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Consigli per evitare di fare fotografie sfocate

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Nonostante l’utilizzo di una macchina fotografica o di uno smartphone, può capitare che le fotografie scattate risultino sfocate: ecco come fare per evitare questo effetto

persona che fa fotografia

Scattare una fotografia digitale e non essere soddisfatti del risultato: a tutti è capitato almeno una volta nella vita di ottenere delle immagini sfocate, senza riuscire a decifrare bene il motivo. La causa può risiedere in tanti fattori. Può essere colpa dell’autore, che non è stato in grado di mantenere una posizione stabile o di regolare bene la fotocamera, o dipendere da elementi esterni.

In ogni caso, capire come evitare di fare fotografie sfocate, senza andare incontro a disturbi o difetti della foto, è utile per non dover vivere ripetutamente la spiacevole sensazione di non essere riusciti ad immortalare correttamente un momento importante, un paesaggio o un attimo irripetibile. Per riuscire ad ottenere buoni risultati, d’altronde, non occorre essere dei professionisti o essere dotati di strumenti sofisticati. Anche con un semplice smartphone, se utilizzato correttamente, si possono produrre immagini belle, originali e nient’affatto banali.

Tra i fattori che possono influire sulla qualità dell’immagine e renderla sfocata ci sono quelli esterni e ambientali. Le condizioni di scarsa luminosità sono spesso causa di problemi.

Bisogna, inoltre, considerare anche le limitazioni di alcuni strumenti: solo gli smartphone di ultima generazione, in particolare i top di gamma, hanno delle fotocamere che garantiscono buoni risultati e un’alta risoluzione. Per trovare una soluzione, quindi, bisogna imparare a gestire alcuni elementi e applicare dei consigli.

La luce non è sufficiente

persona tiene fotocamera

Prima di scattare una fotografia digitale è importante verificare sempre che vi sia la giusta luce nella scena. L'esposizione, infatti, consente di verificare che il soggetto sia correttamente e sufficientemente illuminato, permettendo in tal modo al sensore della lente dello smartphone agganciarlo ed evitare fastidiose sfocature.

Poca luce, al contrario, vuol dire poca luminosità e maggior possibilità di vedere dei fastidiosi quadrati nelle aree scure delle fotografie.

Scattare fotografie con lo smartphone in condizioni in cui vi è scarsità di luce può essere difficile, a causa delle ridotte dimensioni del sensore rispetto a una fotocamera normale. L'alternativa può essere quello di aumentare il valore ISO, ovvero la sensibilità del sensore stesso. Allo stesso tempo, così facendo si rischia però di incorrere in foto dall’aspetto granuloso, con disturbi causati dalla forzatura digitale e decisamente poco piacevoli da guardare.

In alternativa, se l'applicazione del telefono lo consente, è possibile aumentare il tempo di esposizione. In questo caso, maggiore è il tempo, ancora di più sarà la luce che va a colpire il sensore.

Le immagini che più facilmente rischiano di uscire sfocate sono, come è facile immaginare, quelle scattate di notte. Utilizzando la modalità notturna, il rischio di incorrere in questa problematica è elevato.

La foto, infatti, viene realizzata con una sequenza ravvicinata di scatti volti a catturare i dettagli migliori e a restituire una foto di qualità. In questo processo, anche un micromovimento dello smartphone, può produrre effetti negativi.

Lo smartphone non è fermo al momento dello scatto

persona esegue foto con smartphone

Non avere una mano ferma è una delle cause principali di foto mosse. Infatti, soprattutto in caso di scarsa luce e tempi di apertura prolungati o superiori a ¼ di secondo, un movimento benché minimo può influire sul risultato finale dello scatto. Addirittura, in alcuni casi anche solo la pressione del tasto dell'otturatore, vero o virtuale, può causare vibrazioni tale da rovinare l'immagine appena ripresa.

Per risolvere questo problema è sufficiente dotarsi di due accessori. Un treppiede, o cavalletto fotografico, consente di scattare fotografie su un solido appoggio. In questo modo di possono evitare tremori delle mani o movimenti bruschi. Prima di acquistarne uno, è bene fare attenzione che sia adatto a sorreggere il peso della fotocamera.

L’altro accessorio estremamente utile è il telecomando, da utilizzare soprattutto su terreni dissestati per evitare anche di provocare vibrazioni premendo il pulsante per scattare. 

