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In che modo la tecnologia sta semplificando il collezionismo?

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Le nuove tecnologie stanno avvicinando i collezionisti di tutto il mondo. Facilitando il processo di catalogazione di una collezione e la compravendita

collezionismo Shutterstock

Un tempo il mondo del collezionismo era puramente “fisico”. Una collezione di francobolli viveva quasi esclusivamente all’interno degli appositi contenitori. E non era affatto semplice trovare un altro appassionato a cui vendere la propria collezione di cartoline

Oggi le cose stanno molto diversamente ed è soprattutto grazie alla tecnologia. Il mondo del collezionismo è stato rivoluzionato dai nuovi hardware e software. Per non parlare poi di Internet

Non a caso esistono tante soluzioni tecnologiche apprezzate dai collezionisti di tutto il mondo. Dalle app per la catalogazione di una collezione di orologi. A quelle pensate per facilitare la compravendita di una collezione di vini. 

  • 1. Quali app per il collezionismo online?
    Applicazioni per smartphone

    Shutterstock

    Gli appassionati di collezionismo con un’attenzione particolare alla tecnologia, sanno bene che esistono tantissime app da tenere in considerazione . A prescindere dal fatto che il singolo sia in possesso di una collezione di francobolli, piuttosto che di una collezione di cartoline

    Questi software mobile possono essere raggruppati sicuramente in due macro categorie: da una parte quella che ha a che fare con la catalogazione della propria collezione. Dall’altra quella che si occupa della valutazione dei pezzi che la compongono. 

    Le app per la catalogazione di collezioni sono tecnicamente molto simili tra loro. Si pongono infatti lo stesso obiettivo di aiutare l’utente a fare ordine all’interno della sua collezione, attraverso filtri e categorie specifiche

    Le voci variano in base alla natura della collezione. Ad esempio, nel caso di una collezione difumetti, l’app potrebbe catalogare i pezzi in base ad autore, disegnatore, casa editrice, anno di pubblicazione, o lingua. 

    Allo stesso modo, nel caso di una collezione di vini, l’app potrebbe catalogare le bottiglie in base alla tipologia, l’annata, il produttore o la regione vinicola.

    La seconda macrocategoria di app si sofferma sulla valutazione della collezione dell’utente. Ma potrebbe integrare anche elementi dedicati alla sua catalogazione. 

    Lo scopo di queste app è aiutare l’utente ad attribuire un valore corretto ai singoli pezzi che compongono la collezione. Facendo leva su elementi che potrebbero variare in base al tipo di collezione

    Di solito i criteri comuni a queste app hanno a che fare con la rarità dell’oggetto in questione e la richiesta del mercato. Ma anche con le sue condizioni. E proprio in questo caso esistono diversi sotto-criteri di valutazione: da quelli pensati per una collezione di orologi a quelli pensati per una collezione di monete. 

    In alcuni casi l’utente deve inserire manualmente tutte le informazioni di cui sopra. Ma esistono anche app che accedono direttamente alla fotocamera dello smartphone, per riconoscere o valutare determinati elementi. 

  • 2. Soluzioni per vivere il collezionismo in rete
    Forum online

    Shutterstock

    La tecnologia ha allargato a dismisura le possibilità di un utente appassionato di collezionismo. Prima di Internet le possibilità di condivisione della propria passione erano molto più limitate. 

    In un passato non troppo lontano, i collezionisti si ritrovavano esclusivamente in occasioni specifiche, come ad esempio fiere o eventi. Con tutte le difficoltà logistiche del caso, soprattutto per coloro che vivevano in comuni o località periferiche. 

    Oggi invece i collezionisti di tutto il mondo possono usare il web per riunirsi, confrontarsi e addirittura competere in qualsiasi ora del giorno e della notte. Senza nemmeno dover cercare luoghi virtuali particolari. 

    Si pensi in tal senso ai social media più comuni e diffusi. Esistono centinaia, se non addirittura migliaia di gruppi, pagine o profili dedicati al collezionismo. Da quelli pensati per chi ha una collezione di fumetti, a quelli in cui raccontare la propria collezione di vini

    A ciò si aggiungono i forum o addirittura le piattaforme dedicate alle passioni più disparate. Luoghi di scambio, pensati tanto per gli esperti del settore, quanto per i neofiti che stanno iniziando a costruire una nuova collezione. 

    C’è però un altro aspetto da tenere in considerazione quando si parla di Internet e collezionismo. Quello legato alla compravendita di pezzi sul web. 

    Si pensi in tal senso ai marketplace dei sopracitati social. Ma anche ai siti generalisti che propongono acquisti, vendite o aste online. Questi canali oggi permettono di filtrare il loro gigantesco catalogo in base a categorie ben definite. E spesso queste categorie si incastrano proprio con quelle passioni che danno il La al collezionismo.

    Va infine sottolineato come spesso i confini tra condivisione e compravendita siano molto meno labili di quanto non si potrebbe immaginare. 

    Esistono tantissimi portali web in cui il collezionista può eseguire tutte le attività di cui sopra: da una parte dialogare con altri appassionati. Dall’altra mettere in vetrina alcuni pezzi della propria collezione. O cercarne di pregiati dalle collezioni altrui. 

  • 3. Altre soluzioni tecnologiche perfette per i collezionisti
    Collezionismo online

    Shutterstock

    Esistono tantissimi altri incastri possibili tra il mondo della tecnologia e quello del collezionismo. E non tutti riguardano necessariamente il digitale. Si pensi in tal senso alla stampa 3D

    Oggi un appassionato è in grado di creare pezzi da collezione in totale autonomia. Scaricando modelli online per eseguire delle riproduzioni. Ma anche progettando da zero nuovi pezzi pronti per essere messi sul mercato. 

    Impossibile poi non accennare al mondo della blockchain, dei token e delle criptovalute. I nuovi registri condivisi sono pensati per registrare informazioni di ogni tipo. Dunque anche per garantire l’autenticità o la provenienza di un qualsiasi oggetto da una collezione di monete, piuttosto che da una collezione di orologi.

    A ciò si aggiunge il fatto che le criptovalute possono essere utilizzate come moneta di scambio per la compravendita di pezzi. E che gli stessi token ormai si stanno trasformando in oggetti da collezione. È il caso dei cosiddetti NFT (non fungible token): oggetti virtuali irriproducibili, le cui caratteristiche di unicità non sono poi così diverse da quelle di determinate opere d’arte

    Infine esistono soluzioni tecnologiche a metà tra il reale e il virtuale, utilizzabili anche nel campo del collezionismo. Una su tutte la realtà aumentata, che permette di aggiungere informazioni preziose alla visione di un pezzo da collezione. O di posizionare intere collezioni all’interno di scenari digitali, per facilitarne la fruizione o la compravendita.

    Per saperne di più: Hobby: tecnologie, siti app e tutti gli strumenti che supportano nelle attività passatempo

A cura di Cultur-e
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