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Spid per i minorenni, come si richiede e a cosa serve

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Le linee guida dell’AgID spiegano come funziona lo SPID per minorenni, ma anche quale è il ruolo dei genitori nella richiesta e gestione dell’identità digitale

madre crea Spid per le figlie

I lavori sul sistema SPID sono iniziati nel 2013 e, circa due anni dopo, gli utenti hanno iniziato ad accreditarsi presso i primi identity provider (IdP): gestori incaricati di fornire l’identità digitale. 

All’epoca un requisito fondamentale per accedere allo SPID era il raggiungimento della maggiore età. A partire dal mese di marzo 2022 però le cose sono profondamente cambiate.

In data 3 marzo l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) ha pubblicato delle linee guida che regolano i primi esperimenti legati allo SPID per minorenni. Le indicazioni spiegano come richiedere l’identità digitale, ma anche quali siano i servizi a disposizione di minorenni under 14 e over 14.

Stando alle linee guida l’AgID, il ruolo dei genitori è fondamentale: sono loro che devono richiedere lo SPID per i figli minorenni. Sono loro che devono autorizzare o negare ogni operazione legata alla loro identità digitale. 

SPID per minorenni: le linee guida dell’AgID

Madre aiuta figlio a fare lo Spid

Il 3 marzo 2022 l’AgID ha pubblicato una determinazione contenente le principali linee guida relative allo SPID per minorenni. Un documento che prende in analisi modalità di richiesta e registrazione, ma anche i servizi a cui sarà possibile accedere.

Da questo punto di vista la scelta di rendere un servizio disponibile ai minorenni dotati di identità digitale starà alle amministrazioni e ai privati. C’è poi un ulteriore distinguo da tenere in considerazione: l’AgID infatti separa under 14 e over 14.

Gli under 14 (età minima: 5 anni) potranno utilizzare lo SPID per accedere a eventuali servizi online forniti dalle scuole. La sperimentazione di questi servizi “SPID scuola” è prevista fino al 30 giugno del 2023. Per accedere, i minorenni dovranno essere sotto stretto controllo di un genitore. 

I minorenni over 14 possono invece dotarsi di SPID per accedere all’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), al Fascicolo Sanitario Elettronico e al servizio di verifica dei punti sulla patente (per ciclomotori). 

In entrambi i casi, è possibile richiedere l’identità digitale soltanto tramite la richiesta di chi esercita la responsabilità genitoriale. Ciò vuol dire che i genitori possono richiedere lo SPID per i figli minorenni.

L’AgID punta a garantire che i genitori abbia sempre e comunque evidenza dell’identità digitale rilasciata ai loro figli. I genitori possono gestire l’identità digitale dei minorenni (under 14 e over 14): possono persino revocare la singola autorizzazione all’accesso del singolo servizio.

Le linee guida AgID distinguono tra SPID per minorenni under 14 e over 14: i primi hanno accesso soltanto a servizi scolastici selezionati

Il principale rischio residuo evidenziato dall’Agenzia per l’Italia Digitale è legato all’eventualità che un soggetto dichiari falsamente di stare esercitando la tutela di un minorenne. 

In questo caso l’identity provider ha la possibilità di verificare che la tutela sia reale: basta analizzare la sua carta di identità o il suo permesso di soggiorno.

Infine l’AgID ha stabilito i criteri cui attenersi nel momento in cui sopraggiunge la maggiore età. L’identity provider è obbligato a inviare un messaggio al neo maggiorenne, in cui gli offre la possibilità di revocare l’identità digitale. Per farlo sarà necessario fornire credenziali SPID di livello 2. 

Il neo maggiorenne può anche scegliere di mantenere la sua identità digitale. In questo caso il provider è obbligato a una serie di operazioni: innanzitutto deve eliminare ogni legame tra l’identità digitale del neo maggiorenne e quella del genitore.

Dopodiché deve rimuovere le limitazioni imposte in precedenza. Infine deve cancellare ogni informazione relativa all’uso dell’identità digitale che sia stata resa disponibile al genitore. L’unica eccezione in questo caso sono i log, per rispetto delle politiche di data retention.

Come richiedere lo SPID per minorenni

Padre aiuta figlia a fare lo Spid

Per richiedere lo SPID per i figli minorenni i genitori possono rivolgersi direttamente al loro identity provider. I gestori dell’identità digitale in Italia sono: Poste Italiane, Aruba, Intesa, Namirial, Register, Tim, Infocert, Lepida e Sielte. 

La richiesta per minorenni di SPID con Poste, Aruba e altri necessita di credenziali di livello 2. Ciò vuol dire che il genitore dovrà fornire un nome utente e una password, ma dovrà anche fornire un’OTP (One Time Password).

Sarà poi necessario inserire alcuni dati relativi al minorenne in questione: il suo nome, il suo cognome, la sua data di nascita e il suo codice fiscale. Dopodiché il genitore deve dichiarare di esercitare la responsabilità genitoriale sul minore richiedente; di essere delegato alla richiesta dello SPID da parte di un genitore non richiedente, o, in alternativa, di essere esercente unico di responsabilità genitoriale sul minore. 

Infine, deve accettare di ricevere dall’identity provider delle notifiche (sia ordinarie che push) relative all’autorizzazione all’utilizzo dello SPID da parte del minorenne. 

I genitori che richiedono lo SPID per i figli devono fornire nome, cognome, data di nascita e codice fiscale del minorenne

A questo punto l’IdP genererà un “codice del genitore”, che verrà associato a un “codice di verifica”: quest’ultimo verrà assegnato al minore per cui è stato fornito il consenso al rilascio dell’identità digitale. I genitori hanno il compito di comunicare il codice di verifica ai figli. Il provider infatti richiede il codice di verifica proprio perché sia garantita la presenza di consenso genitoriale. 

Nel caso in cui il minorenne richiedente abbia superato i 14 anni di età, l’identity provider dovrà acquisire anche il consenso al trattamento dei dati personali per rilascio e gestione di identità digitale. 

Una volta conclusa la richiesta, il gestore invierà una email al genitore: il messaggio comunicherà l’effettiva riuscita delle operazioni e indicherà il nome del minorenne che ha ricevuto identità digitale. 

A questo punto, nel momento in cui il minorenne dovesse provare a utilizzare lo SPID, il provider invierà una notifica al genitore. In questo modo i genitori avranno sempre la possibilità di autorizzare o di interrompere ogni genere di attività legata all’identità digitale dei figli

Per saperne di più: Cos'è lo Spid, la guida completa

A cura di Cultur-e
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