Un consiglio, poi, può essere quello di impostare il tempo di scatto a 10’. In questo modo l’otturatore resterà aperto tanto quanto basta a far entrare una quantità sufficiente di luce che va a raggiungere il sensore. Ciò influisce sulla stabilità della fotocamera.

Il soggetto si muove nell'inquadratura

persone in movimento

Il sensore della fotocamera dello smartphone, solitamente, aggancia il soggetto in modo da seguirlo durante un eventuale movimento, anche in termini di messa a fuoco ed esposizione, per evitare di ritrovarsi con foto sfocate.

Se il soggetto o un altro oggetto primario nell'inquadratura si muove, la macchina fotografica perde il focus e, confondendosi, non riesce più a mantenere le impostazioni più adatte.

Una maggiore luminosità può venire incontro al fotografo, migliorando il tracking da parte della fotocamera. A fare la differenza è l'eventuale capacità del soggetto, e degli altri partecipanti allo scatto, di rimanere immobile durante tutto il tempo di apertura del sensore.

Un altro trucco, invece, può essere quello di seguire il soggetto durante il movimento. Questo consiglio può essere utile soprattutto in casi particolari, come una fotografia ad una macchina lungo un percorso o a una persona durante una corsa.

Zoom troppo ravvicinato

zoom con smartphone

Quando si parla di zoom bisogna sempre ricordare che ne esistono due tipologie: ottico e digitale. Il primo si basa su un sistema di lenti in grado di ingrandire l'oggetto alla vista. Il secondo, invece, è la sintesi di un'operazione di ingrandimento virtuale. Il programma ingrandisce fisicamente i pixel che compongono l'immagine, ritagliando una parte specifica della foto e mantenendo la dimensione finale dell'immagine.

Nell'ultimo caso, non essendo possibile andare a dettagliare ulteriormente la foto, arricchendola con nuovi pixel non memorizzati all'interno del file, a un maggiore zoom ottico corrisponde quasi sempre una immagina finale a quadrettoni, risultato dell'ingrandimento computerizzato. 

Ovviamente, se poi la foto di partenza non è perfettamente nitida, basta un piccolo movimento in origine per ritrovarsi con una foto zoomata completamente inutilizzabile. È bene, quindi, cercare di evitare quanto più possibile l’utilizzo dello zoom e optare, invece, per un avvicinamento fisico.

Lente sporca o danneggiata

persona che fotografa oggetti

Una piccola imperfezione o dello sporco sulla lente, per quanto minima, può rendere una foto completamente illeggibile. Segni delle dita, gocce d'acqua, sudore, polvere così come graffi o crepe della lente possono influire in maniera determinante sulla qualità dell'immagine. 

Meglio sempre controllare prima sullo schermo dello smartphone, in modo da poter evidenziare eventuali segni e ricorrere alla pulizia. In caso di sporcizia, si possono sfruttare i panni morbidi in microfibra completamente dedicati, così come salviette e prodotti appositivi con cui operare direttamente sulla lente.

Se la lente è danneggiata, invece, c'è purtroppo poco da fare. L'unica alternativa può essere quella di portare in assistenza lo smartphone e tentare una riparazione in loco.

Autofocus assente, non calibrato o danneggiato

L’autofocus permette di mantenere la messa al fuoco sul soggetto. L’assenza è ormai un'eventualità rara sugli smartphone di nuova generazione mentre, calibrazione errata o danneggiamento, sono due eventualità riscontrabili più che comunemente. 

Se non calibrato, o fisso su un'altra scena, l'afocus continua ad agire su una determinata distanza focale (ovvero tra la lente e il soggetto) anche se, all'atto pratico, il protagonista della foto è un'altra distanza. Il danneggiamento, invece, può essere causato da problemi tecnici fisici o, semplicemente, un problema dal punto di vista applicativo.

L'unica soluzione applicabile riguarda l'autofocus non calibrato. Tramite il manuale di utilizzo della fotocamera dello smartphone è necessario studiare le impostazioni che consentono di bloccare l'autofocus rispetto una determinata distanza. Una volta sbloccato, ricomincia a funzionare correttamente. È opportuno dunque conoscere a menadito tutte le opzioni disponibili.

Per saperne di più: Fotografia digitale, come fare belle foto

A cura di Cultur-e
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