Avere pensiero critico significa essere in grado di affrontare la realtà e le varie situazioni che accadono nella vita quotidiana e lavorativa nella maniera migliore, prendendo in considerazione tutti gli elementi coinvolti, con assoluta obiettività. È una vera e propria soft skills, che si sviluppa con il tempo e che può essere allenata, che compare nei requisiti di tantissime proposte lavorative di ogni tipo di azienda e la cui presenza fa la differenza nella fase di valutazione dei candidati.
Avere pensiero critico facilita l’accesso a importanti opportunità lavorative e ad avanzamenti di carriera e consente di avere un impatto positivo nell’ambiente di lavoro in cui si opera, di riuscire a cogliere le cause di un problema, affrontarle e rimuoverle e di avere un approccio orientato all’innovazione.
Il pensiero critico consente evita il ragionamento per pregiudizi. Chi possiede questa abilità ha la tendenza a prendere decisioni ponderate e svincolate dal pensiero altrui e a ragionare con una mentalità aperta e senza condizionamenti. Permette di analizzare le informazioni in proprio possesso nel miglior modo possibile e di fornire la risposta più efficace ad un problema.
Per diventare più produttivo, migliorare i processi decisionali, incrementare le proprie performance, rafforzare le relazioni basate sulla fiducia tra colleghi e con i superiori e valutare al meglio il proprio lavoro, si deve allenare il pensiero critico. Scopriamo come fare.
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1. Diventare più consapevoli di sé stessi
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La consapevolezza aiuta il pensiero critico. Se si conosce a fondo se stessi si avranno ben chiari i propri valori, la morale, i propri punti saldi, quelli di debolezza, le proprie preferenze, ciò che fa sentire a proprio agio e ciò che mette disagio e, di conseguenza, il modo in cui si ragiona e si prendono le decisioni.
Se si ha consapevolezza di tutti questi elementi, si possono riconoscere ed evitare i pregiudizi, mettendoli da parte, e prendere decisioni nella maniera più razionale possibile.
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2. Comprendere il proprio processo mentale
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Le decisioni, sia nel mondo del lavoro che nella vita personale, vengono prese sulla base delle informazioni in proprio possesso e in relazione a come i dati vengono elaborati dalla propria mente. Comprendere come questa elaborazione avviene permette di essere più efficienti, soprattutto in ambito lavorativo.
Prima di prendere una decisione rilevante, si può dedicare del tempo all’analisi del proprio processo di pensiero, cercando di sospendere ogni automatismo e, soprattutto, il giudizio. In questo modo si agisce in modo più obiettivo e, con molta probabilità, si conseguono risultati migliori.
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3. Essere lungimiranti ed empatici
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Per sviluppare il pensiero critico occorre essere in grado di non pensare solo a se stessi, ma anche a ciò che viene percepito dagli altri. Quando si analizza una situazione e si prendono decisioni a riguardo è sempre opportuno provare a mettersi nei panni degli altri, immaginare come potrebbero sentirsi e le conseguenze che potrebbero esserci.
Per non trovarsi ad affrontare situazioni avverse è fondamentale essere lungimiranti ed empatici e individuare, fin da subito, tutti gli effetti che le proprie azioni potrebbero produrre.
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4. Ascolta attivamente chi ti circonda
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L’ascolto è un elemento importante in assenza del quale non si può sviluppare un pensiero critico. L’opinione e il punto di vista di colleghi e superiori o, nella vita privata, di amici e familiari, deve essere sempre tenuto in considerazione quando si esamina una situazione.
Si deve compiere uno sforzo ulteriore e cercare di comprendere nel profondo ciò che gli altri dicono, le motivazioni alla base delle loro proposte e delle loro opinioni, i loro bisogni e le loro aspettative.
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5. Studia la situazione e poni le domande giuste
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Non si possono prendere decisioni o sviluppare pensieri e opinioni se non si comprende a pieno la situazione oggetto d’esame. Se non ci si sente sicuri di qualcosa o si hanno dei dubbi non si deve aver paura di fare domande. Si può chiedere una conferma di ciò che si pensa di sapere, per essere certi di non aver commesso errori e chiedere di ripetere i punti salienti di un evento, le criticità e chiarimenti sulle opportunità da cogliere.
Quando ci si confronta con altre persone, è bene sapere sempre se quella che si sta ascoltando è una opinione personale, una proposta o la narrazione di un fatto in maniera oggettiva. Conoscendo la natura dell’informazione ricevuta si possono prendere decisioni obiettive.
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6. Ricorrere alla propria esperienza
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Ogni argomento ha degli elementi costitutivi, che devono essere valutati singolarmente. Prima di prendere la decisione finale, è essenziale cercare di rilevare eventuali contraddizioni e ricorrere alla propria esperienza per capire cosa è più giusto fare.
Laddove manca l’esperienza, fare delle ricerche, chiedere ai propri colleghi se si sono trovati già ad affrontare situazioni simili e analizzare tutti gli elementi per poter arrivare alla soluzione migliore.
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7. Altri consigli per sviluppare il pensiero critico
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Avere un punto di riferimento in azienda, una sorta di mentore a cui fare riferimento ed esporre eventuali dubbi, può essere utile per sviluppare il proprio pensiero critico.
Il confronto con gli altri non deve mai mancare, per questo motivo è necessario partecipare sempre agli esercizi di team building. È utile per entrare in sintonia con gli altri, imparare a capire il prossimo e prendere decisioni tenendo conto delle varie esigenze.
Per saperne di più: Cos'è il problem solving e come sviluppare questa competenza