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Legge “anti-pezzotto” cosa prevedono le nuove norme contro la pirateria

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La nuova legge anti-pirateria è stata approvata in Senato. Ecco cosa cambia per gli utenti che guardano contenuti illegali e le multe a cui andranno incontro

pirateria online Shutterstock

Pochi giorni fa in Senato è stato approvato un nuovo disegno di legge sulla pirateria online, prontamente ribattezzata “legge anti-pezzotto”.

Questa nuova legge, principalmente inasprisce le sanzioni per chi trasmette e per chi usufruisce in rete di contenuti in streaming illegalmente. Oltretutto nei piani del Governo ci sarebbe anche la volontà di “bloccare tempestivamente” questi illeciti, combattendo in maniera ancora più decisa ogni violazione.

Al momento questa seconda parte ha ancora bisogno di aggiustare il tiro prima di entrare in vigore ma, è comunque innegabile che la lotta alla pirateria (e ai suoi fruitori) sia diventata una delle priorità del Governo.

Scopriamo di più sulla nuova legge anti-pirateria.

Pirateria online, cosa cambia per gli utenti

Naturalmente, che la pirateria online fosse un reato è cosa ben nota da decenni e, con le leggi attuali, chi viene beccato a guardare contenuti in streaming è punibile con una multa dai 150 fino a 1.032 euro.

Per gli scettici, bisogna sottolineare che davvero le operazioni di controllo del web si sono intensificate e se le Forze dell’Ordine riuscissero ad accedere ai server che trasmettono contenuti illegali avrebbero, ovviamente, accesso anche a tutti i dati delle persone che utilizzano tali contenuti.

La nuova legge, quindi, amplifica le misure contro la pirateria, aumentando le multe fino a 5.000 euro per “gli spettatori” che riproducono (e qui citiamo le testuali parole del disegno di legge) “quantità notevoli di opere o materiali protetti”.

Naturalmente bisogna ancora aggiustare il tiro e quantificare una “notevole quantità” di contenuti in streaming è ancora difficile ma, probabilmente, con l’entrata in vigore della legge e i primi “furbetti” pescati con le mani nel sacco, questa “notevole quantità” verrà effettivamente delineata.

Per quanto riguarda le sanzioni penali, invece, per adesso si fa riferimento solamente a chi trasmette illegalmente i contenuti in streaming che rischia pene da 6 mesi fino a 3 anni di reclusione e una multa fino a 15.000 euro.

L’AGCOM e la pirateria online

Con l’entrata in vigore di questa nuova legge, verrà “rivisto” anche il funzionamento dell’AGCOM che giocherà un ruolo chiave per il contrasto della pirateria online.

In breve, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dovrà vigilare h24 sul web, scandagliando la rete alla ricerca di trasmissioni illegali (che possono essere anche segnalate dai privati cittadini), bloccando il sito entro trenta minuti sfruttando nuovi provvedimenti cautelari e urgenti.

Questa è la vera rivoluzione della legge anti-pirateria: la tempestività. In precedenza, infatti, l’AGCOM per bloccare un sito poteva impiegare ore o, addirittura, diversi giorni ma con la nuova normativa e con i nuovi poteri ottenuti, se venisse accertata una trasmissione illegale in corso, l’intervento potrebbe essere immediato.

Un provvedimento che avrà ripercussioni soprattutto sul mondo dello sport e su tuttu quegli utenti che guardano tranquillamente partite sui siti illegali, senza pagare ovviamente l’abbonamento alle piattaforme ufficiali.

Il prossimo passo, stando alle prime dichiarazioni del’AGCOM, sarà quello di avere il pugno duro con le società che si occupano di cloud per impedire che forniscano i loro servizi a chi vuole utilizzarli per trasmettere illegalmente contenuti in streaming.

Come già detto, quest’ultima parte del provvedimento non è ancora ben definita ma, probabilmente, è già in fase di discussione nelle sedi appropriate.

A cura di Cultur-e
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