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Come creare un sito di e-commerce perfetto

Per avere successo con le vendite online non basta realizzare un sito di e-commerce, bisogna che sia perfetto e che segua delle regole ben precise

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Secondo i dati dell'Osservatorio e-commerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano nel 2018 il valore degli acquisti online in Italia ha superato i 27 miliardi di euro, con un incremento di 3 miliardi (cioè del 16% del valore) rispetto al 2017. L'e-commerce, quindi, è ormai una realtà che non può più essere ignorata neanche in Italia. Chi oggi fa business e vende non può non avere un e-commerce. Ma non bisogna fare l'errore di credere che basti un sito con un negozio online per vendere: l'e-commerce da solo non basta, servono precise strategie, che partono da una ottima interfaccia utente del negozio virtuale. Altrimenti il cliente arriva sul sito, ma non compra.

La UX: User Experience

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In Italia usiamo il termine "Interfaccia utente", negli Stati Uniti preferiscono parlare di "UX", User Experience. La differenza tra i due termini non è solo lessicale: con User Experience si intende l'intera esperienza dell'utente da quando entra nel nostro sito di e-commerce a quando esce. Anche se non ha comprato. Una buona UX facilita gli acquisti, ma non solo: offre una buona impressione di noi e della nostra azienda, comunica al potenziale cliente la nostra serietà e la nostra trasparenza, lo rassicura e lo agevola nel processo di scoperta dei prodotti e, successivamente, di acquisto. Per questo la User Experience migliore è sempre una "Frictionless Experience", un'esperienza d'acquisto senza intoppi e senza tentennamenti.

Come ottenere una frictionless experience

La parola d'ordine per realizzare una frictionless experience per il cliente è solo una: semplificare. L'utente non deve essere stordito dall'abbondanza del catalogo: poche categorie, menu del sito chiaro e semplice da usare e una buona funzione di ricerca interna all'archivio prodotti. Nel sito di e-commerce ideale l'utente usa la ricerca solo per trovare i prodotti più particolari, tutto il resto lo trova facilmente dai menu.

Personalizzare il Buyer Journey

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Con la definizione di "Buyer Journey" si intende il "viaggio del cliente", il percorso che egli compie dal momento in cui viene a conoscenza di un prodotto (o di una categoria di prodotti) a quando effettivamente compra. Secondo una ricerca di SalesForce, il 62% di chi compra online desidera ricevere offerte personalizzate. In molti casi ciò è dovuto alla speranza, nel cliente, di ricevere offerte particolarmente vantaggiose sui prodotti che maggiormente preferisce (o da parte dei marchi che più apprezza). I modi per personalizzare il percorso del cliente sono molti e uno di essi è quello di creare un blog correlato all'e-commerce.

Pubblicando una serie di articoli informativi sui prodotti in catalogo (o su specifiche categorie di prodotti) è possibile convincere il cliente quando è ancora nella fase in cui si sta informando su cosa comprare. Se il cliente legge il nostro articolo fino in fondo, allora è sicuramente interessato al prodotto. Se forniamo più informazioni sul prodotto al cliente, magari anche con foto e video, allora è più probabile che lui arrivi a provare interesse.

Una buona strategia SEO (Search Engine Optimization, ottimizzazione per i motori di ricerca) applicata ai nostri articoli del blog potrà aiutare a portare più clienti a informarsi sui nostri prodotti: i nostri post saranno tra i primi della famosa prima pagina di Google. È anche importante prevedere dei modi automatizzati affinché il nostro e-commerce si ricordi dei precedenti acquisti fatti dall'utente sul nostro shop online, al fine di proporgli prodotti simili o aggiornamenti di prodotti che ha già acquistato. Puntare sugli UGC (User Generated Content, i contenuti generati dagli stessi utenti) è un'altra tecnica utile per rafforzare il legame tra il brand e il cliente.

Il supporto clienti deve essere impeccabile

supporto clienti

Il nostro e-commerce sarà anche il posto dove, dopo l'acquisto, il cliente ci verrà a cercare se ha bisogno di supporto. Farlo sentire solo, quando ha più bisogno di noi, è un ottimo modo per convincerlo a comprare da un'altra parte. Il cliente, al contrario, deve trovare sempre una risposta ai suoi dubbi, sia pre che post acquisto, all'interno del nostro e-commerce. Creare una pagina FAQ completa, spiegare bene i costi e le modalità di spedizione, integrare una chat con i bot per fornire le informazioni base, sono tutti metodi efficaci per aumentare la stima del cliente nei nostri confronti. E se abbiamo un servizio clienti telefonico, il numero deve essere ben in vista in tutte le pagine del sito.

Dati, dati, dati!

Infine, è fondamentale monitorare i dati raccolti tramite il nostro e-commerce: percentuale dei clienti che ritornano, abbandono del processo d'acquisto, le fonti che portano più traffico al sito, il "conversion rate" (quante visite diventano acquisti), tempo speso sul sito e molti altri dati possono fare la differenza tra un e-commerce che funziona e una inutile vetrina online. E, soprattutto, ci possono dire se, e dove, stiamo sbagliando qualcosa e darci indicazioni su come correggere i nostri errori.

 

31 agosto 2019

A cura di Cultur-e
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