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Cosa significa? Da maranza a boomer, da dissing a ghostare: glossario per capire la Gen Z

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Chi non appartiene alla generazione Z può avere difficoltà nel comprendere termini come maranza, cringe e tanti altri: scopriamo il significato dei più diffusi

Generazione Z Shutterstock

Maranza, cringe, shippare, snitch e friendzonare sono solo alcuni dei termini che si possono sentire passando accanto ad un gruppo di giovani. Restare al passo con i tempi e comprendere tutte le parole dello slang giovanile non è semplice, soprattutto per coloro che utilizzano poco i social network o i canali di comunicazione preferiti della generazione Z.

Talvolta, per capire cosa un ragazzo sta dicendo, c’è bisogno di un vero e proprio glossario, che comprenda i termini più utilizzati e il loro significato. La maggior parte delle parole proviene dalle lingue straniere e sono comprensibili a livello internazionale. Quello contemporaneo, è un gergo giovanile che è quasi sempre internazionale e che permette ai ragazzi di tutto il mondo di parlarsi e di entrare in sintonia fin da subito.

Maranza, cringe, snitch: gli aggettivi più utilizzati dai giovani

generazione z

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Non c’è individuo della gen Z che non utilizzi il termine Maranza o che non l'abbia sentito dire ai propri amici. Non è una parola nuova, ma veniva già utilizzata a Milano negli anni ’80 per identificare un individuo che veniva definito anche tamarro o coatto. Oggi sta ad indicare i ragazzi un po’ bulli che vestono uno stile molto particolare ed eccentrico. Swag è chi cerca di distinguersi dalla massa con uno stile street.

Quando un evento o una persona viene definita cringe è ritenuta imbarazzante e suscita un senso di disagio e di vergogna nello spettatore o nell’interlocutore. Non è un complimento. Woke indica una persona sveglia, ma può avere anche un’accezione negativa per chi è considerato ipersensibile e permaloso.

Il termine bomber non indica un calciatore particolarmente bravo o uno specifico tipo di capospalla, ma è un modo di apostrofarsi tra giovani con ironia. Essere nabbo vuol dire non saper fare qualcosa. È una parola che viene utilizzata soprattutto tra gli appassionati di videogames.

Snitch ha una connotazione fortemente negativa ed è un termine che viene spesso utilizzato sui social network e dai rapper nei loro testi. Proviene dal verbo inglese "to snitch", che vuol dire fare la spia, e indica qualcuno che svela dei segreti.

Boomer è l’aggettivo che viene associato a tutti coloro che sono nati tra gli anni ’50 e ’60 e più in generale a coloro che hanno difficoltà ad interagire con gli strumenti digitali. 

Si dice che qualcosa o qualcuno è trash quando supera i limiti del buon gusto e affronta temi di basso livello culturale

Il linguaggio giovanile: le esclamazioni

ragazza

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Se un appartenente alla generazione Z esclama il termine Chill sta invitando qualcuno a calmarsi e rilassarsi. Significato simile, ma diverso, assume il termine Fly Down, che vuol dire letteralmente volare basso. Viene utilizzato dai giovani per invitare qualcuno a non vantarsi e a non assumere atteggiamenti supponenti e di superiorità. Talvolta viene sostituito da Fly Low.

Eskere è un’esclamazione utilizzata dai giovanissimi per salutare un amico o esprimere consenso. Deriva dalla locuzione inglese let’s get it, che significa “facciamolo”. Bro è un altro intercalare molto utilizzato durante le conversazioni e proviene da brother, fratello in inglese

Se un ragazzo pronuncia la frase “Non ho sbatti” vuol dire che non ha voglia di fare qualcosa o di portare a termine un compito. Al fly vuol dire al volo, velocemente e viene usato per le azioni che vanno svolte immediatamente, con estrema rapidità, per qualcosa che va eseguito di fretta o per qualcosa che è stato capito subito.

Top nella sua traduzione letterale significa apice, ma dai giovani viene utilizzato come esclamazione quando individuano o gli viene riferito qualcosa che ritengono estremamente positivo. Può assumere una sfumatura ironica o indicare uno stato d’animo.

I verbi più utilizzati

ragazzi

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Droppare viene dal verbo inglese ‘to drop’, che vuole rilasciare. Il termine è stato italianizzato e significa pubblicare sui social network o sul web, in particolar modo su Instagram. In ambito musicale, viene usato quando si pubblica un nuovo album o un nuovo brano insieme a Fuori ovunque.

Floppare, termine utilizzato soprattutto dai content creator e vuol dire che non si è riusciti a raggiungere il pubblico sperato e a raggiungere i propri obiettivi. Tryhardare, che proviene da to try hard, sta per impegnarsi anche di fronte alle difficoltà.

Fare after vuol dire trascorrere con gli amici tutta la notte, fino al mattino, senza andare a dormire. Spillare sta per spettegolare, flexare vantarsi e mostrarsi con orgoglio, balzare saltare un appuntamento o un impegno, sgamare scoprire qualcosa che era stato tenuto nascosto e stitchare rivelare un segreto o una confidenza.

Triggerare, dall'inglese to trigger, in italiano vuol dire innescare, scatenare una reazione. Buildare è costruire, è lo utilizzano i videogamer per parlare dei giochi di costruzione.

I termini utilizzati dai giovani nelle relazioni

ragazza

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Quando i giovani della generazione Z parlano di relazioni si può sentire pronunciare il verbo ghostare, che vuol dire ignorare completamente una persona o un messaggio ricevuto. Il significato di shippare è desiderare ardentemente che due persone si fidanzino o intraprendano una relazione approfondita.

Friendzonare vuol dire respingere il corteggiamento altrui affermando di preferire l’altra persona nelle vesti di amica o amico. Crush è la persona per cui ci si è innamorati o infatuati.

Altri termini da conoscere

giovani a lavoro

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In contesti più o meno vari vengono utilizzati anche altri termini. Tra questi vi è bando, che è la parola usata per i luoghi abbandonati o i quartieri periferici. Fare l’unboxing significa aprire un pacco e creare hype corrisponde a creare suspence.

Good vibes si usa quando si ricercano o si vogliono inviare sensazioni positive. Il dissing è un'offesa, un insulto e un attacco verbale. Amio è una parola in corsivo, una lingua inventata, ed è il diminutivo di amore. Pov viene utilizzato nei meme per invitare il pubblico a calarsi nella situazione raffigurata.

A cura di Cultur-e
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