, chatbot AI e assistenti virtuali?
    Gli agenti AI sono più autonomi rispetto ai chatbot e agli assistenti virtuali, in grado di agire in maniera autonoma per conto dell'utente, mentre i chatbot e gli assistenti virtuali rispondono solo a input forniti dagli utenti.
  • Quali sono i vantaggi dell'utilizzo degli agenti AI?
    Tra i vantaggi dell'utilizzo degli agenti AI ci sono il risparmio di tempo, l'aumento della produttività, la riduzione degli errori, il miglioramento dei processi decisionali e un vantaggio competitivo per le aziende.
  • Come si crea un agente AI e quali sono le competenze necessarie?
    Sviluppare un agente AI richiede competenze avanzate, ma esistono anche piattaforme no-code o low-code che semplificano il processo. È importante pianificare gli obiettivi, le funzioni e l'addestramento dell'agente AI.
A cura di Cultur-e
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