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Che cos’è e cosa significa la Nomofobia

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Gli smartphone fanno parte della vita quotidiana delle persone e possono condizionarne l’umore. La loro assenza può persino scatenare la nomofobia: cos’è

nomofobia Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • Gli smartphone sono strumenti essenziali per restare connessi e svolgere molte attività quotidiane, ma un uso eccessivo può portare alla nomofobia, una condizione di ansia legata alla dipendenza dal telefono.
  • La nomofobia può causare sintomi come ansia, difficoltà a dormire e concentrazione, e può peggiorare la qualità della vita di chi ne soffre, specialmente tra i giovani.
  • Per evitare e curare la nomofobia, è consigliabile un utilizzo consapevole dello smartphone, periodi di disintossicazione digitale, limiti di tempo per l'uso del telefono e dedicare tempo a hobby e attività all'aria aperta.

Gli smartphone sono entrati a far parte della vita quotidiana delle persone, stravolgendola. Sono strumenti particolarmente utili, che permettono alle persone di raggiungere facilmente tantissimi obiettivi, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Sono necessari per restare in contatto con i propri cari, per portare a termine attività lavorative, per accedere rapidamente alla rete internet e alle informazioni presenti sul web e tanto altro ancora. Il loro utilizzo, però, può anche avere delle conseguenze negative o far scaturire una vera e propria fobia, la nomofobia.

Ansia generalizzata che può arrivare a dei veri attacchi di panico quando si è lontani dal proprio dispositivo o impossibilitati ad utilizzarlo. La nomofobia è una vera e propria condizione, sempre più diffusa, che può peggiorare la qualità della vita di chi ne soffre e compromettere la loro quotidianità. 

Scopriamo che cos’è la nomofobia, quali sono gli effetti e i sintomi di questa condizione, come evitarla e come superarla.

Che cos’è la nomofobia e da cosa è causata

Nomofobia

Shutterstock

La parola nomofobia deriva da ‘No Mobile Phobia’ e si riferisce proprio alla paura e alla condizione d’ansia che scaturisce dall’impossibilità di interagire con il proprio telefono. È un termine che è stato coniato nel 2008 da degli studiosi inglesi che hanno condotto una ricerca per Post Office Telecom. 

È una condizione che colpisce sempre più persone, in particolar modo i più giovani, che rappresentano anche i soggetti più a rischio. Può essere causata dalla paura di perdere informazioni importanti (FOMO), da un uso eccessivo dei dispositivi mobili e da una bassa autostima.

Lo smartphone, d’altronde, fa parte della vita quotidiana delle persone e rappresenta un valido supporto per l’esecuzione di numerose attività. Tuttavia, il suo utilizzo può diventare eccessivo e provocare degli effetti negativi, fino ad arrivare ad una vera e propria dipendenza.

Lo smartphone fa parte della vita quotidiana delle persone, ma un suo uso eccessivo può causare dei disturbi fisici ed emotivi

La nomofobia, che può essere definita come la paura di restare sconnessi o di restare senza smartphone, rientra tra le dipendenze patologiche poiché provoca degli effetti fisici e psicologici quando si è impossibilitati ad utilizzare il proprio smartphone. Questo può avvenire, ad esempio, quando non si ha una connessione ad internet attiva, quando si dimentica il telefono a casa o quando si scarica la batteria. 

I sintomi della nomofobia, come riconoscerla e quali conseguenze

disturbi del sonno

Shutterstock

Il sintomo più evidente della nomofobia è la forte ansia, che può diventare una vera e propria paura, quando si è costretti a restare lontano dal proprio smartphone o a non avere la possibilità di usarlo per connettersi. Può capitare, quindi, quando non si ha con sé il telefono, quando non si ha sufficiente credito o connessione ad internet, quando non si può controllarlo e quando non si riescono a controllare le notifiche. 

Tra i campanelli d’all’arme c’è la tendenza ad usare frequentemente lo smartphone o il possedere più di un dispositivo per non correre il rischio di restarne senza. Chi soffre di nomofobia tende altresì ad avere sempre con sé un caricabatteria o uno power bank, anche per spostamenti brevi.

C’è l’istinto a controllare con frequenza lo smartphone per accertarsi che non vi siano nuove notifiche, il livello della batteria, lo stato del proprio credito. Può esserci, poi, un forte stato di ansia o di nervosismo quando non si ha il telefono vicino o al solo pensiero di perdere il proprio dispositivo. 

Chi è affetto da nomofobia, solitamente ha anche difficoltà a dormire e a concentrarsi se il telefono non è nelle vicinanze. Ciò porta ad un peggioramento della qualità della vita, anche dovuto ai costanti stimoli che provengono dal dispositivo e che non permettono di ritagliarsi del tempo per se stessi e per i propri cari.

Chi soffre di nomofobia vede diminuire il suo stato di benessere a causa di disturbi del sonno, difficoltà a concentrarsi, senso di forte ansia e stress

Il telefono è sempre a portata di mano, anche quando la sua presenza è ritenuta poco pertinente o quando non è necessaria. Ad esempio, durante gli incontri con i propri amici o la propria famiglia, durante i pasti o prima di andare a dormire.

I disturbi provocati dalla nomofobia posso causare elevati livelli di stress e peggiorano la qualità della vita. Può sfociare in disturbi depressivi, problemi muscolo-scheletrici, disturbi della vista, disturbi del sonno e altro ancora.

Come evitare la nomofobia e come curarla

nomofobia

Shutterstock

Chi manifesta i sintomi della nomofobia deve rivolgersi ad uno psicoterapeuta professionista, con cui affrontare un percorso.

Ci sono modi per evitare e contrastare la nomofobia, tra cui spicca un utilizzo consapevole dello smartphone. Si tratta di uno strumento che deve essere utilizzato in maniera appropriata, a proprio vantaggio e senza lasciarsi sopraffare. Per imparare a gestire il rapporto con i dispositivi mobili, la connessione ad internet e con i social network, che ci portano ad avere una vita iperconnessa, si possono valutare periodi di social detox o utilizzare tecniche e strumenti che aiutano ad incrementare la concentrazione e ad evitare le continue notifiche provenienti dallo smartphone.

Può essere utile, poi, fissare un limite di tempo da trascorrere connessi ad internet e utilizzando il telefono. È altresì consigliabile dedicare tempo ai propri hobby e alle proprie passioni e provare a ritrovare il contatto con la natura, con passeggiate e uscite all’aria aperta.

Per saperne di più: Benessere digitale e Digital detox

Domande frequenti (FAQ)

  • Che cos’è la nomofobia e da cosa è causata
    La nomofobia è la paura e l'ansia derivanti dall'impossibilità di interagire con il proprio telefono. Può essere causata dalla paura di perdere informazioni importanti, dall'uso eccessivo dei dispositivi mobili e da una bassa autostima.
  • Quali sono i sintomi della nomofobia e come riconoscerla
    I sintomi includono forte ansia, paura, tendenza a controllare frequentemente lo smartphone, difficoltà a dormire e concentrarsi senza il telefono, nervosismo quando il telefono non è vicino, e altri disturbi fisici ed emotivi.
  • Quali sono le conseguenze della nomofobia
    Le conseguenze possono includere elevati livelli di stress, disturbi depressivi, problemi muscolo-scheletrici, disturbi della vista, disturbi del sonno e un generale peggioramento della qualità della vita.
A cura di Cultur-e
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