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Rich media Ads come crearli

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I Rich Media Ads sono annunci altamente performanti che garantiscono ottimi risultati e un buon ritorno sull’investimento: ecco come realizzarli

banner pubblicitario su smartphone

Quando si realizza una campagna pubblicitaria sul web possono essere create tante tipologie di annuncio e utilizzati diversi tipi di elementi multimediali per attirare l’attenzione del pubblico. Tra i formati più utilizzati ed efficaci ci sono i Rich Media Ads, che hanno il potere di aumentare significativamente il ROI (Return On Investement) delle aziende.

I Rich Media Ads sono annunci online che utilizzano elementi multimediali interattivi e sono più avanzati rispetto ai classici banner. La creatività è il loro punto forte, che li porta a distinguersi tra i tanti contenuti che vengono quotidianamente prodotti e mostrati agli utenti del web.

  • 1. Rich Media Ads: tipologie e vantaggi
    Rich Media Ads: tipologie e vantaggi

    I Rich Media Ads sono annunci altamente performanti, in grado di superare la prima barriera di scetticismo degli utenti e di riuscire a catturare la loro attenzione. Sono caratterizzati dall’utilizzo di elementi multimediali interattivi moderni e tradizionali combinati tra di loro, come video, immagini, animazioni e testi.

    Si adatto al device utilizzato dall’utente e sono ottimizzati per le visualizzazioni da tutti i tipi di schermi, sia da quelli più grandi dei pc, che da quelli di dimensioni ridotte di smartphone e tablet. L’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza dell’utente, che li recepisce con minor fastidio e tende a visualizzarli e a interagire con più facilità. 

    Si concentrano sugli elementi audio-visivi e richiedono delle azioni da parte dell’utente. L’esperienza di chi naviga sul web non viene interrotta bruscamente, ma sono le persone a decidere se avviare la riproduzione dell’annuncio. L’invadenza è minore, ma ciò non ha un impatto negativo sull’efficacia degli annunci: i Rich Media Ads portano ad elevati livelli di conversione, dei click-through e delle percentuali di visualizzazione.

    Tra le varie tipologie di Rich Media Ads troviamo i banner pubblicitari. Possono essere di due tipi: in-banner o espandibili. I primi sono elementi inseriti all’interno di una pagina web, mantengono le proprie dimensioni e hanno funzionalità interattive. I secondi si espandono quando un utente compie una determinata azione.

    Gli annunci interstitial sono appaiono durante la navigazione e coprono completamente la pagina web visitata. Vengono utilizzati specialmente nelle applicazioni per dispositivi mobili e vengono posizionati nei punti di transizione.

    Gli annunci lightbox sono più discreti rispetto agli interstitial. Spesso collocati in una barra laterale nella pagina di un sito web, si espandono solo quando l’utente lascia per qualche secondo il puntatore posizionato sull’annuncio.

  • 2. Rich Media Ads: come crearli
    Rich Media Ads: come crearli

    Creare un Rich Media Ad richiede impegno e investimenti più cospicui rispetto ai tradizionali annunci composti da testi, singole immagini o banner statici. Le risorse da impiegare, in termini di tempo, denaro e personale, sono maggiori, ma il ritorno garantito li rende ideali per essere inseriti in una strategia di digital marketing.

    I Rich Media Ads devono essere estremamente creativi. Prima di iniziare a crearne uno, si può trarre ispirazione da ciò che hanno realizzato gli altri brand e la concorrenza. È consigliabile prestare attenzione mentre si naviga sul web a ciò che viene prodotto e pubblicato e appuntare tutto ciò che colpisce o rimane impresso nella propria mente.

    È bene analizzare non solo il contenuto e il messaggio, ma anche la combinazione di elementi multimediali utilizzata. In questo modo si potrà comprendere cosa il pubblico apprezza maggiormente e trarre spunti e idee per la propria campagna.

  • 3. Elaborare una strategia e pianificare le risorse
    Elaborare una strategia e pianificare le risorse

    L’elaborazione di una strategia è il primo passo per compiere qualsiasi azione sul web. È necessario stabilire gli obiettivi che si vogliono raggiungere e il budget a disposizione, individuare il target di riferimento e studiarne gusti ed esigenze. 

    In questa fase, se possibile, è necessario analizzare i risultati delle precedenti campagne. Una volta raccolte tutte le informazioni utili sarà più semplice creare un Rich Media Ads che sia coinvolgente e altamente performante.

    All’interno di un annuncio pubblicitario interattivo vanno inserite diverse risorse. Vi devono essere gli elementi visuali (immagini, video o animazioni), il copy (con un messaggio persuasivo) e una call to action, un invito all’azione che indichi all’utente ciò che desideriamo faccia dopo aver visualizzato l’annuncio.

    Elencare tutto ciò che serve per la realizzazione della campagna pubblicitaria è utile per capire le figure che servono per realizzarla, i tempi di produzione e cosa serve per renderla interattiva. Prima di procedere alla creazione, è necessario comprendere tutti i passaggi che compirà l’utente dal momento della visualizzazione fino alla conversione.

  • 4. Creare e testare l’annuncio
    Creare e testare l’annuncio

    Dopo aver elaborato una strategia, è arrivato il momento di creare e pubblicare l’annuncio. Prima di mostrarlo al pubblico di riferimento, è opportuno rivederlo nel dettaglio e accertarsi che non ci siano problemi di visualizzazione, che rispetti le linee guida della piattaforma di destinazione e che il messaggio per l’utente sia chiaro.

  • 5. Rich Media Ads: le metriche da tenere sotto controllo
    Rich Media Ads: le metriche da tenere sotto controllo

    Dopo aver pubblicato l’annuncio bisogna assicurarsi che gli obiettivi prefissati in fase di pianificazione della campagna pubblicitaria siano stati raggiunti. Rispetto agli annunci tradizionali, i risultati ottenuti attraverso i Rich Media Ads e il loro rendimento possono essere monitorati attraverso metriche più precise ed accurate. 

    Tra ipiù importanti key performance indicators (KPI) analizzabili vi sono il tasso di interazione, il tempo di interazione, il tempo di visualizzazione, il tasso di permanenza, il tasso di espansione e il tempo di visualizzazione medio.

    Per saperne di più: Digital Advertising, come creare una strategia vincente

A cura di Cultur-e
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