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La storia della stampa

Dai blocchi di legno fino ai giorni nostri, la storia della stampa è costellata da grandi scoperte tecnologiche che si sono diffuse in tutto il mondo

caratteri mobili

Una storia millenaria che ha attraversato tutto il mondo e ha permesso alla conoscenza scientifica di diffondersi in tutto il mondo. Spesso sottovalutata (o data semplicemente per "acquisita"), l'invenzione della stampa ha permesso al genere umano di "fermare" momenti storici di grande importanza e tramandare, di generazione in generazione, favole, racconti e spiegazioni scientifiche. Senza la stampa, probabilmente, i grandi sviluppi tecnologici che hanno contraddistinto l'umanità negli ultimi secoli, sarebbero stati impossibili o comunque molto più complessi da raggiungere: grazie alla divulgazione dei libri stampati la conoscenza ha potuto viaggiare più velocemente e agevolmente, raggiungendo ogni angolo del globo.

 

storia della stampa

 

La storia della stampa è caratterizzata da un susseguirsi quasi ininterrotto di diverse tecnologie: con il passare dei secoli le tecniche si sono affinate e gli strumenti utilizzati hanno subito modifiche o sono stati definitivamente messi in soffitta a causa della comparsa di nuove tecnologie e macchinari di stampa. Il punto di svolta si ha con Gutenberg e l'invenzione della stampa a caratteri mobili: dai libri trascritti a mano dagli amanuensi, una vera e propria classe sociale che aveva come unico compito di copiare i testi presenti all'interno delle biblioteche, si passa a dispositivi meccanici in grado di riprodurre velocemente e fedelmente qualunque tipo di testo.

Negli ultimi anni, l'elettronica e la miniaturizzazione hanno permesso alla tecnologia di stampa di fare letteralmente dei passi da gigante. Si pensi alle prime stampanti ad aghi degli Anni '80 per arrivare alle stampanti laser dei nostri giorni, passando per le stampanti a getto d'inchiostro: un'evoluzione velocissima e apparentemente inarrestabile. Il passo successivo, infatti, è quello della stampa 3D, che permetterà di produrre di tutto in casa: dal cibo agli utensili per la cucina, dalle automobili alle stesse abitazioni.

Quando la stampa non c'era

 

amanuensi

 

Se le notizie degli antichi romani sono arrivate fino a noi, gran parte del merito va alle persone che hanno ricopiato a mano gli antichi manoscritti presenti nelle biblioteche. Prima dell'invenzione della stampa, in Europa si era costretti a scrivere i libri a mano aumentando sia i costi di produzione sia il tempo per la realizzazione di un manoscritto. La conoscenza era accessibile solo a un numero limitato di persone che poteva permettersi l'acquisto dei libri.

La stampa su blocchi di legno: l'invenzione in Oriente

 

stampa blocchi di legno

 

La storia presente sui libri di testo privilegia il racconto dei grandi imperi occidentali, dimenticando molto spesso tutto ciò che avvenne in Oriente. Nell'attuale territorio cinese, prima della nascita di Gesù Cristo, era presente uno dei più grandi imperi della storia che ha donato all'umanità diverse scoperte scientifiche, dalla polvere da sparo fino al primo macchinario per automatizzare la stampa dei libri. La storia della stampa parte dal VI a.C. quando i cinesi inventano un sistema che permette di stampare su blocchi di legno, che venivano intagliati e inchiostrati. Su ogni tavola di legno erano intagliati gli ideogrammi, che venivano successivamente inchiostrati e impressi su un foglio di carta. Questo metodo permette di risparmiare tempo e di moltiplicare il numero di copie prodotte.

