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Crea la tua dashboard con Google Data Studio

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Google Data Studio è un tool ricco di strumenti di marketing e social media analytics, permette di creare e condividere dashboard e report personalizzati: ecco come funziona

Google Data Studio su smartphone sdx15 / Shutterstock.com

Google Data Studio è un programma gratuito particolarmente apprezzato, che consente di creare report o dashboard in modo facile e veloce.

Oggi ha ufficialmente cambiato nome in Google Looker Studio, ma mantiene inalterate le sue funzioni: è uno strumento perfetto per il business, vista la sua capacità di leggere, integrare e condividere informazioni.

Con Data Studio è possibile collegarsi ad altri strumenti di marketing e social media analytics: da Google Ads a Google Analytics.

Questi dati vengono usati per creare dashboard e report: due strumenti con caratteristiche e funzionalità ben distinte. Le dashboard condensano il maggior numero possibile di informazioni all’interno di una singola schermata. 

Servono per trasmettere una visione d’insieme e raramente permettono di fornire spiegazioni. Al contrario i report occupano diverse pagine e consentono di entrare nel dettaglio di ogni singolo dato.

La prima cosa da fare per creare una dashboard o un report con Google Data Studio è agganciarsi a un Connettore: una piattaforma che diventa la fonte da cui il programma acquisirà i dati

  • 1. Cos’è e come funziona Google Data Studio
    Google Data Studio home page

    Screenshot Fastweb Plus

    Google Data Studio, oggi noto col nome di Looker Studio, è uno strumento che permette di convertire i dati online in report o in dashboard personalizzate. 

    È stato lanciato a partire dal marzo del 2016 e all’epoca faceva parte della suite Google Analytics 360. Pochi mesi dopo il colosso di Mountain View avrebbe lanciato anche una versione gratuita di Data Studio, pensata appositamente per i team e le realtà di piccole dimensioni. 

    Oggi Data Studio fa parte della Google Marketing Platform, che si occupa di analisi dati, marketing e pubblicità online. Nonostante il servizio apparentemente simile, questa piattaforma non va confusa con Google Ads. Si tratta infatti di tool e di marchi destinati ad acquirenti diversi.

    L’elemento più distintivo di Google Data Studio rispetto a strumenti simili è la grande facilità d’uso. Questo tool permette di creare dashboard efficaci in pochi minuti, di personalizzarle e di condividerle.

    Per fare un paragone tangibile: i report di Google Data Studio sono molto più facili da creare rispetto ai classici fogli Excel contenenti dati estrapolati grazie a Google Analytics

    Per altro Data Studio crea un collegamento diretto con Analytics e, più in generale, con i principali strumenti di raccolta dati targati Google. Inoltre, una volta effettuato il collegamento le dashboard dinamiche di Data Studio si aggiornano automaticamente.

    Ma c’è di più. Google Data Studio è noto per le sue capacità di data blending: una dicitura che fa riferimento alla capacità di mescolare dati che provengono da fonti diverse. 

  • 2. Cosa sono report e dashboard di Google Data Studio
    Dashboard Google Data Studio

    Screenshot Fastweb Plus

    Nei capoversi precedenti si è fatto riferimento ai report e alle dashboard di Google Data Studio. Per imparare come lavorare con questo strumento di web e social media analytics, è sicuramente utile spiegare per lo meno le differenze fondamentali tra i due termini

    Anche perché report e dashboard sono concettualmente simili, considerato che entrambi forniscono informazioni tramite tabelle, grafici o elementi visivi. 

    La differenza sostanziale tra report e dashboard riguarda la quantità di informazioni a disposizione dell’utente. Le dashboard sintetizzano il loro contenuto all’interno di una singola schermata. Al contrario i report più approfonditi possono essere composti anche da decine di pagine

    La dashboard d'altronde ha proprio l’obiettivo di fornire una visione d’insieme. Tramite la dashboard l’utente deve poter carpire il maggior numero possibile di informazioni e le deve poter relazionare l’una con l’altra. 

    La dashboard è dunque una rappresentazione visiva, che riduce gioco forza il dettaglio del singolo contenuto. Il report al contrario è uno strumento pensato per guardare i dati in profondità.

    Non a caso spesso capita che le dashboard vengano create come introduzione dei report. In questo modo l’utente ha subito modo di farsi un’idea dei dati e degli argomenti trattati. Dopodiché può entrare nel merito delle analisi effettuate e di eventuali spiegazioni ove necessario. 

  • 3. Come creare una dashboard con Google Data Studio
    Google Data Studio tabelle

    Screenshot Fastweb Plus

    Per creare una dashboard ma anche un report con Google Data Studio (oggi Google Looker Studio) bisogna innanzitutto registrare la propria utenza. Dopodiché è necessario inserire determinate preferenze in termini di ricezione email. 

    Facendo click sulla voce Report vuoto si accede alla selezione dei cosiddetti Connettori: le piattaforme dati che il tool utilizza come fonti per la raccolta dati. 

    I Connettori più rapidi da scegliere sono i Google Connectors come Google Analytics: i software realizzati direttamente dal colosso di Mountain View. Partner Connectors e Open Source Connectors sono invece ad opera di terze parti. Ciò vuol dire che potrebbe essere necessario applicare delle integrazioni per importare i loro dati. 

    Le dashboard dinamiche funzionano proprio grazie ai Connettori proprietari di Google e pre-integrati. Queste dashboard prendono dati di marketing o analytics in tempo reale e si aggiornano automaticamente. 

    Data Studio aiuta l’utente nella creazione di una dashboard efficace anche proponendo dei temi e dei layout preimpostati. Un modo per guardare rapidamente tutti i dati estrapolati dai Connettori. 

    In alternativa l’utente può modificare manualmente tutti i contenuti a disposizione, attraverso un gestionale non troppo diverso da quello di programmi per presentazioni come PowerPoint o Keynote.

    Basta cliccare sulla voce Aggiungi dati per integrare un nuovo Connettore. Allo stesso tempo basta cliccare sulla voce Aggiungi un grafico per cercare il modo più adatto alla rappresentazione visiva del singolo dato. 

    Da questo punto di vista Google Data Studio presenta il classico imbarazzo della scelta. Si va dalle tabelle alle schede punteggi, dalle serie temporali a i grafici a barra e a torta

    E poi i grafici geografici e quelli in stile Google Maps. Ma anche i grafici a linee, ad area e a dispersione. Le mappe ad albero, i bullet e le tabelle pivot

    Per saperne di più: L'importanza dei Social Media Analytics in una strategia di Marketing

A cura di Cultur-e
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