In Breve (TL;DR)
- Analizzare con attenzione l’URL è il primo passo per identificare un sito falso: errori di ortografia, domini insoliti o sottodomini sospetti possono indicare un sito malevolo.
- Verificare la presenza del certificato di sicurezza, controllare errori grammaticali e grafica scadente aiuta a distinguere i siti truffaldini da quelli autentici.
- Link non funzionanti, informazioni mancanti e richieste di pagamento non sicure sono segnali tipici di siti fraudolenti da evitare.
Nell’attuale panorama digitale, è diventata praticamente una costante la presenza di malintenzionati che usano il web per i loro scopi illeciti, nel tentativo di truffare gli utenti e sottrarre loro dati personali e informazioni bancarie.
Tra le strategie più comuni per ingannare le persone ci sono sicuramente i falsi siti webdiventati ormai così realistici da riuscire a confondere anche i più accorti.
Tuttavia, nonostante l’adozione di sistemi di “camuffamento” delle truffe sempre più sostificati, riconoscere un sito ingannevole è ancora possibile, vediamo come fare.
- Analizzare sempre l’URL del sito prima di accedere
- Analizzare sempre l’URL del sito prima di accedere
- Attenzione alla presenza di errori di contenuto e design troppo semplici
- Diffidare da link non funzionanti e informazioni mancanti
- Riconoscere un sito falso tramite i metodi di pagamento
- Le modalità di accesso al sito ne definiscono l’attendibilità
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1. Analizzare sempre l’URL del sito prima di accedere
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Uno dei modi per verificare se un sito è affidabile o meno passa attraverso l’esame scrupoloso dell'URL.
Non potendo accedere a domini autentici, gli hacker cercano di replicarli con formule e stratagemmi vari.
I casi più comuni riguardano errori di battitura e ortografia, con i malintenzionati digitali che registrano domini quasi identici all'URL originale in modo da trarre in inganno gli utenti più distratti.
Rientrano in questa categoria anche siti truffa con l’URL con parole o trattini superflui, magari che spezzano il nome del sito originale.
Oltre a questo, una tattica comune è la registrazione di domini con un TLD (Top-Level Domain) che rappresentano l'estensione finale di un nome di dominio (come .it o .com).
L'utilizzo di TLD meno comuni, come .biz, .info, .xyz o .cc, è di solito sinonimo di un sito fraudolente ed è consigliabile una verifica aggiuntiva.
Altra pratica piuttosto comune è l’inserimento di un sito web autentico nel sottodominio di una piattaforma falsa. Poiché questi sottodomini non presentano errori di battitura, la loro identificazione richiede un'osservazione attenta e prima di fare qualsiasi cosa è fondamentale assicurarsi che il nome di dominio effettivo corrisponda al sito web autentico.
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2. Analizzare sempre l’URL del sito prima di accedere
VRVIRUS/Shutterstock
Un sito per essere attendibile utilizza una connessione crittografata che ha il compito di proteggere i dati degli utenti.
A livello visivo questo è indicato da un'icona a forma di lucchetto nella barra degli indirizzi del browser e da un certificato di sicurezza associato.
In assenza dell'icona, è possibile fare clic sull'icona vicino all'URL per visualizzare lo stato di sicurezza della connessione.
Quando non c’è una connessione sicura o non è presente un certificato di sicurezza valido è bene non fidarsi del sito in questione e passare oltre.
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3. Attenzione alla presenza di errori di contenuto e design troppo semplici
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Questa non è una modalità di analisi sempre attendibile ma la presenza di errori grammaticali nel contenuto (tra cui refusi, imprecisioni grammaticali o formulazioni poco chiare), può indicare la presenza di una piattaforma non sicura.
Il discorso vale anche per l'utilizzo di immagini di bassa qualità, siti poco curati e con problemi nel layout o semplicemente un design troppo generico, tutti segnali di allarme da non sottovalutare.
Ovviamente, la presenza di queste irregolarità non basta per definire un sito come pericoloso, in molti casi, infatti, si tratta semplicemente di banali errori di distrazione da parte degli sviluppatori oppure di un senso di pigrizia che spinge le persone a non prendersi cura del proprio sito, lasciandolo sciatto e poco accattivante.
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4. Diffidare da link non funzionanti e informazioni mancanti
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Un altro indicatore di un sito web malevolo è la mancanza di informazioni complete e la presenza di link non funzionanti.
Questo accade perché chi realizza siti truffa, di solito, si limita a costruire poche pagine mirate essenzialmente a sottrarre dati personali o finanziari.
Approfondendo l’analisi del sito è probabile imbattersi in link non validi o addirittura la completa mancanza di altre pagine (oltre a quella per l’inserimento dei dati).
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5. Riconoscere un sito falso tramite i metodi di pagamento
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Di solito, le aziende affidabili che offrono servizi o prodotti propongono ai potenziali clienti metodi di pagamento sicuri che tutelano in ogni modo i consumatori.
I siti ingannevoli non optano per una politica del genere, pertanto è consigliabile evitare di utilizzare metodi di pagamento rischiosi o sospetti (come bonifici bancari, ricarica di carte prepagate, valute virtuali ecc) e non fornire alcuna informazione bancaria.
Non sempre i siti utilizzano metodi di pagamento sicuri e in certi casi (soprattutto con certi e-commerce provenienti dalla Cina) un sistema “poco convenzionale”, per quanto rischioso, è comunque legittimo e legale.
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6. Le modalità di accesso al sito ne definiscono l’attendibilità
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L’ultimo elemento da tenere in considerazione per vedere se un sito non è sicuro è quello di verificare eventuali accessi insoliti.
Tra questi ricordiamo link inviati via mail o SMS oppure tramite Social Network, tutti esempi di potenziali truffe phishingche cercano di sottrarre dati personali o bancari alle persone.
Se a questo aggiungiamo anche messaggi che insistono creando un senso di urgenza o promettono promozioni o sconti irrealistici, è praticamente sicuro che si tratti di una truffa ed è, dunque, consigliabile allontanarsi quanto prima dalla pagina e non condividere assolutamente informazioni personali.
Questa oltretutto è una delle eventualità più comuni del web e milioni di persone quotidianamente cadono vittima di raggiri del genere che sono diventati così frequenti da apparire ovunque, dai social fino ad arrivare ai siti sicuri.
Per saperne di più: Sicurezza informatica: guida alla navigazione sicura sul web
Domande frequenti (FAQ)
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Come posso riconoscere un sito web falso?Un modo per verificare se un sito è affidabile passa attraverso l'esame scrupoloso dell'URL, alla ricerca di errori di battitura, ortografia o di TLD meno comuni.
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Quali sono gli indicatori visivi di un sito web sicuro?Un sito attendibile utilizza una connessione crittografata, indicata da un lucchetto nella barra degli indirizzi e da un certificato di sicurezza associato.
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Quali sono i segnali di un sito non sicuro presenti nel contenuto e nel design?Errori grammaticali, immagini di bassa qualità, layout problematici o design generico possono indicare un sito non sicuro, anche se non sono indicatori definitivi.