In Breve (TL;DR)
- Le truffe legate al phishing approfittano della buona fede delle vittime, che spesso vengono intercettate più volte dagli hacker.
- Dopo aver subito una truffa, è importante bloccare flussi sensibili, attivare servizi di protezione dai furti di identità e mantenere alta l'attenzione sui contenuti sospetti online.
Le truffe del web legate al mondo del phishing sono particolarmente fastidiose perché, oltre a generare un danno più o meno grave, spesso approfittano della buona fede delle loro vittime.
In questo senso è triste constatare che, spesso e volentieri, le persone che sono già state vittima di una truffa vengono intercettate a più riprese dagli hacker e, più in generale, i malintenzionati del web.
Le ragioni dietro questa scelta sono molteplici, ma, per fortuna, esistono diverse strategie che permettono di difendersi: dall’uso di programmi che potenziano sicurezza informatica e privacy online, all’allenamento della capacità di analizzare criticamente contenuti sospetti.
Come fanno i truffatori a ingannare le vittime più volte
Potrebbe sembrare controintuitivo, ma spesso i truffatori prendono di mira le loro vittime più volte. O meglio, tornano ad attaccare anche e soprattutto quegli utenti che sono caduti nella loro rete già una volta.
L’aspetto paradossale è che, per ottenere questo risultato, spesso i truffatori non devono nemmeno pensare a nuove strategie. Le modalità di ingaggio cambiano di caso in caso, ma quasi sempre gli attacchi in stile phishing appoggiano su determinate leve fondamentali.
La prima è la costruzione di un’autorità o un’autorevolezza fittizia: quel procedimento che porta il truffatore a spacciarsi per un rappresentante delle forze dell’ordine, per un istituto di credito o per una qualsiasi altra entità che possa risultare credibile.
La seconda leva ha a che fare con le emozioni della vittima e non a caso moltissime truffe puntano ad alimentare stati piuttosto estremi: dalla paura di incappare in una sanzione, all’entusiasmo di poter godere di un premio o una promozione particolarmente conveniente.
Infine, le persone già truffate spesso vengono ingaggiate proprio a partire dall’esperienza pregressa. È il caso ad esempio di quelle conversazioni che promettono aiuto o soluzioni alla truffa passata e che però, purtroppo, non sono niente altro che nuovi attacchi.
Come difendersi dopo aver subito una truffa
Le persone consapevoli di avere già subito una truffa possono alzare il livello di protezione della loro privacy online e della loro sicurezza informatica eseguendo una serie di azioni tutt’altro che complesse.
La prima consiste nel bloccare flussi e processi sensibili, come ad esempio quelli legati al proprio credito o alla propria previdenza sociale. In questo modo si impedisce a un truffatore di fare transazioni a nome della sua vittima o di provare a riscuotere eventuali suoi sussidi.
Dopodiché è possibile attivare dei servizi, gratuiti o a pagamento, di protezione e di monitoraggio dal furto di identità, che permettono di controllare se e come qualcuno sta utilizzando dati personali online. Bisogna infatti considerare che molte truffe non puntano al denaro, quanto piuttosto ai dati e le informazioni più sensibili.
Detto ciò, l’arma più potente contro le truffe resta l’attenzione del singolo utente e la sua predisposizione a mettere in discussione i contenuti che trova all’interno di comunicazioni private o pagine web pubbliche.
Domande frequenti (FAQ)
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Come fanno i truffatori a ingannare le vittime più volte?I truffatori spesso prendono di mira le vittime più volte, sfruttando autorità fittizie e leva emotive come la paura o l'entusiasmo.
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Quali sono le strategie utilizzate dai truffatori per attaccare le vittime?I truffatori si spacciano per entità credibili, alimentano emozioni estreme e sfruttano l'esperienza pregressa delle persone già truffate.
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In che modo le truffe online possono danneggiare le vittime?Le truffe online possono danneggiare le vittime non solo economicamente, ma anche compromettendo la sicurezza informatica e la privacy online.