La stampa a caratteri mobili

 

stampa caratteri mobili

 

Un altro passo importante per la storia della stampa è l'introduzione dei caratteri mobili. In Europa il primo a utilizzarli fu Johannes Gutenberg nel XV secolo, mentre in Cina questo sistema è in uso (con poca fortuna, a causa dell'elevato numero di ideogrammi nell'alfabeto cinese) da almeno 500 anni. Gutenberg utilizza dei caratteri mobili in metallo che venivano posti su un vassoio a formare la pagina di un manoscritto: una volta terminata la stampa delle copie necessarie si passa alla pagina successiva. Stampare libri in questo modo è molto più veloce e conveniente: in pochi anni la Bibbia è diventata un vero e proprio best seller e molti contadini hanno potuto imparare a leggere e a scoprire le leggi che governano il mondo.

La diffusione dei settimanali

La diffusione della stampa a caratteri mobili favorì anche la nascita dei primi settimanali. Grazie al lavoro delle classi sociali più dinamiche, nel nord dell'Europa nascono riviste che raccontano gli avvenimenti più importanti della settimana. Il primo settimanale fu stampato in Belgio a Antwerp. Per la pubblicazione del primo quotidiano, invece, bisogna aspettare il 1660 quando il settimanale Einkommende Zeitungen, stampato a Lipsia, si trasforma in un giornale.

L'automatizzazione della stampa favorisce anche la diffusione della conoscenza scientifica e permette a persone come Lutero di diffondere le proprie idee nonostante la censura papale. In poco tempo il latino, fino a quel momento lingua ufficiale dell'Europa, è sostituito dalle lingue nazionali parlate dalla maggior parte delle persone.

La prima rotativa

 

rotativa

 

La meccanizzazione della stampa viene favorita dalla grande crescita economica degli Stati Uniti che in poco tempo conosce un sensibile aumento della produzione di beni e servizi. Nel 1844 Richard Hoe inventa la prima rotativa della storia, capace di stampare ottomila copie ogni ora. Un sensibile miglioramento rispetto agli strumenti utilizzati fino all'inizio del XIX secolo. La rotativa fu installata nel 1846 all'interno della redazione del Philadelphia Public Ledger, quotidiano dell'omonima città statunitense.

La linotype e l'off-set

 

linotypes

 

Nonostante i continui miglioramenti nel campo degli strumenti, la stampa continua a essere lenta e costosa. Una prima evoluzione si ha con la linotype, una macchina inventata dal tedesco Ottmar Mergenthaler e che utilizza un sistema molto simile alla macchina da scrivere per mandare in stampa le pagine. Ma il vero passo avanti per la storia della stampa avviene con la tecnica off-set, che utilizza una pellicola fotografica sulla quale è impressa l'immagine della pagina da stampare. La foto viene impressa su una lastra di alluminio che verrà poi utilizzata per trasferire l'inchiostro sulla carta. In questo modo la stampa dei quotidiani e dei libri è molto più veloce ed economica.

La stampa digitale

 

stampa digitale

 

Nel 1969 è inventata la prima stampante laser, periferica in grado di stampare oltre ventimila righe in meno di un minuto. Questi dispositivi permettono anche la commercializzazione e diffusione della stampa digitale in tutte le abitazioni del mondo: qualsiasi persona poteva stampare tranquillamente da casa i file e i documenti per il lavoro o per lo studio in una manciata di secondi.

La stampa 3D

 

 

Il futuro della storia della stampa è ancora da scrivere, ma il presente è sicuramente guidato dalla stampa 3D. Inventata nel 1984 da Chuck Hull, viene presentata alla stampa solo due anni dopo, mentre il primo prodotto commercializzato è del 1988. Ci sono voluti più di venti anni affinché la stampa 3D si affermasse come un fenomeno di massa, grazie allo sviluppo di periferiche dal costo contenuto. Le stampanti 3D danno la possibilità all'utente di realizzare un qualsiasi prodotto sia stato progettato su un software di grafica. Una rivoluzione che ha portato la stampa a modificare i processi produttivi di moltissimi settori economici.

A cura di Cultur-e
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