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Da Baidu a Sogou, i motori di ricerca cinesi

Il panorama web cinese è completamente differente rispetto a quello occidentale. A partire, ad esempio, dai motori di ricerca, dove Google arranca nelle retrovie

Baidu

Da un lato dell'oceano Google, Yahoo!, Bing; dall'altra Baidu, 360, Sogou. È noto ai più che l'universo web della Cina è piuttosto diverso rispetto a quello Occidentale. Alcuni tra i più noti siti web e social network sono inaccessibili – Facebook e Twitter sono due degli esempi più lampanti – mentre altri sono molto meno utilizzati rispetto a quanto accade alle nostre latitudini.

Accade così che i principali motori di ricerca – Google, Bing e Yahoo! per l'appunto – siano poco utilizzati o addirittura sconosciuti alla gran parte degli utenti cinesi. In quello che una volta era l'Impero Cinese sono molto più di “moda” e di gran lunga più utilizzati portali come Baidu, 360 e Sogou.

I numeri

Secondo le ultime statistiche rilasciate nel rapporto sulla diffusione del web in Cina dell'ente governativo CNNIC (acronimo di China Internet Network Information Center, Centro di informazione cinese sulla rete Internet in italiano), ci sono oltre 600 milioni di cinesi che accedono mensilmente al web. Di questi ben il 63% - più o meno 360 milioni di internauti – è solito utilizzare Baidu, di gran lunga il motore di ricerca web più utilizzato nel Paese di Mao.

Al secondo posto troviamo 360 (o Qihoo che dir si voglia), lanciato poco più di 18 mesi fa e capace di conquistarsi già una fetta di mercato superiore al 20% (22,6% per la precisione, più che raddoppiata in appena 12 mesi). Chiude il podio Sogou con una percentuale dell'11,4% in leggera, ma costante crescita (sempre ai danni di Baidu).

Per trovare Google e gli altri bisogna scorrere (parecchio) verso il basso la graduatoria. Google viene utilizzato da appena l'1,66% degli internauti cinesi, mentre Binga e Yahoo! hanno percentuali inferiori al punto percentuale (rispettivamente 0,56% e 0,31%), segno che la loro penetrazione nell'ex Impero Celeste è praticamente nulla.

 

Percentuali di utilizzo dei motori di ricerca

 

Ciò trova spiegazione in alcuni fattori sia di carattere tecnologico sia di carattere più strettamente culturale. Per lungo tempo, infatti, politiche di accesso restrittive hanno impedito a giganti come Google di essere liberamente accessibili dagli utenti cinesi. Ha fatto storia, ad esempio, la lunga querelle tra il Governo cinese ed i vertici Google per la censura e le restrizioni imposte ai giganti del web ad inizio di questo decennio.

Dall'altro lato, però, troviamo anche dei fattori culturali: i portali cinesi, infatti, offrono servizi tarati sull'utenza cinese, capaci di calamitare l'attenzione degli internauti dello sconfinato Paese asiatico.

Baidu

Sul mercato cinese ormai da diversi anni, Baidu è il motore di ricerca più utilizzato nell'ex Impero Celeste. Per questo stesso motivo viene spesso definito il Google cinese. Utilizzato dal 65% degli utenti cinesi (fatto che gli assicura la quinta posizione assoluta dell'Alexa ranking), Baidu indicizza oltre 740 milioni di pagine web, 80 milioni di immagini e 10 milioni di file multimediali.

Tra le caratteristiche più apprezzate dall'utenza cinese troviamo la capacità di ricercare mp3 all'interno di un ampissimo database, dando anche la possibilità di scaricare i file. Ciò, naturalmente, ha fatto scattare le proteste delle major statunitensi, ma il Governo di Pechino si è affrettato a difendere il motore di ricerca indigeno, assicurandogli una sorta di immunità.

360 Qihoo

Alle spalle di questo motore di ricerca in rapida crescita troviamo una delle maggiori software house cinesi, attiva nel campo degli antivirus e antimalware ma non solo.

 

360 Qihoo

 

Capace di raddoppiare la propria percentuale di utenti in 12 mesi (dal dicembre 2012 al dicembre 2013 è passato da 10% circa ad oltre il 20%), 360 ha un'interfaccia grafica semplice e pulita – molto molto simile alla homepage di Google – che facilita l'utente nel processo di ricerca. Dalla sua ha anche un algoritmo di ricerca molto preciso e potente, capace di scovare risultati che a volte sfuggono ai suoi concorrenti.

Sogou

Per anni è stato l'alter ego di Baidu, aspirando prima o poi a prenderne il posto. L'arrivo sulla scena di 360, però, ne ha scombinato i piani, relegandolo al ruolo di terzo incomodo. Nonostante la retrocessione, Sogou continua lentamente a rosicchiare percentuali di utenza da Baidu ed è ora stabilmente oltre il 10% di utenti medi mensili.

 

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Sogou

 

Con un database di oltre 10 miliardi di pagine, Sogou ha recentemente sviluppato un sistema di intelligenza artificiale che tenta di interpretare e addirittura anticipare le intenzioni degli utenti.

 

24 gennaio 2014

A cura di Cultur-e
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