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Linux, come fare il backup

Un modo semplice per effettuare il backup su Linux è utilizzare il comando rsync: ecco come fare

backup linux

Eseguire regolarmente il backup dei propri dati, almeno di quelli più importanti, è un'operazione fondamentale per non rischiare di perderli per sempre a causa di un guasto tecnico, di un furto del PC o in caso di infezione da ransomware che cripta tutti i nostri dati e ci chiede poi un riscatto per renderli di nuovo accessibili. Tutto ciò non dipende affatto dal sistema operativo: il backup regolare è importante sia su Windows che su macOS e persino su Linux.

Se per i primi due sistemi operativi gli utenti hanno a disposizione decine di applicazioni, sia gratuite che a pagamento, per eseguire il backup per Linux gli utenti devono usare la linea di comando. In particolare, per fare il backup su Linux, bisogna usare il comando "rsync".

Perché fare il backup su Linux con il comando rsync

backup

Esistono molti modi per realizzare una copia di backup dei file su un PC con sistema operativo Linux. Il comando rsync è un modo flessibile e affidabile per farlo grazie ai suoi algoritmi che calcolano le differenze tra i file nella directory di origine e nella directory di destinazione. Con rsync, infatti, vengono trasferite solo le differenze tra due versioni di un file, non l'intero file. Inoltre, se non vuoi usare rsync dalla linea di comando, ci sono molti programmi di terze parti che fungono da interfaccia grafica per rsync, rendendone l'uso molto più semplice. E più è semplice e veloce fare un backup, maggiori sono le probabilità che tu lo farai spesso.

Fare il backup su disco esterno con rsync

backup su linux

Per eseguire un backup su Linux con il disco esterno come destinazione dei file, è necessario che tale disco sia montato ed accessibile e, naturalmente, dobbiamo sapere il percorso assegnato dal sistema operativo alla memoria. Nel nostro caso ipotizziamo che il disco esterno si trovi su /media/mario/esterno. I file da copiare, invece, si trovano su /home/mario/documenti. Per copiare questi file sul disco esterno dovremo lanciare il comando

rsync -r /home/mario/documenti/ /media/mario/esterno

L'opzione -r serve a dire a rsync di copiare non solo la directory principale, ma anche tutte quelle che contiene. In questo modo avremo copiato tutti i documenti di Mario nella root del disco esterno. Se invece preferiamo copiarli all'interno di una directory specifica del disco esterno dovremo specificarlo e dire a rsync in quale cartella copiare i file:

rsync -r /home/mario/documenti/ /media/mario/esterno/cartellaX

Anche se la "cartellaX" ancora non esiste sul disco esterno, sarà rsync a crearla prima di copiarvi dentro i file. Se oltre all'opzione -r aggiungiamo anche l'opzione -a, allora i file copiati sul disco esterno manterranno gli stessi attributi di quelli d'origine: proprietario, data di creazione e ultima modifica, permessi d'accesso etc etc.. Il comando diventerà:

rsync -ra /home/mario/documenti/ /media/mario/esterno/cartellaX

Fino ad ora abbiamo detto a rsync di copiare i file, ma "senza fare troppo rumore". Aggiungendo l'opzione -v (che sta per "verbose"), rsync ci mostrerà tutti i file che sta copiando, man mano che li copia, e un resoconto finale sulla dimensione totale dei file copiati e la velocità alla quale sono stati copiati. Il tutto con questo comando:

rsync -rav /home/mario/documenti/ /media/mario/esterno/cartellaX

Se queste informazioni non ci bastano, poi, possiamo ottenere anche informazioni sul singolo file trasferito aggiungendo l'opzione -P (che sta per "progress"):

rsync -raP /home/mario/documenti/ /media/mario/esterno/cartellaX

Usare rsync con la compressione

Ci sono alcuni casi specifici in cui il backup dei dati può richiedere molto tempo. Ad esempio se la connessione all'hard disk di destinazione non è velocissima (magari perché è un disco di rete) e dobbiamo trasferire grandi collezioni di file di grande dimensione (ad esempio foto, video e audio non compressi). In questo caso la compressione, per velocizzare il tutto, la può aggiungere direttamente rsync con le opzioni -z e --partial:

rsync -ravz  --partial /home/mario/documenti/ /media/mario/esterno/cartellaX

Da notare che l'opzione -z comprime il file durante il trasferimento, ma il file finale viene archiviato non compresso nella directory di destinazione. L'opzione di compressione non produrrà vantaggi significativi per i trasferimenti che coinvolgono molti file di piccole dimensioni, ma per raccolte di file più grandi può ridurre in modo significativo il tempo di trasferimento. L'opzione --partial, invece, impedirà a rsync di eliminare i file trasferiti in modo soltanto parziale, a causa di problemi di rete o altre interruzioni. Al successivo tentativo di copia dei file, quindi, rsync non dovrà trasferire nuovamente le parti dei file già parzialmente trasferite. Ma, attenzione: se il secondo tentativo di copia dei file non è immediato ci saranno nella directory di destinazione dei "tronconi" di file che resteranno lì fino al prossimo passaggio di rsync (o fino ad una eliminazione manuale dei file). Non usare questa opzione se c'è il rischio che qualcuno confonda i file parzialmente trasferiti con i file completamente trasferiti.

22 agosto 2019

A cura di Cultur-e
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