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Facebook 1914, il social ai tempi della Prima Guerra Mondiale

Si chiama Facebook 1914 ed è un progetto di social media marketing promosso dal Musée de la Grand Guerre di Pays de Meuax. Per non dimenticare le atrocità della Prima Guerra Mondiale

La foto del profilo di Léon, protagonista dell'esperimento di social media marketing Facebook 1914

La storia non si fa con i se. È una regola elementare, una delle più elementari, che viene insegnata a chi si appassiona di storia e storiografia in generale. Però a volte può essere carino su come sarebbero andate le cose se.... Se, ad esempio, Facebook fosse stato creato a ridosso degli anni della Prima Guerra Mondiale, come sarebbe stato? Come avrebbero interagito gli iscritti? Quali foto avrebbero scelto come immagine del profilo? Tutte domande a cui il progetto Facebook 1914, ideato e realizzato dal Musée de la Grande Guerre di Pays de Meaux e dall'agenzia di comunicazione DDB, ha tentato di dare risposta.

 

 

Un progetto di social media marketing naturalmente, che ha lo scopo di non far dimenticare i terribili avvenimenti che hanno sconquassato l'Europa intera esattamente un secolo fa. Un'iniziativa perfettamente riuscita, con 60.000 utenti a seguire l'epopea di Léon Vivien, un insegnante francese trovatosi improvvisamente catapultato nella sanguinolenta e terribile guerra di trincea che ha contraddistinto gli scontri sul confine franco-tedesco.

Léon, nato in un piccolo paesino della campagna francese il 10 settembre 1885, ha interagito con gli utenti del social network di Mark Zuckerberg per ben 10 mesi, a partire dal 28 giugno 1914, giorno dell'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando d'Austria, fino al giorno della sua morte, il 22 maggio 1915. Post praticamente quotidiani, con notizie dal fronte, foto, vignette e immagini risalenti all'epoca.

Léon racconta in questo modo i mesi che precedettero l'entrata in guerra della Francia, i tristi momenti passati nelle fredde trincee dell'Alsazia, vissuti con il timore di un imminente attacco chimico o di morire sotto il pesante lancio di bombe dell'artiglieria tedesca. Mesi terribili, che provocarono centinaia di migliaia di morti e una ferita mai completamente rimarginata tanto nella società francese, quanto in quella tedesca.

 

Vita di trincea in una delle immagini postate su Facebook 1914

 

L'ultimo messaggio viene inviato da Léon alla sua amata Madeleine a mezzogiorno circa del 22 maggio 1915. Un messaggio scritto durante l'ennesimo bombardamento dell'artiglieria tedesca e per questo mai terminato: Léon morì sotto quei colpi di cannone e di lui non resta che qualche foto sbiadita. Il 25 maggio, ma del 2013, il Museo della Grande Guerra annuncia la morte di Léon e la fine dell'esperimento di social media marketing storico. Un esperimento a forte valenza storica e sociale, che ha raccolto - come già detto - circa 60 mila fan in poche settimane e ha fatto incrementare i visitatori del museo del 45%. L'ultimo messaggio lasciato sul profilo di Léon è un messaggio di pace: “Oggi Léon è morto, Madeleine piange e Aimé è orfano. Ma noi tutti possiamo continuare a farlo vivere. Proprio per questo è stato creato il museo: attraverso le esposizioni permanenti, le migliaia di oggetti, foto e documenti qui custoditi vogliamo raccontarvi la storia di tutti i Léon e tutte le Madeleine che hanno sopportato questa guerra, una delle più cruente mai conosciute”.

29 giugno 2013

A cura di Cultur-e
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