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Con Metaio la realtà aumentata degli smartphone passerà attraverso un chip

La realtà aumentata non è solo app e occhiali. Ben presto tutti gli smartphone potrebbero essere dotati di un chip ad hoc, che permetterà di incrementare le prestazioni e ridurre i consumi

La guida turistica hi-tech è una delle applicazioni principali del nuovo chip sviluppato da Metaio

 

La realtà aumentata non passa solo da occhiali, app e sensori GPS come accade nei Google Glass. Secondo  la tedesca Metaio il futuro del settore passerà attraverso microchip dedicato esclusivamente ad “amplificare” la percezione di ciò che ci circonda. Al Mobile World Congress dello scorso febbraio, l’azienda tedesca ha presentato al grande pubblico questa soluzione e spera, a breve, di poterla mettere in commercio in collaborazione con qualche produttore di smartphone.

 

 

AR Engine, questo il nome della soluzione made in Germany, è dedicato esclusivamente a smartphone ed è realizzato in collaborazione con ST Ericsson. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere le applicazioni di Augmented Reality ancora più potenti ed efficienti senza incidere pesantemente sulla durata della batteria. Secondo i calcoli dell’azienda tedesca, un microchip dedicato permetterebbe di risparmiare circa il 60% rispetto agli attuali consumi.

La prima e più immediata applicazione di questa nuova tecnologia potrebbe essere il turismo. Secondo Peter Mayer, cofondatore e direttore tecnologico di Metaio, AR Engine rappresenterà per il mondo degli smartphone quello che le schede grafiche furono per il mondo dell’informatica. Ovvero un grande passo in avanti, che permise di “scaricare” il processore dei compiti di accelerazione grafica, riducendo di conseguenza i consumi di energia elettrica. L’idea è quella di realizzare una “guida turistica” hi-tech, che tramuti ogni città in una “Città Aumentata”, ovvero un ambiente cittadino interconnesso, nel quale ci si potrà orientare e ritrovare più facilmente grazie alle applicazioni di Augmented Reality. E quando una tecnologia del genere verrà impiegata anche in progetti come il Project Glass di Google, non dovremmo nemmeno stare a “scomodarci” ad inquadrare i monumenti o la strada con la fotocamera dello smartphone.

Questa, comunque, non resta l’unica applicazione possibile. Metaio, ad esempio, collabora già con Lego nella realizzazione di stand espositivi intelligenti. Questi smart stand, grazie alla realtà aumentata, permettono agli utenti di vedere i modelli della casa danese già costruiti direttamente dallo schermo del loro smartphone. Così ci si può fare un’idea immediata di quello che si sta per comprare. Altra applicazione potrebbe essere nel campo dell’editoria, come dimostrato da IKEA con il suo catalogo 2013 a realtà aumentata.

 

1 aprile 2013

A cura di Cultur-e
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