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Report sullo stato di Internet Akamai Q2 2016

Dal Report Akamai del secondo trimestre 2016 emerge che l'Italia continua a fare progressi sul versante della banda larga, ma resta indietro rispetto ai partner europei

Connettività a Internet

Nessuno scossone. Dal Report Akamai sullo Stato della Rete Q2 2016 non arrivano novità rilevanti per il nostro Paese: la velocità connessione in Italia continua a crescere, ma a non a ritmi sostenuti come spererebbero invece gli utenti italiani. Discorso analogo per la diffusione della banda larga e della broadband. Se da una parte l'Italia fa segnare risultati incoraggianti, dall'altra il dato generale lascia ancora un po' di amaro in bocca. Soprattutto se confrontato con gli altri Paesi dell'area EMEA (acronimo di Europa, Medio Oriente e Africa).

Numero indirizzi IP in Italia

Stando alla rete di sensori Akamai, continua a scendere il numero di utenti (o, per meglio dire, il numero di nodi) che si connettono dall'Italia. Nel  II trimestre 2016 sono stati registrati 16,4 milioni di utenti connessi (indirizzi IP riconducibili al nostro Paese) contro i 16,6 milioni di internauti del Q1 2016. Un calo lieve, si potrebbe pensare, ma in appena 15 mesi il nostro Paese sembrerebbe aver perso 1,5 milioni di internauti (nel Q1 2015 gli indirizzi IPv4 relativi all'Italia erano quasi 18 milioni).

Velocità connessione media Italia

 

Velocità connessione media Italia

 

Gli investimenti di operatori telefonici e agenzie governative hanno fatto davvero bene alla velocità media di connessione degli internauti italiani. Tra marzo e giugno i circa 17 milioni di internauti hanno viaggiato a una media di 8,2 megabit al secondo, in crescita dello 0,5% rispetto al trimestre precedente (Q1 2016) e del 29% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (Q1 2015). Aumenta anche la media dei picchi di velocità, che tocca quota 39,4 megabit al secondo e fa segnare un incremento del 7,9% rispetto al periodo gennaio-marzo 2016 e del 30% rispetto all'intervallo aprile-giugno 2015. Performance, però, che non consentono al nostro Paese di competere con le altre nazioni: l'Italia, infatti, passa dalla 75esima alla 77esima posizione nella graduatoria mondiale (perde un posto anche nella classifica EMEA), segno che gli altri Paesi stanno facendo registrare risultati e incrementi migliori dei nostri.

Diffusione della banda larga (velocità connessione superiore ai 4 megabit al secondo)

 

Diffusione della banda larga (velocità connessione superiore ai 4 megabit al secondo)

 

È vero, l'Italia supera la Francia, ma c'è poco da stare allegri. Se si analizza la percentuale di popolazione che ha accesso a una connessione con velocità di almeno 4 megabit (soglia della banda larga secondo gli standard internazionali) si scopre sì che il nostro Paese scala posizioni nella graduatoria dell'area EMEA, ma allo stesso tempo registra una contrazione (lieve, a dir la verità) della percentuale di utenti che hanno accesso alla banda larga. Tra aprile e giugno 2016 l'81% degli internauti italiani ha avuto accesso a una linea con velocità connessione di almeno 4 mbps, in calo del 2% circa rispetto al primo trimestre 2016, ma in crescita del 16% rispetto al Q2 2015.

Diffusione high broadband (velocità connessione superiore ai 10 megabit)

 

Diffusione high broadband (velocità connessione superiore ai 10 megabit)

 

Notizie più confortanti arrivano invece dal fronte dell'high broadband. Le linee con velocità connessione superiore ai 10 megabit sono ora il 19% del totale, con un incremento del 5,5% rispetto al Q1 del 2016 e del 111% se si confronta con il dato del  II trimestre 2015. L'Italia, insieme a Croazia e Cipro, è la nazione che fa registrare dati migliori in questo settore nell'intera area EMEA: i tre Paesi del Mediterraneo, infatti, sono gli unici con tassi di adozione più che raddoppiati anno su anno.

Diffusione ultra broadband (velocità connessione superiore ai 15 megabit)

 

Diffusione ultra broadband (velocità connessione superiore ai 15 megabit)

 

Anche sul versante della cosiddetta banda 4K (15 megabit al secondo è la velocità connessione minima per effettuare lo streaming di film e video in ultra alta definizione) si registrano dati confortanti per il nostro Paese. Con un aumento del 14% rispetto al periodo gennaio-marzo 2016, l'Italia fa segnare la migliore performance tra tutti gli stati dell'area EMEA (l'aumento rispetto al II trimestre 2015 è del 159%) e la percentuale di connessioni ultra broadband si avvicina sempre più alla soglia del 10% (il 7,9% delle linee del nostro Paese può ora contare su una velocità connessione superiore ai 15 megabit). Dati, però, in chiaroscuro visto che la media di diffusione nell'area EMEA della banda ultra broadband è ormai superiore al 20% e l'Italia occupa desolatamente una delle ultime posizioni della graduatoria.

Velocità connessioni mobili

 

Velocità connessioni mobili

 

Sul fronte delle connessioni 3G e 4G l'Italia fa registrare una velocità connessione media di 10,6 megabit al secondo, mentre i picchi toccano quota 72,9 megabit al secondo.

A cura di Cultur-e
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