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Sesso, uno dei termini più cercati su Google

È al primo posto della Google Zeitgeist, il rapporto relativo alle parole più cercate sul motore di Big G. Stiamo parlando del termine sesso

sesso è la parola più cercata su Google

 

Chi pensa che Google sia uno strumento per accrescere la propria conoscenza ed erudizione attraverso le ricerche in Rete, purtroppo resterà deluso. Sarebbe meglio dire che lo è, ma non solo. 
Un’affermazione del genere ha un fondamento più che valido, in quanto arriva direttamente da Big G, e, quindi, non poteva avere una fonte migliore. Ogni anno Mountain View pubblica il rapporto Zeitgeist, relativo alle parole più cercate sul suo motore di ricerca. In cima alla classifica del “come fare per…”, relativamente alle ricerche per l’Italia, c’è la parola sesso.
 
Lo studio pubblicato da Big G è articolato in diverse classifiche, relative, ad esempio, a persone, film, ricette ecc… Chi visita il sito o visualizza il rapporto, può scorrere la classifica delle ricerche generali oppure fare una selezione “tematica”. La parola sesso fa, insomma, da padrone incontrastato della classifica del “come fare per”, seguita da altre ricerche molto diverse tra loro: si va dall’ambiziosa “come fare innamorare” (come se bastasse fare una ricerca su Google!) al “coma fare braccialetti” fino a “come fare stretching”. Lo studio di Google permette anche di effettuare un confronto con i trend di ricerca dell’anno precedente.
 

Anche se il dato fa di primo impatto sorridere, non può inevitabilmente non suscitare alcune riflessioni.
Innanzitutto, da un punto di vista della psicologia e della salute
Il fatto la parola “sesso” sia enormemente popolare sul motore di ricerca, indica come tenda a essere dominante nella psicologia collettiva e soprattutto tra i più giovani, come si può evincere dal fatto che la stringa più digitata sia “come fare per”.
Inoltre, la forte presenza della parola “sesso” in Rete chiama inevitabilmente in causa il problema della pornografia, che purtroppo trova nel web un efficace canale di diffusione. La stessa cosa vale per il fenomeno del sexting, lo scambio di foto e video a sfondo sessuale, dilagante tra i più giovani.
Altro campanello d’allarme, è la diffusione a macchia d’olio di social network, che propongono di far incontrare l’anima gemella in Rete. In questo caso, il rischio di incappare in pedofili o malintenzionati è sempre alto, così come l’aumento della frequenza di rapporti sessuali non protetti, che possono favorire l’insorgere di malattie e infezioni.
 
Il risultato dello studio di Google è, quindi, un’ulteriore dimostrazione di come quello tra sesso e Rete sia un binomio sempre più stretto e presente. 
 
27 febbraio 2013

A cura di Cultur-e
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