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Linux, ecco come iniziare ad usarlo

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Linux i suggerimenti per muovere i primi passi nel mondo del celebre sistema operativo open source. Ecco come provare le varie distribuzioni senza installarle

come-utilizzare-linux Shutterstock

Iniziare a muovere i primi passi su Linux può essere impegnativo e i più potrebbero trovarsi disorientati da questo “nuovo universo”. 

Tuttavia, il bello di questo sistema operativo Open Source sta proprio nella piena libertà che ha l’utente che, addirittura, può scegliere come utilizzarlo e come esplorare le sue potenzialità.

Scopriamo come iniziare a usare Linux e quali sono le distribuzioni migliori da provare.

  • 1. Scegliere l’avvio Live
    Uomo-scrive-sulla-tastiera

    Shutterstock

    Il metodo più semplice per provare Linux è la modalità Live.

    L’unica cosa di cui ci sarà bisogno è una chiavetta USB e una connessione a internet per scaricare il file ISO di una qualsiasi distribuzione di Linux.

    Una volta creato il disco di avvio del nuovo sistema operativo da far partire tramite USB, si può testare liberamente in modalità Live, che in poche parole, permette il caricamento del software sulla RAM in modo che l’utente possa esplorarne le potenzialità ma senza finalizzare l’installazione, magari, formattando completamente l’hard disk.

    Alla fine del test, se l’utente sarà soddisfatto di questa nuova avventura potrà completare l’installazione. 

    Se invece avesse ancora qualche dubbio, gli basterà spegnere il PC, rimuovere l’USB e ripartire col vecchio sistema operativo.

    Naturalmente non sarà possibile provare tutte le funzionalità del software ma comunque ci sarà la possibilità di farsi una prima idea sul mondo Open Source.

    Chiaramente questo sistema è congegnato anche per chi vuole provare Distro diverse (tipo Ubuntu, Linux Mint, Red Hat e così via) ma senza installare tutto il sistema operativo. 

    In questo modo, prima si può “fare un giro di ricognizione” per vedere come sarà la distribuzione da installare e, se questa soddisfa le nostre aspettative, procedere con l’installazione.

  • 2. Avvio tramite cloud
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    Shutterstock

    Per chi non lo sapesse c’è anche un modo per eseguire Linux senza utilizzare nemmeno una chiavetta USB.

    Per farlo basta utilizzare il proprio browser e “simulare” il sistema operativo e tutte le sue funzionalità.

    Anche in questo caso è una soluzione pratica e veloce che, passando tramite il sito DistroSea, consente all’utente di provare quante più distribuzioni possibile, da Ubuntu a Linux Mint e così via, anche se per ovvie ragioni l’esperienza sarà piuttosto limitata e per buona parte dipenderà dalla potenza della propria connessione.

  • 3. Avviare Linux tramite WSL
    Ubuntu-avviare-linux

    IB Photography / Shutterstock

    Per chi utilizza Windows, bisogna sapere che c’è uno strumento integrato che consente di utilizzare Linux direttamente dal computer.

    Si chiama Windows Subsystem for Linux (WSL) e, in sintesi, offre un terminale Linux che permette di provare moltissime delle distribuzioni più famose tra cui Ubuntu, Alpine Linux, Linux Mint ma, naturalmente, eseguendo tutti gli strumenti da terminale.

    Sfortunatamente, non sarà possibile utilizzare alcun ambiente desktop ma l’utente avrà la possibilità di muovere i primi passi nel mondo Open Source nella sua forma più pura: quella che passa per le linee di codice e per il terminale.

  • 4. Utilizzare una macchina virtuale
    Utilizzo-macchina-virtuale-computer

    Shutterstock

    Mentre WSL offre solo un'interfaccia a riga di comando, una macchina virtuale (VM) può offrire un ambiente desktop Linux completo che andrà a girare sopra l’attuale sistema operativo. 

    Le opzioni per provare questo sistema sono molte, le più famose sono: VirtualBox, VMware oppure Parallels.

    Chiaramente anche in questo caso l’esperienza utente non sarà ottimale e, anzi, non sarà possibile sfruttare pienamente le potenzialità del sistema operativo, ma è comunque un’ottima soluzione per provare diverse distro e scegliere quella più in linea alle proprie esigenze.

  • 5. Installazione completa
    Installazione-sul-computer

    Shutterstock

    Per tutti coloro che fossero pronti a lasciarsi completamente alle spalle i classici sistemi operativi, la soluzione più ovvia è installare Linux sul proprio computer.

    La procedura è la stessa dell’avvio Live, solo che dopo aver provato la propria distribuzione, l’utente dovrà procedere con l’installazione completa e cominciare a utilizzare regolarmente il celebre software Open Source.

    Naturalmente potrà scegliere se formattare l’hard disk (e perdere tutti i dati) o se creare una partizione e quindi “sdoppiare” il proprio disco rigido in modo da poter scegliere uno o l’altro sistema operativo al bisogno.

    Qualunque sia la scelta finale, l’installazione completa di Linux (e delle sue distribuzioni) è il modo ideale per scoprire tutte le incredibili potenzialità di questo sistema operativo che, almeno all’inizio, potrà sembrare un pochino ostico ma una volta fatta l’abitudine tornare indietro sarà davvero complicato.

    Naturalmente, anche in questo caso, non si tratta di un “per sempre” e l’utente in qualsiasi momento potrà decidere se cambiare distribuzione, spostandosi verso una delle moltissime disponibili (Ubuntu, Linux Mint, Red Hat, e così via) oppure tornare al vecchio sistema operativo (a patto che abbia la Product Key che attesta l’acquisto della versione completa). 

  • 6. Acquistare un computer Linux
    Schermata-ubuntu-server

    Sharaf Maksumov / Shutterstock

    Ultima opzione è quella di acquistare un PC con una distribuzione di Linux già installata a bordo

    Un’operazione non così semplice dato che questi PC sono ancora un mercato decisamente di nicchia, ma con un po’ di impegno sarà possibile trovare a prezzi davvero convenienti una macchina nata appositamente per questo sistema operativo.

    Proprio come accade con l’acquisto di un “PC classico”, anche in questo caso l’utente non dovrà fare altro che scegliere uno dei (pochi) modelli disponibili e procedere al pagamento, fatto questo il computer arriverà comodamente a casa in pochi giorni.

    Trattandosi di un PC con un sistema Open Source, ovviamente, non ci sarà nemmeno bisogno di pagare la licenza ufficiale e, anzi, l’utente avrà piena libertà sulla macchina e sul sistema operativo.

A cura di Cultur-e
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